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Diabete – Bilancio semiserio di fine anno

Un breve divertimento

a cura di Alessandra Clerico e della redazione di Infodiabetes


Quasi fine anno. In genere, tempo di bilanci. Un gioco che puntualmente i media fanno, appunto sul finire d’anno. Un modo per ricordare: a volte in modo serio, altre in modo approssimativo.

Dopo un anno di congressi e articoli letti e studiati sulle riviste, proviamo anche noi il gioco. Non per segnalare chissà quali novità nella cura del diabete, non per strillare chissà quali mirabilie famaco-oracolari: sappiamo bene che cosa vuol dire prevenire e curare e gestire la malattia diabetica. Però a fine anno è un po’ come a carnevale: ogni cosa, più o meno, vale. E allora proviamo a mettere giù il frutto di qualche spigolatura, del tutto arbitraria, s’intende (che 11 e non le classiche 10 indicazioni diamo). Che nessuno si offenda. AMD, che gestisce, fra l’altro, lo spazio di comunicazione coi pazienti nel forum del Corriere della Sera o quello informativo su Metro, giusto per citare un paio di esempi, sa bene quale sia la difficoltà nel far circolare un’informazione corretta, al netto delle necessità giornalistiche… Prima del panettone e dei brindisi, parafrasando il poeta (chiedendo scusa per l’obbrobrio metrico), diciamo: “E lasciateci divertire… Il diabetologo si diverte, / pazzamente, / smisuratamente! / Non lo state a insolentire, / lasciatelo divertire / poveretto, / queste piccole corbellerie / sono il suo diletto…”. Almeno a fine anno. Auguri a voi tutti!

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1) Diabete: entro l’anno nuove possibilità di cura anche in Italia grazie alle staminali

Nuova cura per il diabete: una scatoletta di plastica impiantata sottocute nella schiena, riempita di cellule staminali factotum ‘allevate’ per diventare fabbriche di insulina

E’ partita infatti una sperimentazione internazionale di fase 1-2 che coinvolge il San Raffaele di Milano e prevede l’impiego di linee di cellule staminali embrionali pluripotenti dalle quali si ricavano precursori delle cellule beta pancreatiche che impiantate nel sottocute potrebbero produrre e rilasciare insulina.

2) Diabete, la nuova cura ora si basa sul calore

Presto il diabete potrebbe essere trattato usando il calore e dicendo addio all’insulina. E’ in corso una sperimentazione clinica basata sull’utilizzo di una tecnica di chirurgia mininvasiva

Revita-1 è un trial multicentrico che vede il coinvolgimento dell’Università Cattolica e del Policlinico Gemelli di Roma.Il protocollo prevede l’utilizzo, su pazienti con diabete tipo 2, di una tecnica di chirurgia mininvasiva che, mediante l’utilizzo di calore, ha lo scopo di rimodellare la mucosa duodenale coinvolta nella modulazione del segnale ormonale che regola l’omeostasi glicemica.

3) Super-farmaco contro diabete T1

Diabete, il nuovo super farmaco tra poco in vendita

Il DiaPep277 è un peptide derivante dalla HSP60 (Heat Shock Protein 60). Un’iniezione sottocutanea ogni 3 mesi, induce tolleranza e blocca la distruzione delle beta-cellule pancreatiche residue nei soggetti neo diagnosticati. Il DiaPep277 è unfarmaco biologico israeliano innovativo ed è appena stato pubblicato su Diabetes Carelo studio di fase 3 DIA-AID 1, rivoluzionario nei contenuti e nei numeri di soggetti trattati.

4) In viaggio con il diabete

Le 10 regole che i diabetologi raccomandano di seguire per evitare brutte sorprese lontano da casa

Ricordare di portare una quantità di farmaco doppia, tenere sempre i medicinali a portata di mano; tenere a portata di mano una fonte di glucosio a rapida azione; portare con se (in particolare se si viaggia da soli) una dichiarazione che attesti la condizione di persona con diabete e se si viaggia in aereo, portare con sé un certificato medico, con data non anteriore a 30 giorni;ricordare di adeguare la regolazione del microinfusore o delle somministrazioni di insulina sc al nuovo orario chiedendo consiglio al diabetologo prima della partenza; se possibile ricordare di muoversi, sia in treno, che in aereo e di fare ogni tanto delle soste si viaggia in auto; per l’aereo preparare i farmaci in un sacchetto trasparente e richiudibile, separato da quello dei liquidi; se si indossa un microinfusore o un sensore per il monitoraggio continuo della glicemia informare gli addetti alla sicurezza prima delle procedure di controllo; non mettere mai l’insulina nel bagaglio da spedire perché potrebbe risentire degli importanti sbalzi di temperatura e di pressione.

5) GoInPharma

Sito di breaking news in italiano dalle realtà del farmaceutico, dell’healthcare e della chimica

La Food and Drug Administration approva il pancreas artificiale; completata la fase III di sviluppo di una nuova insulina ultrarapida (studi di fase III Onset 1 e Onset 2); risultati positivi fase IIa nel diabete tipo 1 per l’insulina orale (Studio ORMD-080); l’origine geografica influenza il microbiota in soggetti al alto rischio di diabete tipo1 (studio pilota TEDDY Diabetes Care)… e tanto altro…

6) AWARD-2 (A Study in Participants With Type 2 Diabetes Mellitus-2)

Lo studio internazionale AWARD-2, condotto su oltre 800 pazienti con diabete di tipo 2 nei quali lo stile di vita e gli ipoglicemizzanti orali non erano più in grado di tenere sotto controllo la glicemia, ha messo a confronto il nuovo incretino-mimetico, agonista del GLP1 (glucagon-like peptide 1), dulaglutide in monosomministrazione settimanale con insulina glargine, iniettata una volta al giorno alla sera. I partecipanti sono stati seguiti per un anno e mezzo e i risultati sono molto incoraggianti… La notizia, ha fatto effetto ed è stata rilanciata partendo dallo studio… (Scientific Reports, pubblicato online nel gennaio 2016 e aggiornato al 14 dicembre 2016)

La metanalisi di L. Zhang valuta l’efficacia e la sicurezza di dulaglutide rispetto a controllo (placebo, sitagliptin, exenatide, liraglutide and glargine). Dulaglutide, rispetto al controllo, in monoterapia evidenzia significativa riduzione della HbA1c, minor riduzione ponderale e analogo rischio di ipoglicemia e disturbi gastroenterici. Se utilizzata in associazione ad altri antiiperglicemizzanti orali o lispro riduce maggiormente HbA1c e peso corporeo mantenendo lo stesso rischio ipoglicemico rispetto ai controlli.

7) Diabete, il 90% dei pazienti cerca informazioni su Internet

Intopic

Il Diabetes Web Report 2016 presentato a Roma all’Istituto Superiore di Sanità nel corso di un evento organizzato dallo Health Web Observatory, in collaborazione con Italian Barometer Diabetes Observatory (IBDO) Foundation, ha evidenziato che sempre più italiani si affidano al “dott Social”, considerando Internet un punto di riferimento importante: oltre il 90% cerca infatti informazioni in merito alla propria malattia sul web. Di questo 90%, quasi il 70% consulta i forum di pazienti contro il 52% che dichiara di affidarsi ai motori di ricerca, mentre il 42% cerca informazioni sui siti di associazioni pazienti e il 35% interpella i social media.

Non disperiamoci: pur considerando importanti tali fonti, il 68% delle persone con diabete sostiene che sia il diabetologo la fonte principale di informazioni che condiziona le scelte e i comportamenti inerenti la gestione della malattia, seguito da Internet (19%), dal medico di base (7%) e da parenti e amici (5%).

8) Roma Capitale Mondiale del Diabete 2017

La Città eterna scelta per il 2017 dal programma Cities Changing Diabetes®, un progetto globale per far fronte alla sfida che il diabete pone nelle grandi città.

L’annuncio nel corso del convegno “Sustainable cities promoting urban health”, organizzato a Roma dall’Ambasciata di Danimarca, in collaborazione con Ministero della salute, Istituto superiore di sanità, SDU-National Institute of Public Health di Danimarca, ANCI, Health City Institute, Danish Healthy Cities Network, sotto l’egida della Presidenza del Consiglio dei ministri

L’iniziativa, realizzata in partnership tra University College London (UCL) e il danese Steno Diabetes Center, con il contributo di Novo Nordisk, coinvolge Istituzioni nazionali, amministrazioni locali, mondo accademico e terzo settore, con l’obiettivo di evidenziare il legame fra il diabete e le città e promuovere iniziative per salvaguardare la salute dei cittadini e prevenire la malattia. Il programma non nasce con lo scopo di sostituirsi o di soppiantare il considerevole lavoro già in atto, in tutto il mondo, per affrontare il tema del diabete nelle città. L’obiettivo è di dar vita a un movimento di collaborazione internazionale in grado di unire le forze per proporre e trovare attraverso l’analisi delle best practicesoluzioni per affrontare il crescente numero di persone con diabete e obesità nel mondo, e il conseguente onere economico e sociale, partendo dal tessuto e dal vissuto urbano che tanta parte sembra avere in questo fenomeno.

9) Rivoluzionaria cura senza insulina per il diabete

Negli animali funziona, ottimismo degli studiosi, presto nell’uomo. L’annuncio al Congresso Europeo sul Fegato a Venezia – Diabete, scoperta una terapia così rivoluzionaria che quando gli esperti da tutto il mondo riuniti a Congresso a Venezia l’annunciano sembra fantascienza

Al recente congresso dell’Associazione Europea per gli studi sul fegato (EASL) 2016, il professor Sanjeev Gupta, responsabile del Centro di Epatologia e Ricerche sul Fegato all’Albert Eistein di New York (USA) ha illustrato i risultati delle sue ricerche condotte su animali da esperimento: cellule staminali prelevate dal fegato, dopo un trattamento genetico, reintrodotte nell’animale attraverso la milza o la vena porta, si trasformano in un microscopico pancreas. Dopo le ricerche sugli animali, si pensa di traferire quanto prima i test all’uomo.

10) Lo spazio dedicato al diabete nella sezione Salute 24 del Sole 24 Ore

Un continuo lavoro di informazione

Per l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’incidenza di diabete è quadruplicata in 35 anni; L’empowerment dell’individuo è alla base della prevenzione e gestione della malattia; la patologia aumenta il rischio di ospedalizzazione e di durata media di degenza; l’impiego precoce delle terapie innovative è indicato per prevenire le complicanze… e tanto altro…

11) Poi c’è chi, con grande sicumera, afferma: Il diabete mellito tipo due può essere curato, può essere guarito, può e deve essere debellato

Oltre la verità ufficiale… qualcuno sostiene che il diabete tipo 2 può essere agevolmente guarito nelle fasi iniziali mediante un semplice intervento chirurgico di “deviazione parziale del dotto pancreatico-duodenale, che trasporta l’insulina dal pancreas al circolo epatico. Mediante una siffatta deviazione l’insulina neo-increta sfuggirebbe all’inattivazione epatica ed il diabete guarirebbe. Finalmente si offrirebbe a centocinquanta milioni di diabetici la possibilità di guarire. Non si tratta certo di una inezia…”

… di inezia sicuramente no…