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Diabete come fattore predittivo di istituzionalizzazione e conseguenti costi sociali

A cura di Andrea Da Porto per il Gruppo AMD: Diabete nellanziano

28 aprile 2017 (Gruppo ComunicAzione) – Tradizionalmente, il diabete mellito è stato correlato a un elevato impiego di risorse economiche in conseguenza dell’elevato carico assistenziale che consegue all’insorgenza delle complicanze ad esso correlate. E’ noto che rispetto alla popolazione generale i costi sanitari per l’assistenza sono circa 3 volte superiori nei pazienti con diabete mellito (DM). I costi relativi al DM sono da sempre stati stimati sulla base dei costi relativi alle ospedalizzazioni, agli accessi in pronto soccorso e ai costi per la spesa farmaceutica. In considerazione dell’elevata prevalenza del DM nella popolazione anziana e del progressivo invecchiamento della popolazione dei paesi occidentali, una corretta stima dei suoi costi non può prescindere dalla stima dei costi relativi alle istituzionalizzazioni e alla perdita di autonomia del paziente.

Scopo di uno studio olandese è stato quello di stimare l’effetto del DM e delle conseguenti complicanze sulle istituzionalizzazioni in una coorte di pazienti diabetici di età >50 anni in 12 paesi europei. I dati sono stati estratti dal database dello studio SHARE, uno studio multicentrico europeo, longitudinale che includeva dati di carattere socioeconomico, familiare, anamnestico di un campione di 86.290 pazienti di età >50 anni provenienti da 19 paesi europei. Di questo sono stati selezionati i dati completi di 63.827 pazienti. Il livello di autonomia funzionale dei pazienti è stato valutato mediante in calcolo dell’indice ADL di Katz. I dati relativi ai costi per l’istituzionalizzazione (per singolo stato) in case di riposo o residenza assistenziali sono stati richiesti all’OECD (Organization for Economico Cooperation and Development) e ai tariffari nazionali. L’eccesso di rischio (e i relativi costi) attribuibile al diabete di essere ammesso in RSA o casa di riposo è stato stimato mediante la costruzione di un modello di regressione multivariata tipo Logit. I dati sono stati corretti per confondenti quale età, sesso, stato civile, educazione ecc.).

Il DM è risultato un importante fattore predittivo di istituzionalizzazione (OR 1,55), secondo solo al deterioramento cognitivo. L’eccesso di rischio cresce in maniera direttamente proporzionale all’età ed è in gran parte conseguente alla riduzione del livello di autonomia funzionale del paziente conseguente all’insorgenza delle complicanze (infarti, ictus, deterioramento cognitivo, ecc.). L’eccesso di istituzionalizzazioni attribuibili al DM si traduce in un costo medio sostenuto dalla comunità di 12,66 dollari pro-capite (range 61-0,5). Le complicanze del diabete sono responsabili di circa 1/3 dei suddetti costi e il peso maggiore sulla spesa è dato dal declino dell’autonomia funzionale.

Gli autori concludono che la presenza di DM incrementa in rischio di istituzionalizzazione e i conseguenti costi sociali e la gran parte del rischio è spiegato dalla perdita di autonomia funzionale. I dati di questo studio ci confermano ancora una volta quanto la presenza del DM impatti sui costi assistenziali, in particolare nella popolazione anziana. Ed evidenzia che, oltre ai costi relativi alle ospedalizzazioni per complicanze acute, la progressiva perdita di autonomia funzionale dei pazienti con diabete e la loro conseguente istituzionalizzazione rappresenta un importante costo sociale.


J Am Med Dir Assoc 2017;18(1):74-82

PubMed


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