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Diabete Italia 2018-19: il futuro prossimo…

Il  7 aprile sono stati rinnovati gli organi di Diabete Italia per il biennio 2018-19. Il Comitato di coordinamento ha eletto Presidente la dott.ssa Concetta Suraci e ha confermato l’incarico di Tesoriere al dott. Antimo Aiello e di delegato AMD al dott. Francesco ChiaramonteLe cariche di Vicepresidente e Segretario sono state rispettivamente affidate alla dott.ssa Rita Lidia Stara e all’avv. Stefano Turra.
Di Diabete Italia ne parliamo con Concetta Suraci, Antimo Aiello e Francesco Chiaramonte – presidente, tesoriere e delegato di AMD – per capire che cosa farà e dove andrà la onlus.

A cura di Miryam Ciotola


C. Suraci

Presidente Suraci, facciamo il punto sulla mission di Diabete Italia?
Così come recita il nuovo statuto, Diabete Italia onlus si è data il compito di perseguire il miglioramento continuo della qualità della vita e dell’assistenza alle persone con diabete e rappresentare un punto di contatto unitario del “mondo diabete” con le istituzioni nazionali e regionali.

Come?
Attualmente in Diabete Italia operano fianco a fianco i medici specialisti dell’adulto (AMD) e dell’età infantile (SIEDP), i medici di famiglia (SIMG), gli infermieri del settore (OSDI) e i pazienti, tramite le loro associazioni di volontariato e organizzazioni (Diabete Forum, AGDItalia e ANIAD). Tutti insieme formiamo una grande squadra.

Come collaborano il mondo del volontariato e le società scientifiche?
Direi molto bene. L’alleanza fra le associazioni di volontariato e le società scientifiche dell’area diabetologica – mediche e degli operatori sanitari – e della medicina generale permette di promuovere e coordinare iniziative atte a difendere gli interessi delle persone con diabete presenti sul territorio italiano.

Scopo?
Molto preciso, duplice: fornire alle persone con diabete l’assistenza migliore possibile, nel pieno rispetto dei principi di equità e uguaglianza, su tutto il territorio nazionale, e far sì che esse siano tutelate in tutti gli ambiti – dalla famiglia alla scuola, al lavoro, nel tempo libero, nello sport. Sia nell’età evolutiva sia in quella adulta e senile.

Qual è il programma del nuovo Comitato di coordinamento?
Anzitutto, la Giornata Mondiale del Diabete: che vedrà rinnovato l’impegno di tutte le “anime” di Diabete Italia e la collaborazione con le altre realtà. Confidiamo di confermare il successo degli ultimi anni per partecipazione e per qualità delle iniziative di sensibilizzazione. Fatti e numeri che ci hanno portato a ricevere la medaglia che il Presidente della Repubblica ci ha voluto destinare quale suo premio di “rappresentanza”. E anche quest’anno prevediamo di ampliare il periodo di sensibilizzazione per questo importantissimo appuntamento dedicato al diabete.

Poi?
Poi, contiamo di promuovere eventi formativi e informativi per i rappresentanti delle associazioni di volontariato. E stiamo lavorando per la ristrutturazione del website di Diabete Italia in modo da rispondere meglio ai bisogni dei cittadini, delle persone con diabete e degli operatori sanitari.

Quali le direttrici portanti su cui lavorerete?
Il Comitato di coordinamento del biennio 2018-2019 ha intenzione di impegnarsi su temi che ritiene prioritari. Anzitutto, garantire l’organizzazione dell’assistenza diabetologica, con particolare riguardo al mantenimento e al rafforzamento su base nazionale della rete diabetologica e dell’assistenza territoriale. Poi, promuovere l’omogeneità/equità di accesso alle cure su tutto il territorio nazionale e assicurare che l’educazione terapeutica per le persone con diabete sia realtà in tutti gli ambulatori di diabetologia dell’adulto e in fascia pediatrica. Infine, favorire la formazione e le competenze dei rappresentati delle organizzazioni di volontariato e promuovere la cooperazione/confronto fra le stesse partendo dai bisogni del territorio e dalle indicazioni del Piano Nazionale Diabete.

E sul versante dell’impegno istituzionale, come agirà Diabete Italia?
Lavoreremo alacremente al fine di essere presenti ai tavoli istituzionali che, a livello politico e legislativo, riguardano il mondo del diabete e delle malattie croniche. In particolare ci impegneremo per avere contatti diretti con le istituzioni – ministero della Salute, Aifa e Agenas… – per non dover rincorrere sempre ciò che succede ma essere coinvolti, fin dalla fase embrionale, nei provvedimenti e iniziative.

A livello regionale?
Lavoreremo affinché venga implementato il Piano Nazionale Diabete e vengano promossi tavoli o commissioni con la partecipazione delle associazioni di volontariato e delle società scientifiche. Porteremo in questi tavoli i reali problemi che le persone con diabete affrontano ogni giorno: certificazioni (patenti, l’attività fisica, ecc.), la gestione del bambino con diabete a scuola, l’accesso ai nuovi farmaci e alle nuove tecnologie.

A. Aiello

Dott. Aiello, tanto lavoro è stato fatto. Ma su chi e cosa Diabete Italia spera di poter contare maggiormente in futuro?
Anzitutto va dato atto dell’impegno profuso dal Comitato di Diabete Italia, negli ultimi due anni, per riequilibrare la situazione economica dell’associazione e per rendere assolutamente tracciabile il settore dei contratti e delle collaborazioni.

Una grande forza interna…
Sì. Va poi ricordato che durante il lavoro per la revisione dello statuto due componenti importanti come SID e FAND hanno deciso di uscire da Diabete Italia. Questa scelta, legittima e degna di rispetto, poteva però oggettivamente indebolire il “movimento diabetologico” nel suo complesso…

Invece?
Il successo senza precedenti delle iniziative varate da Diabete Italia legate alla Giornata Mondiale del diabete ha fugato la minaccia e rilanciato la centralità di Diabete Italia quale “megafono” unitario dell’alleanza tra cittadini con diabete e loro familiari, con professionisti sanitari impegnati nella cura e nella ricerca.

Il futuro prossimo?
Penso che questa sia la strada da percorrere: collaborare per allargare ulteriormente la partecipazione alle iniziative di Diabete Italia.

F. Chiaramonte

Dott. Chiaramonte, un augurio per il biennio che vi attende?
Abbiamo sempre più segnali che le istituzioni sanitarie e i decisori politici siano propensi al dialogo costruttivo. Sarà quindi fondamentale per Diabete Italia stringere la collaborazione sovente richiesta da ministero, Aifa e Regioni per porre l’accento su temi cruciali.

Ad esempio?
L’uniformità dell’accesso alle cure su tutto il territorio nazionale.

Mica poco…
Abbiamo anche segnali di interesse, per quello che Diabete Italia rappresenta, da settori della grande distribuzione e del mondo dello sport: per allargare il partenariato e procurare risorse utili per le future azioni.


Il Comitato di Coordinamento di Diabete Italia 2018-19

  • Presidente: Concetta Suraci (AMD)
  • Vice Presidente: Rita Lidia Stara (Diabete Forum)
  • Tesoriere: Antimo Aiello (AMD)
  • Segretario: Stefano Turra (ANIAD)
  • Gemma Bearzotti (Diabete Forum)
  • Tiziana Buriola (AGDI)
  • Giorgio Cesari (AGDI)
  • Roberta Chiandetti (OSDI)
  • Francesco Chiaramonte (AMD)
  • Dario Iafusco (SIEDP)
  • Elisa Levis (OSDI)
  • Gerardo Medea (SIMG)
  • Stefano Nervo (Diabete Forum)
  • Ivana Rabbone (SIEDP)