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Intervention for Diabetes with Education, Advancement and Support: lo studio IDEAS

A cura di Silvia Bonfadini per il Gruppo AMD: Psicologia e Diabete

11 novembre 2016 (Gruppo ComunicAzione) – L’autocontrollo glicemico è un aspetto importante da valutare per la corretta cura del diabete. Tuttavia, il suo utilizzo è ancora basso e influenzato da diversi fattori di carattere economico, psicologico e comportamentale. Lo sviluppo tecnologico – in particolare il telemonitoraggio – potrebbe essere un potenziale strumento per superare tali barriere. Sebbene vi siano già evidenze a proposito, l’applicazione del telemonitoraggio in paesi in via di sviluppo, multietnici e con coltura differente dalla nostra risulta ancora poco indagata e difficoltosa.

Lo studio IDEAS (Intervention for Diabetes with Education, Advancement and Support) è stato progettato per valutare la fattibilità, l’efficacia e il rapporto di costo-efficacia di un programma di telemonitoraggio per i pazienti diabetici tipo 2 in contesti di assistenza primaria in via di sviluppo ma con un’alta diffusione della tecnologica, quale la Malesia. Scopo primario dello studio è valutare l’efficacia di tale programma nel ridurre i livelli sierici di HbA1c; outcome secondari sono il peso corporeo, la glicemia a digiuno, la pressione sanguigna, la qualità della vita (EQ-5D), il grado di stress e il livello di autoefficacia nella cura.

Il programma di telemonitoraggio presenta un basso impatto in termini di tempo e impegno del paziente e prevede condivisione con sessioni di gruppo oltre che un supporto di feed-back mediante e-mail automatizzate e la presenza di un team multidisciplinare di sostegno.

Il programma è stato offerto gratuitamente a tutti i partecipanti.

E’ previsto l’arruolamento di 240 pazienti (reclutamento iniziato nel mese di aprile 2015 con completamento entro dicembre 2016). Criteri di inclusione sono: una diagnosi di diabete tipo 2 da almeno 6 mesi, un’età compresa tra 18-75 anni, un livello di HbA1c tra 7,5 e 11%, oltre che un facile accesso a Internet, un indirizzo e-mail e uno smartphone per la trasmissione del telemonitoraggio online. Sono stati esclusi i pazienti con disturbi mentali o sindrome depressiva, con storia anamnestica di chirurgia bariatrica e le donne in stato di gravidanza o in corso di allattamento.

I risultati di questo studio potrebbero indicare nel telemonitoraggio uno strumento facilmente usufruibile, efficace ed economico per il migliorare degli approcci di promozione della salute e per la gestione delle malattie croniche quale il diabete, anche in quei paesi in via di sviluppo che presentano numerose problematiche nell’organizzazione del sistema sanitario ma un’alta diffusione ed utilizzo della tecnologia.

 

BMC Health Services Research 2016;16:524

PubMed


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