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Le alterazioni del metabolismo glucidico rappresentano fattori di rischio per lo sviluppo di diabete ma non di malattia cardiovascolare

29 maggio 2015 (Congresso Medico) – Situazioni di alterato metabolismo glucidico, quali alterata glicemia a digiuno e ridotta tolleranza al glucosio, rappresentano fattori predisponenti allo sviluppo del diabete conclamato; resta tuttavia da chiarire se rappresentino anche dei fattori di rischio per eventi cardiovascolari e soprattutto se la loro associazione ad altri fattori di rischio aumenti in modo significativo la probabilità di manifestare una patologia cardiovascolare.

In uno studio di popolazione longitudinale su 1609 partecipanti, condotto tra il 2002 e il 2014, il Dott. Miaoyan Qiu (Shanghai, Cina) e coll. hanno indagato l'associazione tra disglicemia da sola o associata a ipertensione arteriosa e rischio di malattia cardiovascolare.

Durante il follow-up è stata osservata un’incidenza di eventi cardiovascolari pari al 10,1%. Dopo aggiustamento, nell’analisi multivariata, per età, sesso e altri fattori, non è stata osservata alcuna associazione tra alterato metabolismo glucidico e malattia cardiovascolare. Quando l'ipertensione è stata inserita nella stratificazione, il rischio cardiovascolare era aumentato significativamente (odds ratio: 2,41; IC 95%: 1,25-4,64) nei soggetti che presentavano disglicemia e ipertensione arteriosa, e la coesistenza poi di diabete mellito e ipertensione aumentava in modo ancora più significativo il rischio cardiovascolare, che era di 3,43 volte superiore rispetto al gruppo di riferimento.

In conclusione, i risultati dello studio evidenziano come le situazioni di alterato metabolismo glucidico aumentano di per sé solo il rischio di sviluppare diabete ma non costituiscono un fattore di rischio cardiovascolare, a meno che non si associno a ipertensione arteriosa.

Hypertension 2015 Mar;65(3):525-30

PubMed


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