Emilia-Romagna

FRANCESCA PELLICANO
UOC Diabetologia, Osp. Santa Maria delle Croci di Ravenna – AUSL Romagna
Email: Francesca.pellicano@auslromagna.it

Contatti: info@infomedica.com

Intervista al presidente

Francesca Pellicano – La forza è la rete

Francesca Pellicano, diabetologa presso l’UC di Diabetologia di Ravenna dell’AUSL della Romagna, è la nuova presidente della sezione AMD regionale. Formatasi all’Università di Bologna e specializzatasi in Endocrinologia e Malattie del ricambio a Ferrara, da vent’anni è iscritta all’AMD. Ha fatto parte del Consiglio direttivo regionale in qualità di segretario dal 2005 al 2007 con la presidenza di Paolo Di Bartolo, e di consigliere dal 2010 al 2013 con le presidenze di Adolfo Ciavarella e Franco Tomasi, ed è stata vicepresidente nel biennio 2021-2023 con la presidenza di Marcello Monesi. Formatore tutor della Scuola permanente di Formazione continua AMD, ha partecipato al Corso di Alta Formazione Manageriale SCORE presso l’Università LIUC di Castellanza.

Dottoressa Pellicano, quali le sue prime parole in veste di presidente della sezione Emilia-Romagna?
In primis vorrei ringraziare tutti i soci, a nome dei componenti del nuovo Direttivo, della fiducia che hanno riposto nelle nostre persone a rappresentare la nostra società scientifica per l’Emilia-Romagna. Poiché per formazione e per caratteristiche personali mi sono sentita rappresentata dalla grande famiglia di AMD nel lavoro quotidiano di diabetologa, spero di riuscire a trasmettere, insieme a tutto il consiglio, le mission e sfide di AMD sul nostro territorio regionale in un momento di così tanti cambiamenti.

Come si sente nel ruolo?
Molto responsabilizzata e onorata. Mi anima una grande motivazione e una grandissima voglia di lavorare insieme a tutto il Direttivo regionale per la crescita professionale di tutti i soci e per la creazione di una vera rete di collaborazione e condivisione: non solo tra diabetologi ma fra tutti i professionisti coinvolti nei percorsi di cura dei nostri pazienti complessi.

Come?
Organizzando spazi di confronto tra pari dei diversi territori per ridurre disparità e disomogeneità e aumentare equità e opportunità di accesso alla cura. Senza dimenticare la sostenibilità, vista la carenza di risorse economiche che stiamo vivendo. I nostri pazienti devono avere stesse opportunità in tutti i territori, non solo intraregionali ma su tutto il territorio nazionale.

Con quale programma?
Primo, proseguire nella diffusione della cultura diabetologica a tutti i soci, con momenti di formazione su temi già avviati nel biennio precedente (nuove linee-guide sul piede diabetico e gravidanza): eventi in presenza ma anche con webinar su argomenti di interesse condiviso o news importanti. Pensiamo a LADA, linee-guida per la gestione del diabete in ospedale, attività fisica, steatosi epatica, tecnologia e telemedicina, digitalizzazione…

Poi?
Proseguire nella formazione sulla corretta compilazione della cartella informatizzata per la creazione dei dati puliti, e confronto con i rapporti regionali di qualità dell’assistenza diabetologica. E soprattutto, come dicevo pocanzi, organizzare reti di confronto e collaborazione con tutti i professionisti che sono coinvolti nella gestione dei percorsi della cronicità per il diabete, proseguire nel dialogo con le istituzioni sull’applicazione del PNRR e definizione di percorsi multidisciplinari. Senza dimenticare l’auspicio in un sempre maggiore coinvolgimento delle società scientifiche ai diversi tavoli e commissioni regionali su farmaci e dispositivi medici.

Per i giovani diabetologi della sua regione, quali opportunità?
I giovani sono importanti e saranno il futuro della nostra società scientifica e della nostra professione. Dunque, credo molto nel loro coinvolgimento e vedo in loro una grande voglia di lavorare e di mettersi in gioco. Da qualche anno stiamo operando per un la loro giusta valorizzazione all’interno del Direttivo stesso e per il loro contribuito all’interno del gruppo Giovani di AMD.

Stiamo vivendo un periodo di profondi cambiamenti, nuovi scenari, forse anche nuovi modelli organizzativi…
La pandemia ci ha insegnato a dover rivedere alcuni dei nostri modelli organizzativi nella gestione della cura delle malattie croniche e nella gestione della fragilità. E ci ha insegnato come sia importante una corretta integrazione dei percorsi di assistenza ospedale-territorio. Però noi viviamo storicamente in una realtà attenta ai bisogni. Ad esempio, dal 2003 la Regione Emilia-Romagna ha lavorato insieme a pazienti, professionisti diabetologi e team alla stesura di linee di indirizzo clinico organizzative per la gestione integrata della persona con diabete, e dal 2010 per l’istituzione delle case della salute per la presa in carico della cronicità. La sfida e il lavoro di oggi è quindi l’attivazione di percorsi di cura multidisciplinari che prevedono l’integrazione fra servizi sanitari, ospedalieri e territoriali, e fra servizi sanitari e sociali alla luce del PNRR, con l’implementazione di percorsi di telemedicina, tenendo conto delle risorse economiche. In tale contesto il ruolo del diabetologo diventa centrale.

Anche in AMD si discute del rapporto fra “centro” e “periferia”. Che ne pensa?
Come indicato dal nostro presidente nazionale, vedo fra “centro” e “periferia” una sorta di osmosi dinamica e fluida di scambio di idee e di progetti. I progetti nazionali vanno capillarizzati e diffusi nei diversi territori per avere uniformità di comportamenti, appropriatezza e soprattutto equità di gestione di cura e trattamenti per i nostri pazienti. Al tempo stesso le esperienze virtuose delle diverse “periferie” possono trovare valorizzazione ed essere trasferite e condivise in ambiti nazionali.

In genere, i presidenti regionali evidenziano sempre l’importanza delle collaborazioni con le altre società medico-scientifiche e con le associazioni dei pazienti: lei?
Il rapporto con le altre società medico-scientifiche, non solo diabetologiche come SID ma anche con cardiologi, nefrologi, farmacisti, dei medici ospedalieri, è essenziale. In particolare e sempre di più con la medicina generale, alla luce della diffusione della Nota 100. Con i colleghi della medicina generale è fondamentale proporre momenti di formazione e confronto per accrescere la loro capacità di utilizzo dei nuovi farmaci con appropriatezza. Senza mai dimenticare il rapporto sempre costante di dialogo con le associazioni dei pazienti per raccogliere e soddisfare i lori bisogni assistenziali, in collaborazione con le istituzioni.

Quale il desiderio del nuovo presidente?
Organizzare una rete di collaborazione e coinvolgimento fra i diversi professionisti. Per aumentare appropriatezza e uniformità di opportunità per i nostri pazienti.

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Presidente, Consiglio, Referenti

Presidenza, Consiglio, Referenti

Presidente

Francesca Pellicano
UOC Diabetologia, Osp. Santa Maria delle Croci, Ravenna
AUSL Romagna
Email: francesca.pellicano@auslromagna.it

Vice presidente

Daniela Piani
UOC Medicina interna a indirizzo Diabetologico,
AUSL di Modena
Email: d.piani@ausl.mo.it

Segretario

Alessandra Luberto
UO Diabetologia Ravenna, Osp. Umberto I, Lugo
AUSL Romagna
Email: alessandra.luberto@auslromagna.it

Consiglieri

Dario Fasano
Dir. medico, Medicina,
Fidenza,
Email: dario.fasano@ausl.pr.it

Valentina Lo Preiato
UOC. Endocrinologia e prevenzione e cura del diabete,
AOU IRCCS Pol. S. Orsola, Bologna
Email: valentina.lopreiato@aosp.bo.it

Francesca Lugli
Spec. ambulatoriale, UOC Diabetologia Territoriale,
AUSL Ferrara
Email: f.lugli@ausl.fe.it

Marco Marcello Marcellini
UOC Medicina interna e diabetologia, Osp. Infermi, Rimini,
AUSL Romagna
Email: marcomarcello.marcellini@auslromagna.it

Silvia Taroni
UO Endocrinologia e malattie metaboliche,
Osp. Morgagni-Pierantoni, AUSL Romagna, Forlì
Email: silvia.taroni@auslromagna.it

La nostra sezione

BREVE STORIA DELL’AMD EMILIA ROMAGNA

L’Emilia Romagna ha svolto un ruolo importante nella nascita dell’Associazione Medici Diabetologi, che risale al 15 luglio 1974. Molti dei soci fondatori erano di questa regione, e fra i più insigni va ricordato il Prof. Mario Morsiani, di Ferrara, e il Prof. Pietro Vannini, di Bologna.

La AMD nazionale ha avuto due presidenti emiliano-romagnoli: il Prof. Mario Morsiani, presidente dal 1976 al 1982, e il Prof. Carlo Coscelli, dal 1982 al 1986. Entrambi i presidenti diedero un grande contributo allo sviluppo e al cambiamento della nostra associazione, che andò trasformandosi in una grande struttura societaria articolata e proiettata al futuro. In quegli anni il numero di soci aumentò in maniera esponenziale: si trattava per lo più di diabetologi ospedalieri e del territorio che non si sentivano rappresentati dalla SID, rimanendo ai margini delle decisioni anche su problematiche specificamente assistenziali.

Nacquero poi le sezioni regionali: a partire dal 28 ottobre del 1988, data di nascita della nostra sezione presso l’Aula Magna della Clinica Medica del Policlinico S. Orsola di Bologna.

Presidenti Regionali AMD

1) Valerio Miselli (1988-1992)

2) Mario Morsiani (1992-1995)

3) Franco Tomasi (1995-1998)

4) Dino Giorgi Pierfranceschi (1998-2001)

5) Carlo Coscelli (2001-2003)

6) Mario Parenti (2003-2005)

7) Paolo Di Bartolo (2005-2007)

8) Valeria Manicardi (2007-2009)

9) Adolfo Ciavarella (2009-2011)

10) Franco Tomasi (2011-2013)

11) Rita Cavani (2013-2015)

12) Gilberto Laffi (2015-2017)

13) Donatella Zavaroni (2017-2019)

Questi presidenti, e i Consigli direttivi regionali che si sono succeduti, con la loro intensa attività hanno contribuito a mantenere elevato il prestigio della diabetologia emiliano-romagnola in Italia e ad elevare sempre di più gli standard di qualità della assistenza proiettata sempre più al miglioramento e all’eccellenza.

La nostra regione è fra quelle, in Italia, a fornire la più ampia assistenza su tutto il territorio regionale con oltre 60 strutture specialistiche ospedaliere e territoriali.

In Emilia Romagna si sono svolti ben quattro congressi nazionali AMD.

Congressi nazionali AMD in Emilia-Romagna

1° Congresso Nazionale: Montecatini: 11-12 novembre 1978
3° Congresso Nazionale: Bologna: 11-12 aprile 1981
7° Congresso Nazionale: Rimini-S. Marino 31 maggio – 3 giugno 1989
17° Congresso Nazionale: Rimini: 27-30 maggio 2009

Non tutta l’attività diabetologica della Emilia Romagna si è svolta nell’ambito dell’AMD. Oltre agli innumerevoli convegni, corsi di aggiornamento, simposi ecc., vanno menzionati anche il 17° Congresso nazionale SID, tenutosi a Bologna il 13-16 maggio 1998, i due Congressi nazionali di aggiornamento in diabetologia clinica a Rimini nel 1999 e nel 2001 e tutte le edizioni di Panorama e Diabete che si tengono a Riccione, a cadenza biennale, a partire dal 2003.

In conclusione, la nostra sezione regionale, alla luce di quanto sopra menzionato, appare fra le primissime in Italia per qual che riguarda il contributo dato all’AMD nazionale dalle sue origini a oggi. E il numero dei suoi soci negli ultimi 2 anni è aumentato del 30%, a testimonianza dell’attrattiva della nostra società scientifica.

L’attività diabetologica è molto vivace sia dal punto di vista sia assistenziale sia della formazione e della ricerca, e siamo stati fra i primi ad attuare la gestione Integrata della assistenza al diabete tipo 2 in collaborazione con i MMG.

Riteniamo vi sia ancora molto da fare e non ho dubbi che i presidenti e i Consigli direttivi che si succederanno saranno in grado di continuare a mantenere alta la bandiera della diabetologia emiliano romagnola, mantenendola al passo dei tempi e contribuendo in tal modo al raggiungimento degli scopi statutari dell’Associazione dei Medici Diabetologi.

Adolfo Ciavarella
Direttore UO di Diabetologia
Policlinico S. Orsola- Malpighi
Bologna

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31 maggio 2024 – Forlì
APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE ALLE COMPLICANZE DEL DIABETE: IL PIEDE DIABETICO ACUTO

Orario e sede dell’evento:
– ore 13:30-18
– Grand Hotel Forlì – via del Partigiano 12 bis

Promotore: AMD Emilia Romagna

Segreteria organizzativa: FMR Srl – Modena

Crediti ECM: 4

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