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Una revisione sistematica e una metanalisi di studi randomizzati e controllati sulla terapia cognitivo-comportamentale per i pazienti con diabete e depressione

A cura di Silvia Bonfadini per il Gruppo AMD: Psicologia e Diabete

22 maggio 2017 (Gruppo ComunicAzione) – La stretta correlazione fra diabete e depressione è nota e ben consolidata, e numerose sono le evidenze di come strategie cognitivo-comportamentali possano migliorare tali condizioni cliniche.

In una recente metanalisi, condotta da Chen Li (School of Nursing, Jilin University, Jilin, China) e coll., si è voluto esaminare sistematicamente l’efficacia della terapia cognitivo-comportamentale (cognitive behavior therapy, CBT) per i pazienti diabetici che soffrivano di depressione e identificare quali aspetti potessero essere migliorati attraverso tale l’intervento.

Gli autori hanno condotto una revisione sistematica della letteratura utilizzando più database, comprendendo studi randomizzati e controllati (RCT) di CBT condotti con pazienti affetti da diabete e depressione clinicamente rilevante.

Sono stati valutati 10 RCT, con un campione totale di 998 partecipanti. Rispetto al gruppo di controllo, i gruppi di CBT avevano ottenuto un miglioramento a lungo termine nella depressione (p = 0,0002), nella qualità della vita (p = 0,007), nella glicemia a digiuno (p = 0,01) e nell’ansia (p = 0,01). Non si sono osservate variazioni significative nel controllo glicemico o nello stress legato al diabete.

I risultati di questa metanalisi confermano come la CBT possa essere efficace sulla glicemia a digiuno in pazienti diabetici e depressione, nonché nel migliorare la qualità della vita, il livello di depressione e di ansia nel lungo termine. I risultati hanno mostrato che la CBT deve essere considerata come una valida ed efficace alternativa di trattamento per i pazienti diabetici con depressione.


J Psychosom Res 2017;95:44-54

PubMed


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