Dove si svelano pratiche devastanti per la salute umana e per l'inquinamento ambientale, portate avanti dalle multinazionali e dalle aziende che lavorano nel settore al solo scopo di guadagnare di più nel minor tempo possibile.
Il sottotitolo ribadisce: Non guarderete più il cibo allo stesso modo; alimentando l'approccio guardingo e diffidente che si sta diffondendo nei confronti del cibo che troviamo nelle corsie dei supermercati.
(Premiato anche da SlowFood on film edizione 2009).
SUPER SIZE ME di Morgan Spurlock (2005)
Dove si mette in guardia lo spettatore-consumatore dai rischi di un'alimentazione profondamente sbilanciata.
Il protagonista del film è anche protagonista di un esperimento - il cui esito è già scritto nel titolo: mangiare per trenta giorni, colazione-pranzo-cena, solo e soltanto hamburger e patatine Mc Donald's.
Ma se i suoi effetti ci sembrano ovvi, meno ovvie sono le motivazioni economiche che spingono la grande catena di Fast Food a privilegiare certe scelte a discapito della salute dei suoi clienti e non solo...
IL SOSPETTO di Alfred Hitchcock (1941)
Dove il sospetto della giovane e ricca Lina (Joan Fontaine) nei confronti del marito playboy (Cary Grant) si materializza in un bicchiere di latte presumibilmente avvelenato.
Hitchcock voleva che tutta l'attenzione fosse rivolta non a Cary Grant ma al bicchiere di latte.
Non bastava farlo avanzare verso lo spettatore fino a riempire l'inquadratura con un primissimo piano. Ci voleva qualcosa di più.
Hitchcock decise di metterci dentro una luce, in modo da rendere il latte ancora più luminoso. Quando si dice un genio!
BABY BOOM di Charles Shyer (1987)
Dove si vede come una brillante donna d'affari (Diane Keaton) ritiratasi a vivere con la figlioletta nel Vermont per sfuggire alla frenetica vita di città, sfrutta il suo talento nel marketing per vendere una salsa di mele fatta in casa.
Il packaging artigianale, la rassicurante immagine della bimba pasciuta, l'aura dell'home-made e la garanzia della provenienza sugellata dal marchio 'Made in Vermont', trasformeranno il prodotto in un grande successo già preannunciato dall'entusiasmo dei primi clienti 'cittadini'.
Pubblicità Barilla: 'SOGNO' di Javier Blanco
Dove si fa ricorso all'intero bagaglio della 'tradizione' artigianale per publicizzare il prodotto industriale più venduto in Italia: la pasta.
Le splendide immagini del lavoro dei campi ci mostrano la materia prima, qui contadini sorridenti lavorano in armonia sotto l'occhio vigile del magnanimo e illuminato padrone (con famiglia al seguito); egli, forte della sua arte, tramandata di padre in figlio, trasformerà quel grano nel prodotto che ancora oggi, inalterato dal trascorrere del tempo e degli eventi, arriva sulle nostre tavole.