Sono una persona con diabete

Voglio sapere come si fa per ottenere o rinnovare la patente di guida.
 

Il rilascio/rinnovo della patente


La patente di guida è ormai necessaria in tutti gli ambiti sociali: per lavorare, prendersi cura della famiglia, accedere a strutture, servizi e istituzioni pubbliche e private, frequentare gli amici, andare a scuola e per molte altre funzioni della vita quotidiana. C’è stato un lungo dibattito se e in quale grado il diabete possa essere un elemento di rilievo nel determinare la capacità di guidare e la idoneità o meno alla patente di guida. La maggior parte delle persone affette da diabete possono guidare veicoli a motore senza alcun pericolo e solo una valutazione individuale, quando necessaria, può definire la necessità di restrizioni alla guida. La sola diagnosi di diabete non è sufficiente per dare alcun giudizio sulla capacità individuale di condurre un veicolo a motore.

L’iter
La normativa per l’idoneità alla guida di autoveicoli è attualmente regolata dal decreto legislativo 18/04/2011, n. 59.
Le indicazioni principali sono le seguenti:

• I conducenti sono classificati in due gruppi, principalmente correlabili all’utilizzo privato o professionale della patente di guida.
• Per entrambi i gruppi sia il medico monocratico (decisore unico, fra le figure mediche stabilite dall’art. 119 del Codice della Strada) che le Commissioni mediche locali si avvalgono della consulenza di un medico specialista in diabetologia o specializzazione equipollente operante presso le strutture pubbliche o private accreditate e convenzionate (sono esclusi quindi gli specialisti privati non convenzionati con il SSN).
• La patente di guida non deve essere né rilasciata né rinnovata al candidato o al conducente affetto da diabete mellito che soffra di ipoglicemie gravi e ricorrenti o di ipoglicemie che abbiano in passato causato un’alterazione dello stato di coscienza.
• Il giudizio di idoneità, il profilo di rischio e la durata di validità della patente sono legati alla presenza e al corretto riconoscimento di ipoglicemie, al compenso metabolico, alla presenza di complicanze, al tipo di farmaci utilizzati, capaci o meno di causare ipoglicemia, all’età del paziente.
• Il Certificato diabetologico non deve essere stato rilasciato in data anteriore a 3 mesi.
• Per la redazione del certificato possono essere accettati esami strumentali e di laboratorio effettuati entro l’anno con l’eccezione dell’emoglobina glicata il cui referto non deve essere superiore a 6 mesi.

Come detto, i conducenti sono classificati in due gruppi, in base al fatto che utilizzino la patente di guida per scopo privato o professionale:

Gruppo 1: conducenti di veicoli delle categorie AM, A, A1, A2 (ciclomotori e motocicli di diverse cilindrate), B1, B (automobili) e BE (automobili con rimorchio).
Gruppo 2: conducenti di veicoli delle categorie C, CE, C1, C1E (autocarri, camion), D, DE, D1 e D1E (autoveicoli per il trasporto di persone) nonché i titolari di certificato di abilitazione professionale di tipo KA (motoveicoli in servizio di noleggio con conducente) e KB (motoveicoli e autovetture in servizio di noleggio con conducente e
taxi), secondo il disposto di cui all’articolo 311, comma 2, del DPR 16/12/1992, n. 495.

Per i pazienti diabetici viene dato particolare rilievo alla presenza o meno di ipoglicemie e all’utilizzo di farmaci capaci di causarle. Nelle disposizioni per "ipoglicemia grave" si intende la condizione in cui è necessaria l’assistenza di un’altra persona, mentre per "ipoglicemia ricorrente" si intende la manifestazione in un periodo di 12 mesi di una seconda ipoglicemia grave. Tale condizione è riconducibile esclusivamente a patologia diabetica in trattamento con farmaci che possono indurre ipoglicemie gravi, come l’insulina o farmaci orali "insulino-stimolanti" (che stimolano cioè la produzione di insulina endogena) come sulfoniluree e glinidi.


Il rilascio/rinnovo della patente
Il “peso” del diabete
Indicazioni operative
Scadenza
 
La maggior parte delle persone affette da diabete possono guidare veicoli a motore senza alcun pericolo e solo una valutazione individuale, quando necessaria, può definire la necessità di restrizioni alla guida.