Sono una persona con diabete

Vorrei sapere di più sull'iter burocratico per ottenere l'invalidità o l'handicap.
 

La Commissione Medica ASL


Che ruolo svolgono
Una Commissione Medica appositamente creata presso ogni ASL (come chiede la legge 295/1990 e il DM 387/1991), è incaricata di effettuare gli accertamenti sanitari sulle persone che chiedono il riconoscimento dell'invalidità quale:
• invalido civile
• cieco civile
• sordomuto.

Le stesse Commissioni accertano i requisiti per ottenere:
• l’indennità di accompagnamento (sugli invalidi civili al 100%)
• l’indennità di frequenza (per i minori di 18 anni).
Le stesse Commissioni, ma integrate da un operatore sociale e da un esperto nei casi da esaminare accertano a norma della legge 104/1992 (art.4):
• la situazione di handicap
• la situazione di handicap grave

Attenti soprattutto quando si parla di soldi
Per quanto serena e ‘tecnica’, la Commissione non può ignorare che, soprattutto là dove il grado d'invalidità accertato prevede prestazioni economiche, dal suo giudizio discende un onere non indifferente per lo Stato (anzi per la Regione che è anche il suo datore di lavoro). In alcuni casi la spesa che la Regione si accolla nel corso della vita dell’invalido (considerando assegno, indennità di accompagnamento, contributi e successiva pensione) può tranquillamente superare il miliardo di vecchie lire. Non può essere ignorata la pressione dell’opinione pubblica e dei decisori in materia sanitaria verso un’attenta gestione delle uscite assistenziali, per non parlare dei casi in cui si ha l’impressione che le invalidità siano state impropriamente assegnate. Per questo le Commissioni tendono a concedere con molta attenzione gradi d'invalidità o dichiarazioni che comportano oneri significativi per lo Stato.

Chi le compone
Per gli accertamenti dell'invalidità civile la Commissione è composta da:
  • un medico specialista in medicina legale, cui spetta la presidenza
  • due medici dipendenti o convenzionati con l'ASL di cui uno specialista in medicina del lavoro
  • da uno specialista delle discipline neurologiche, psichiatriche o psicologiche, nel caso che la persona sottoposta a visita sia affetta da una menomazione psichica o intellettiva
  • integrate da un medico dell'INPS quale componente effettivo
  • da un sanitario rappresentante l'associazione di categoria di appartenenza dell'invalido da visitare: ANMIC, UIC, ENS. ANFAS
Non possono far parte della Commissione i medici curanti dei pazienti esaminati.

Per gli accertamenti dello stato di handicap, la commissione è la stessa che accerta l'invalidità civile ma integrata da:
• un operatore sociale
• un esperto nei casi da esaminare (art. 4, Legge 104/92)

Per ciechi civili e sordomuti
Per l'accertamento delle minorazioni visive e del sordomutismo, le cui particolari caratteristiche richiedono la presenza di un medico specialista (oculista o otorinolaringoiatra), può essere costituita, nel capoluogo di provincia, una Commissione medica specializzata ad esaminare le domande proveniente dall'intera provincia, intese ad ottenere le provvidenze previste ciechi civili e sordomuti (art. 1, D.M. 387/1991).
Anche in questo caso, oltre ai medici specialisti, le commissione sono composte da: un medico specializzato in medicina legale con funzioni di presidente e un medico da scegliere in via prioritaria tra gli specialisti in medicina del lavoro. Inoltre sono integrate da un sanitario in rappresentanza dell'Unione ciechi o dell'Ente nazionale per la protezione e assistenza ai sordomuti (secondo per quale disabilità sia chiesto l'accertamento) e un medico dell'Inps quale componente effettivo.

La nuova composizione delle Commissioni ASL (integrate con un medico INPS) avrebbe dovuto generare un vantaggio in termini di tempi oltre che – sicuramente – di risparmi di gestione.

Infatti, la Circolare dell’INPS 131/2009 prevede che se al termine della visita il verbale viene approvato all’unanimità, il verbale, validato dal Responsabile del Centro Medico Legale dell’INPS, viene spedito all’interessato da parte dell’INPS stesso. Se il verbale dà diritto a prestazioni economiche (pensioni, indennità, assegni), viene anche attivato il flusso amministrativo per la relativa concessione ed erogazione e quindi inviato anche all’ente concessore e “messo in lavorazione”.

Se al termine della visita di accertamento, invece, il parere non è unanime, l’INPS sospende l’invio del verbale e acquisisce gli atti che vengono esaminati dal Responsabile del Centro Medico Legale dell’INPS. Questi può validare il verbale entro 10 giorni oppure procedere ad una nuova visita diretta nei successivi 20 giorni.

La visita, in questo caso, viene effettuata, oltre che da un medico INPS (diverso da quello presente in Commissione ASL), da un medico rappresentante delle associazioni di categoria (ANMIC, ENS, UIC, ANFFAS) e, nel caso di valutazione dell’handicap, da un operatore sociale (per le certificazioni relative alla Legge 104/1992 e 68/1999).

Quindi: le visite dirette avrebbero dovuto essere limitate ai casi dubbi e ai casi su cui non vi era accordo, consentendo comunque un ampio ricorso alla valutazione sugli atti, senza cioè scomodare il Cittadino.

Evidentemente, a quasi un anno di distanza, INPS verosimilmente rileva che il sistema non funziona: in molte Commissioni ASL il medico INPS non è ancora presente; la documentazione sanitaria completa non viene trasmessa all’INPS, ma, soprattutto, le concessioni di provvidenze economiche stanno riprendendo il loro normale.


Cosa chiedere
Documentare l'evidenza
La Commissione
La visita
Erogazione
Rivedibilità e controlli
Dichiarazioni periodiche
 
Come è composta la Commissione Medica della ASL e come si comporta se è richiesta di deliberare gradi di invalidità e handicap che danno diritto a trattamenti economici?