Sono una persona con diabete

Vorrei sapere di più sull'iter burocratico per ottenere l'invalidità o l'handicap.
 

Cosa chiedere


Tutto dipende dalla domanda
Chi richiede una valutazione di invalidità o handicap entra, è bene dirlo subito, in un iter opaco e spesso incomprensibile, che si svolge in buona parte senza nessuna possibilità di controllo da parte sua. Aggiungere informazioni è impossibile e persino sapere a che punto è la pratica è difficile.
Nulla a che fare con un percorso diagnostico. L’unico momento in cui la persona interessata può condizionare l’iter e i suoi risultati è l’inizio, l’atto in cui viene presentata la domanda di accertamento
È essenziale quindi ponderare con attenzione questo passo: avere le idee chiare sui propri obiettivi e darsi da fare per preparare tutta la documentazione necessaria. È consigliabile farsi aiutare da un Patronato (vedi scheda).

Cosa accerta la Commissione
Nel corso dello stesso procedimento, la Commissione accerta:
• l’esistenza di una invalidità
• il suo grado (espresso in percentuale)
• la necessità o meno di rivedere il richiedente di lì ad alcuni anni
• l’eventuale necessità di un accompagnamento.
Se all’atto della domanda è stato chiesto anche di accertare l’eventuale condizione di handicap (legge 104/92), la Commissione (che sarà in quel caso allargata a due altri membri) accerta contestualmente anche l’handicap e la sua gravità.

TABELLA RIASSUNTIVA GRADI DI INVALIDITÀ CIVILE
E BENEFICI CONNESSI

GRADO RICONOSCIUTOBENEFICI
Fino al 33%• Nessuno
Dal 34%• Ausili e protesi previsti dal nomenclatore nazionale
• La concessione di ausili e protesi è correlata alla diagnosi indicata nel verbale di riconoscimento di invalidità civile.
Dal 46%• Iscrizione agli elenchi provinciali del lavoro e della massima occupazione per il collocamento obbligatorio; l'iscrizione deve essere richiesta dai lavoratori non occupati (o part-time) allegando verbale di riconoscimento.
Dal 51%Per lavoratori dipendenti
• Congedo per cure: può essere concesso ogni anno un congedo straordinario per cure non superiore a trenta giorni, su richiesta dell'invalido e previa autorizzazione del medico competente.
Non applicabile ai dipendenti pubblici
Dal 60%• Iscrizione al fine dell’assunzione obbligatoria per lavoratori collocati per vie ordinarie e successivamente riconosciuti invalidi non per cause di lavoro o di servizio; opportunità per gli invalidi lavoratori che possono essere considerati tra i collocati obbligato-riamente.
Dal 67%Benefici non economici
• Fornitura gratuita di protesi, presidi, ausili, come previsto dal DM 27/08/99 n° 322 in connessione alle infermità invalidanti
• Tessera di esenzione dal pagamento del ticket per le prestazioni di assistenza specialistca ambulatoriale, di diagnostica strumentale e di laboratorio
• Eventuali agevolazioni per tessere tranviarie
• Agevolazioni per graduatorie case popolari
• Agevolazione canone telefonico in base ai redditi posseduti (ISEE)
Dal 74%• Assegno mensile pari per 13 mensilità pari a 279,47 € (per l’anno 2016) in presenza di redditi personali inferiori a 4.800,38 € purché inoccupati, occupati saltuariamente, o presso cooperative sociali.
Dal 75%Solo per i lavoratori dipendenti
• Riconoscimento di un'anzianità figurativa pari a due mesi per ogni anno di lavoro svolto dopo il riconoscimento di questo grado di invalidità nella misura massima di 60 mesi (il massimo accreditabile lo si raggiunge lavorando 30 anni nella condizione di invalido).
100%• Pensione di inabilità per 13 mensilità pari a 279,47 € (per l’anno 2016) in presenza di redditi personali inferiori a 16.532,10 €.
Dal 100% con:
• impossibilità a deambulare senza l'aiuto permanente di un accompagnatore
oppure
• impossibilità a compiere autonomamente gli atti quotidiani della vita

a condizione di non essere ricoverato in istituto con pagamento della retta a totale carico dello Stato (o di Ente pubblico).

• Indennità di accompagnamento pari a 512,34 € mensili (per l’anno 2016) senza alcun limite di reddito ne' personale né coniugale.

LEGENDA
= prestazioni di carattere economico

La domanda di accertamento
Il primo passo consiste nel presentare la domanda di accertamento sanitario dell'invalidità civile, della cecità civile, del sordomutismo. L’accertamento sanitario di invalidità e handicap avviene nel corso di un incontro, un po’ impropriamente definito ‘visita’, fra il richiedente e la Commissione Medica della ASL competente per territorio.
Alla domanda deve essere allegata, oltre al codice fiscale, documento di identità e libretto ASL del richiedente. una certificazione del Medico di Medicina Generale o dello specialista curante che attesta la o le diagnosi relative alla natura delle infermità invalidanti. Il richiedente può allegare qualunque documentazione medica.
Se il richiedente desidera anche la certificazione di handicap (Legge n° 104/1992) deve farne domanda sullo stesso modulo.
La domanda va presentata esclusivamente per via telematica.

Procure
La persona interessata può delegarne un ente di Patronato a rappresentarla. In quel caso dovrà firmare un ‘mandato di rappresentanza’ che consente al Patronato delegato di svolgere tutta la pratica al suo posto.
L’assistenza del patronato è, per legge, completamente gratuita e non richiede l’iscrizione ad alcun Sindacato.

La precedenza
Dal momento della richiesta all’effettivo accertamento possono passare alcuni mesi. Di rado l’appuntamento viene indicato al momento della domanda.
Le domande sono esaminate in ordine di presentazione. È possibile, documentando la gravità delle patologie, o l’evoluzione della situazione (per esempio nel caso di un bambino o ragazzo) chiedere una precedenza. La richiesta deve essere esplicitata nella domanda e nella documentazione allegata.

Diffida a provvedere
Il DPR 21 settembre 1994, n. 698, pone dei ‘paletti’ per evitare che l’iter di accertamento sia troppo lungo:
• il procedimento deve concludersi entro 9 mesi dalla presentazione della domanda (art.1)
• la visita deve avvenire entro tre mesi dalla presentazione della domanda (art. 3).
Se dopo tre mesi dalla presentazione l’interessato non ha ancora ricevuto un appuntamento e/o se questo appuntamento è previsto per una data più lontana di 9 mesi, l'interessato può presentare all'Assessorato alla Sanità della Regione una ‘diffida a provvedere. Sarà a quel punto l’Assessorato a fissare la data della visita entro 9 mesi dalla data di presentazione.



Cosa chiedere
Documentare l'evidenza
La Commissione
La visita
Erogazione
Rivedibilità e controlli
Dichiarazioni periodiche
 
Come in una partita a scacchi, le ‘aperture’ sono essenziali. All’atto della domanda d'invalidità e di handicap occorre avere le idee chiare su cosa chiedere.