Sono una persona con diabete

Quali garanzie e permessi avremmo, io e il mio compagno, in caso di gravidanza?
 

Gravidanza 'a rischio'


Perché la ‘gravidanza a rischio’?
La gravidanza di una donna con diabete è considerata automaticamente ‘a rischio’ in considerazione sia dell’effettivo maggior rischio (che si verifica però soprattutto in condizioni di cattivo equilibrio glicemico) sia del particolarissimo impegno che viene richiesto alla gestante per mantenere la glicemia e il peso in condizioni ottimali. Anche una gravidanza caratterizzata da diabete gestazionale potrebbe essere ritenuta ‘a rischio’.
In questo caso l’astensione obbligatoria può essere anticipata. Per ottenere questa prestazione la lavoratrice deve presentare di persona, o per posta, una domanda di anticipo del congedo di maternità per gravidanza a rischio alla Direzione provinciale del Lavoro, allegando il certificato medico che attesta lo stato di gravidanza e la complicanza o patologia che pone ‘a rischio’ la gravidanza.

Chi lo decide
Se il certificato è firmato da un ginecologo ‘pubblico’ la direzione Provinciale del Lavoro rilascerà un'apposita ricevuta che attesta il periodo di interdizione dal lavoro. Se invece il certificato proviene da un medico privato sarà necessaria una visita da parte del ginecologo del consultorio ASL.
La visita è gratuita ed è effettuata ad accesso diretto (non occorre prenotazione) presso gli Ambulatori. Al momento della visita dovrà portare un certificato medico dello specialista ginecologo indicante la data dell'ultima mestruazione, la settimana di gestazione, la data presunta del parto, la patologia per cui è necessaria l'astensione dal lavoro, il rischio comportato da tale patologia e il periodo per cui tale astensione dal lavoro è necessaria. Se necessario la visita può essere effettuata a domicilio.

Retribuzione
Come nella astensione obbligatoria ‘normale’ la lavoratrice riceve una retribuzione pari almeno all’80% della retribuzione e della relativa contribuzione. Molti contratti di categoria prevedono che il datore di lavoro integri la quota rimanente. Ai fini dell'anzianità lavorativa, dei contributi previdenziali, della maturazione di tredicesime, mensilità e premi, questi mesi sono considerati a tutti gli effetti lavorativi.

Possono godere del riposo per gravidanza 'a rischio' anche le donne che eseguono lavori a domicilio (Sentenza della Corte costituzionale n.360/2000). Le lavoratrici impegnate solo per alcuni giorni alla settimana o solo per alcuni mesi hanno diritto al riposo - e quindi alla retribuzione - per tutto il periodo indicato sul certificato, anche nei periodi in cui non era previsto che lavorasse.


Motivi di famiglia
Visite e condizioni di lavoro
Astensione obbligatoria
Gravidanza 'a rischio'
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Permessi per malattia del figlio
 
Diabete gestazionale o gravidanza di una donna con il diabete? Per avere tutte le garanzie è possibile chiedere la ‘gravidanza a rischio’.