Sono genitore di un bambino/ragazzo con diabete | ||||
Cosa cambia in termini di congedi e permessi di lavoro per aiutare mio figlio se chiedo la disabilità? |
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La legge 104/92 prevede agevolazioni per il lavoratore pubblico o privato che assiste con continuità un figlio o un parente affine entro il terzo grado. Il 5° comma dell’articolo 33, assegna al lavoratore il diritto a scegliere, ove possibile, la sede più vicina al domicilio. Per ‘vicina’ s'intende di fatto ‘comoda’ in considerazione della disponibilità di mezzi pubblici o di altre considerazioni. La dizione ‘ove possibile’ sottintende la necessità di contrattare questo diritto con il datore di lavoro. È invece assoluto il diritto disposto sempre nel 5° comma dell’articolo 33 in base al quale la persona con riconoscimento di handicap assunta presso un ente pubblico non può essere trasferita senza il suo consenso. Il diritto non è legato alla convivenza con il disabile purché l’assistenza prestata sia continuativa o esclusiva (ad esempio, il diritto decade se un altro familiare gode di permessi o congedi a questo fine). La domanda deve essere rivolta al datore di lavoro corredata dalla certificazione di handicap grave dell'ASL del familiare da assistere e della documentazione necessaria per dimostrare, anche autocertificandola, la continuità e l’esclusività dell’assistenza. |
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Chi assiste con continuità un figlio o un parente affine entro il terzo grado ha diritto alla priorità nella scelta della sede o nei trasferimenti. Ma l’ultima decisione spetta all’azienda. |