Sono una persona con diabete

Vorrei sapere di più sull'iter burocratico per ottenere l'invalidità o l'handicap.
 

Documentare l'evidenza


Prepararsi alla visita
È importante prepararsi al meglio all’accertamento. I Medici membri della Commissione sono di rado specialisti della materia. L’incontro fra il richiedente e la Commissione è definito impropriamente 'visita'. Capita di rado che i Medici ‘visitino’ davvero il richiedente, più spesso esaminano la documentazione portata. Anche le menomazioni più palesi vanno documentate.
I membri della Commissione daranno quindi molto valore alla documentazione redatta da specialisti. Questa deve essere ampia, e deve prevedere esplicite affermazioni in merito alla patologia o alle patologie stesse. L’ideale è il caso in cui nei suoi referti il medico specialista utilizza le stesse parole che si vorrebbero veder scritte nel verbale di visita: “Gravi difficoltà di deambulazione”, “Non è in grado di provvedere agli atti della vita quotidiana”, “Gravi difficoltà nella vita di relazione e nello sviluppo”.
Meglio quindi investire tempo e denaro (gli accertamenti a questi fini sono tutti a carico del richiedente anche quando redatti da strutture pubbliche) e preparare una documentazione ampia e soprattutto qualificata (specialisti di nome, diagnostica per immagini refertata da istituti universitari etc).

Documentare l’evidenza
Chi si trova in stato di disagio, o chi vive vicino a una persona in stato di disagio è portato a pensare che la sua condizioni risulti valutabile ‘a occhio’, soprattutto da parte di un medico “Mia mamma, basta vederla!”. Questo è un grave errore. Pur essendo composta da bravi medici, la Commissione per diverse ragioni (non ultima la necessità di poter documentare con precisione anche dopo anni le ragioni del suo operato) si basa quasi esclusivamente su ‘pezzi di carta’. Occorre quindi documentare con apposite certificazioni anche le cose più ovvie, sia nello stato di salute del paziente sia nei rapporti fra queste difficoltà e la sua capacità lavorativa o di attendere agli atti della vita quotidiana in modo autonomo.
Questo è ancora più vero nei casi in cui al contrario lo stato di disagio potrebbe non essere così palese, pensiamo a un adolescente che appare in ottime condizioni fisiche ma che in realtà – ad esempio per una incapacità di controllare e prevedere le crisi ipoglicemiche – vive una vita di dipendenza dagli altri. Certificazioni da parte di uno psicologo o – dove esiste – di una struttura di assistenza sociale pubblica possono essere molto utili.


Cosa chiedere
Documentare l'evidenza
La Commissione
La visita
Erogazione
Rivedibilità e controlli
Dichiarazioni periodiche
 
La domanda di invalidità o handicap deve essere accompagnata, al momento della visita, da – non troppe – certificazioni qualificate che documentano anche ciò che sembrerebbe evidente e suggeriscono le definizioni che si vorrebbero trovare sul Verbale.