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Archivio Emilia Romagna

MARCELLO MONESI
Presidente 2021-2023
UOC Diabetologia territoriale,

AUSL Ferrara
Email: m.monesi@ausl.fe.it


MASSIMO MICHELINI
Presidente 2019-2021
SOS Diabetologia; Medicina – Unità internistica multidisciplinare
AUSL di Reggio Emilia – Montecchio Emilia
Email: michelinim@ausl.re.it


DONATELLA ZAVARONI
Presidente 2017-2019
AUSL Piacenza
Dipartimento Medicine Specialistiche
UOS Dipartimentale di Diabetologia

Email: donatella.zavaroni@gmail.com



GILBERTO LAFFI
Presidente 2015-2017
UO Diabetologia, AOU S. Orsola-Malpighi
Bologna
Email: gilberto.laffi@aosp.bo.it

Contatti: info@infomedica.com

Marcello Monesi – Crescere culturalmente in un contesto solidale e amichevole

Marcello Monesi è il nuovo presidente della sez. AMD Emilia Romagna. Specialista in Endocrinologia, lavora presso la UOC Diabetologia territoriale dell’AUSL di Ferrara. Socio di AMD dal 2008, per la società scientifica ha ricoperto il ruolo di segretario e consigliere regionale, è iscritto all’albo formatori ed è tutor regionale Annali; ha partecipato alla prima edizione di MIND AMD realizzato in collaborazione con SDA Bocconi, e da alcuni anni è membro del gruppo AMD ComunicAzione, dove attualmente svolge il ruolo di coordinatore delle news. Della sua presidenza ci ha detto…


Dottor Monesi, da dove parte il nuovo Direttivo dell’Emila Romagna?
Direi: come riparte. Ovvero: si riparte con energia, nonostante le crescenti difficoltà imposte dalla pandemia che non accenna a mollare la presa. Nello scenario attuale, in cui da tempo siamo stati costretti a rimettere in gioco le nostre certezze, non ci sfugge la necessità della collaborazione, della condivisione, della crescita, valori che la nostra società scientifica ha nel DNA da sempre. In quest’ottica stiamo lavorando, nel solco della continuità e con lo sguardo rivolto al futuro.

Quali gli obiettivi del suo mandato?
In sintesi, i due principali sono: rinsaldare e ampliare la rete professionale sul territorio regionale e fornire a tutti i soci, specialmente ai più giovani, strumenti concreti per l’accrescimento delle competenze diabetologiche.

Lavorerete anche per implementare le buone pratiche?
Diffondere le buone pratiche cliniche e le modalità organizzative virtuose con un meccanismo “osmotico” per appianare le differenze di qualità assistenziali presenti tra i territori sarà sempre uno degli scopi di questo Direttivo.

Team e altri specialisti?
Ovvio: sarà fondamentale coinvolgere tutte le figure del team che ruotano intorno all’assistenza della persona con diabete. Analogamente, sarà parimenti fondamentale allargare la collaborazione a tutti i professionisti – MMG, specialisti ospedalieri e territoriali – coinvolti nella prevenzione e nel trattamento delle complicanze del diabete.

Progetti particolari?
Stiamo lavorando su alcuni progetti. Il primo è il workshop I AM D, una serie di incontri – cinque date nel biennio a venire – incentrati sulle competenze promosse dal progetto nazionale AMD che caratterizzano la nostra specificità diabetologica: diabete gestazionale, prevenzione cardiaca e renale, piede diabetico e integrazione ospedale territorio, diabete tipo 1 transizione e tecnologie, dati puliti telemedicina ed educazione terapeutica.

E come si articoleranno?
Ogni workshop sarà incentrato su una specifica competenza e prevederà una parte iniziale in cui autorevoli esperti forniranno lo stato dell’arte relativo al tema trattato, e una seconda parte esclusivamente dedicata al confronto tra pari per la condivisione delle esperienze sul campo e la diffusione delle buone pratiche cliniche. Vorremmo che i cinque incontri previsti si svolgessero ognuno in una sede diversa all’interno della nostra regione. Si partirà da Ferrara, nel maggio prossimo, con il primo workshop dedicato a dati puliti, telemedicina ed educazione terapeutica.

Lei ha anche parlato di AMD Club…
È il nome del secondo ambizioso progetto con cui ci proponiamo di allargare e rinsaldare la rete di comunicazione all’interno della nostra regione: il Club sarà un appuntamento fisso mensile in cui, nel breve tempo di un’ora, porteremo a conoscenza di chi vorrà partecipare le novità di AMD a livello nazionale, quello che bolle in pentola nelle stanze dei bottoni della nostra regione, le novità della letteratura e gli argomenti di maggiore attualità, nello spirito della più ampia condivisione.

Un programma comunque denso…
Per questo Direttivo centrale è crescere culturalmente in un contesto solidale e amichevole.

Quale augurio si dedica?
Più che un augurio il mio è l’auspicio, credo condiviso, di uscire dall’emergenza sanitaria legata alla pandemia e di convogliare finalmente le nostre energie nel miglioramento continuo dell’assistenza alle persone con diabete, facendo tesoro delle molte lezioni apprese.

Come vede la diabetologia dell’Emilia Romagna fra due anni?
Viviamo tempi difficili ma al tempo stesso stimolanti: la nostra regione, da più parti citata come modello di organizzazione virtuosa e capace di esprimere eccellenti competenze, affronta la sfida di un vasto ricambio generazionale. Sono certamente ottimista.


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In ricordo di Franco Tomasi

Ricordiamo il nostro caro amico Franco Tomasi, illustre diabetologo e socio storico di AMD, già Direttore della Diabetologia di Ferrara e Past President di AMD Emilia Romagna.

Franco era specialista in Scienza dell’Alimentazione, in Endocrinologia e Malattie del Ricambio e in Malattie del Fegato e del Ricambio, è stato Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Diabetologia, Dietologia e Nutrizione Clinica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara e professore a contratto nel Corso di Laurea in Dietistica dell’Università degli Studi di Ferrara. Importante è stata la sua attività scientifica con oltre 160 pubblicazioni e numerosi contributi a congressi nazionali ed internazionali.

Franco ha partecipato attivamente alla vita societaria di AMD. Ha svolto per due volte il ruolo di Presidente Regionale della Sezione Emilia Romagna, dal 1995 al 1998 e dal 2011 al 2013, ed ha collaborato con il Gruppo di studio sulla nutrizione clinica associata al diabete contribuendo alla redazione di linee guida e raccomandazioni.

Franco è cresciuto professionalmente e scientificamente nella scuola di diabetologia Ferrarese e ha dato grande contributo allo sviluppo di percorsi di cura per le persone con diabete di grande qualità. Ricordiamo nel 1981 l’iniziativa “campi scuola per giovani con Diabete” che Franco, insieme a colleghi della Emilia Romagna, ha avviato fra i primi nel nostro Paese.

Il Consiglio Direttivo AMD Emilia Romagna, il CDN e la Presidenza sono vicini alla famiglia e ai colleghi emiliano romagnoli.


Donatella Zavaroni – Lavorare insieme per valorizzare e incrementare le competenze e per soddisfare i bisogni dei pazienti e della diabetologia

Donatella Zavaroni, responsabile della UOS Dipartimentale di Diabetologia, Dipartimento Medicine Specialistiche dell’AUSL Piacenza, è la nuova presidente della AMD Emilia Romagna. Da molti in AMD, l’abbiamo incontrata poco dopo la sua elezione per farci raccontare il programma del prossimo biennio.


Presidente, qual è lo stato di salute dell’AMD Emilia Romagna?
Direi ottimo. L’AMD Emilia Romagna vanta una tradizione fatta di impegno dei soci, dialogo positivo con le istituzioni e colleghi di altre specializzazioni, collaborazione con le associazioni dei pazienti diabetici. Aspetti che negli ultimi anni si sono mantenuti. Certo, poi, come tutti, per quanto riguarda i soci, l’impressione è una tendenza alla scarsa affiliazione di quelli più giovani.

In effetti la partecipazione alla vita societaria è un dato comune a molte realtà…
Sì. E un aspetto importante che intendiamo perseguire durante questo mandato è proprio incrementare la partecipazione e la coesione dei soci. Coinvolgendoli direttamente, chiedendo loro contributo fattivo alla vita della associazione.

Con quale strategia?
Anzitutto raccogliere prima i loro bisogni e indagare sulle aspettative. Ovvero cosa auspicano che AMD faccia per loro e come realizzarlo insieme. Si può pensare anche a un Direttivo allargato, che chiami a collaborare soci con specifiche competenze attraverso eventi formativi di confronto, volti alla ricerca dell’appropriatezza dei contenuti e delle scelte, con attenzione alla gestione delle risorse.

Con gli MMG?
Il rapporto con loro è un altro aspetto importante del nostro programma. Gli MMG collaborano a livello territoriale con i diabetologi nei progetti di gestione integrata per il diabete tipo 2. Purtroppo, la persistenza dei piani terapeutici per i nuovi farmaci esclude dalla possibilità di prescrizione da parte degli MMG: una limitazione che ostacola la scelta di terapie più sicure per i pazienti. Si tratta di una questione complessa, da affrontare a livello nazionale, seguita dal Presidente Mannino. Ma anche a livello regionale si può cercare, attraverso formazione e miglior sensibilizzazione degli MMG, di dare un contributo alla risoluzione di una criticità sempre nell’interesse dei pazienti.

Un dialogo forte, dunque…
Sì. E il dialogo con gli MMG deve comprendere anche una maggior condivisione dei percorsi, per rafforzare l’assistenza primaria, come previsto dal Piano sociale e sanitario 2017-19. Non va dimenticato che gli MMG sono gli interlocutori indispensabili per un’efficace prevenzione primaria e la diagnosi precoce del diabete.

Con chi altri intendete dialogare?
Sappiamo benissimo che il diabete è una malattia spesso sottovalutata nella sua complessità e gravità. E qui siamo al terzo punto del mandato che ci siamo dati: i rapporti con gli altri attori della cura del diabete, appunto. La collaborazione tra i diversi specialisti, le associazioni dei pazienti, l’OSDI e le società scientifiche che si occupano di diabete, la SID in particolare, può essere di aiuto nel dialogo con le istituzioni.

Per ottenere?
Anche alla luce del Piano sanitario nazionale per il diabete, la soddisfazione delle esigenze assistenziali delle persone con diabete attraverso una maggior disponibilità delle risorse e delle nuove tecnologie. Dunque, mantenere e incrementare i rapporti intersocietari è fondamentale.

Nel suo messaggio di insediamento ha parlato di prevenzione e percorsi assistenziali…
La prevenzione secondaria è indispensabile per evitare peggioramenti e recidive in pazienti che hanno già avuto le complicanze croniche della malattia diabetica.

Come?
Attraverso il miglioramento dei percorsi assistenziali per una corretta presa in carico dei pazienti, del follow-up e della riabilitazione. Il paradigma delle complicanze croniche è il piede diabetico, per il quale esiste in Emilia Romagna un documento di indirizzo recentemente recepito dalle direzioni sanitarie, che deve essere implementato.

Ma i PDTA sono già realtà concreta in Emilia Romagna?
L’adozione del PDTA regionale è previsto anche del Piano regionale per la Prevenzione. Una strada da percorrere è comunque la verifica e il confronto dei PDTA locali durante incontri di formazione, con individuazione e successiva segnalazione dei punti di debolezza e delle carenze nelle varie realtà assistenziali.


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Presidenza, Consiglio, Referenti

Presidente

Marcello Monesi
UOC Diabetologia territoriale – AUSL Ferrara
Email: m.monesi@ospfe.it

Vice presidente

Francesca Pellicano
UO Diabetologia, Osp.di Ravenna,
AUSL Romagna
Email: Francesca.pellicano@auslromagna.it

 

Segretario

Francesca Lugli
UOC Diabetologia Territoriale,
AUSL Ferrara
Email: Francescalugli80@gmail.com

Consiglieri

Raffaella Di Luzio
UO Medicina Interna ad indirizzo diabetologico,
AUSL Modena
Email: raffaella.diluzio@gmail.com

Antonella Guberti
Resp.Programma aziendale Diabetologia,
Dip. Cure Primario Distr. Fidenza, AUSL Parma
Email: aguberti@ausl.pr.it

Valentina Lo Preiato
UOC. Endocrinologia e prevenzione e cura del diabete,
AOU IRCCS Pol. S. Orsola, Bologna
Email: va_lopreiato@libero.it

Arianna Mazzotti
UO Diabetologia, Osp. Santa Maria delle Croci,
AUSL Romagna, Ravenna
Email: arianna.mazzotti@gmail.com

Silvia Taroni
UO Endocrinologia e malattie metaboliche,
Osp. Morgagni-Pierantoni, AUSL Romagna, Forlì
Email: Silvia.taroni@auslromagna.it

Presidenza, Consiglio, Referenti

Presidente

Massimo Michelini
SOS Diabetologia; Medicina – Unità internistica multidisciplinare
AUSL di Reggio Emilia – Montecchio Emilia
Email: michelinim@ausl.re.it

Vice presidente

Marcello Monesi
UOC Diabetologia territoriale – AUSL Ferrara
Email: m.monesi@ospfe.it

 

Segretario

Dario Fasano
UOSD Medicina Borgo Val di Taro – Ambulatorio di Diabetologia e malattie metaboliche – AUSL Parma
Email: dario.fasano1980@gmail.com

Consiglieri

Silvia Acquati
UOC Endocrinologia e malattie metaboliche – Ospedale Morgagni Pierantoni – AUSL Romagna – Forlì
Email: silvia.acquati@auslromagna.it

Michele Grimaldi
Unità Operativa Complessa Endocrinologia e Prevenzione e Cura del Diabete Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna Policlinico S.Orsola – Malpighi
Email: micheles.grimaldi@libero.it

Antonella Guberti
Ambulatorio Diabetologico – Distretto di Fidenza – AUSL Parma
Email: aguberti@ausl.pr.it

Raffaella Di Luzio
Ambulatorio di Diabetologia- Medicina Interna – Ospedale di Bentivoglio – Bologna
Email: raffaella.diluzio@gmail.com

Arianna Mazzotti
UO Diabetologia, CMP – Ospedale Santa Maria delle Croci – Ravenna
Email: arianna.mazzotti@gmail.com

 

Referente pagina web

Massimo Michelini
Email: michelinim@ausl.re.it

Referente regionale degli Annali AMD

Gilberto Laffi
Email: gilberto.laffi@aosp.bo.it

Referente regionale per la Giornata Mondiale del Diabete

Gilberto Laffi
Email: gilberto.laffi@aosp.bo.it

Donatella Zavaroni – Piacenza
Email: donatella.zavaroni@gmail.com

Ricordo di Giorgio Silvani

Il 2 ottobre scorso, all’età di 67 anni, è venuto a mancare il collega e amico Giorgio Silvani.

Nato il 26 novembre 1951 a Civitella di Romagna (FC), si laureò in Medicina e chirurgia nel 1976 presso l’Università di Bologna, ove nel corso degli anni ’80 acquisì la sua prima specializzazione in Medicina interna; successivamente si specializzò in Endocrinologia, presso l’Università di Verona.

Dal febbraio 1981 ha prestato servizio in qualità di assistente medico di ruolo presso l’allora denominata divisione di Medicina generale (poi Medicina interna) dell’ospedale G.B. Morgagni dell’Usl 38 di Forlì. In particolare, chiese e ottenne di essere incaricato della conduzione e del coordinamento del locale Centro antidiabetico: ciò contribuì significativamente a orientare il suo iter formativo. Dal dicembre 1983 all’aprile 2011, data del suo collocamento a riposo, il Dott. Silvani è stato aiuto corresponsabile ospedaliero di Medicina generale, poi dirigente medico di primo livello di Medicina interna. Nel frattempo, poiché nel marzo 1990 era stato formalmente costituito il Modulo organizzativo-gestionale di Diabetologia e malattie del ricambio, gliene venne affidata la responsabilità.

Dal luglio 2002 all’aprile 2011 è stato titolare di alta professionalità in Diabetologia e con tale incarico ha operato nell’ambito dell’Unità operativa di Endocrinologia, dipartimento di Medicina specialistica.

Giorgio Silvani è stato autore/coautore di 138 pubblicazioni e membro di società scientifiche nazionali e internazionali: in AMD è stato componente del Consiglio Direttivo della Sezione regionale emiliano-romagnola dal 1999 al 2003 e dal 2007 al 2011 della Società Italiana di Diabetologia; nella Società Italiana Medici Diabetologi Ospedalieri è stato componente del Consiglio Direttivo nazionale; è stato anche membro dell’Associazione Medici Endocrinologi, dell’European Association for the Study of Diabetes e della European Atherosclerosis Society.

Il Consiglio direttivo AMD Emilia Romagna e il Consiglio direttivo nazionale AMD lo ricordano per la gentilezza, la posatezza e la passione per lo studio e l’attività assistenziale a favore dei suoi pazienti.


Gilberto Laffi – Emilia Romagna: una regione all’avanguardia nel cambiamento in materia di assistenza alla cronicità

La Regione Emilia Romagna si è posta tra le prime il tema della assistenza alla persona con condizione o malattia cronica, approfondendo il concetto di “chronic care model” e adattandolo alla realtà regionale. In questo percorso la Regione è stata affiancata e assistita dalle Società scientifiche e dalle Associazioni di persone con diabete in un dialogo costruttivo e aperto caratterizzato dalla collaborazione. In questi ultimi mesi si vedono i frutti della collaborazione: linee guida e normative considerate tra le più avanzate in Italia. Ne parla Gilberto Laffi, da ottobre presidente della Sezione regionale Emilia Romagna nonché responsabile dei siti delle sezioni regionali AMD.

L’Emilia Romagna è sicuramente all’avanguardia nel rapporto Regione-diabetologia…
Durante il mandato dei precedenti presidenti AMD regionali, a partire dal Dott. Ciavarella e successivamente dal Dott. Tomasi e dalla Dott.ssa Cavani, sono stati istituiti dalla Regione tavoli tecnici su tutti i punti salienti del Piano Nazionale del Diabete. Sono stati coinvolti, oltre ai presidenti regionali di AMD e SID in carica, anche le associazioni dei pazienti diabetici, alcune rappresentanze degli infermieri e loro società scientifiche e i medici di medicina generale.
È stato accettato e condiviso il “chronic care model” (CCM) su cui fondare la cura delle malattie croniche tra cui in particolare il diabete. Il sistema sanitario che mette al centro il paziente come soggetto attivo del processo di cura è una realtà almeno nei progetti e nei principi della regione.
La gestione integrata del paziente diabetico con i medici di medicina generale è applicata nelle varie province in maniera sostanzialmente uniforme anche se con criticità da correggere.
Un altro fiore all’occhiello della nostra regione sono i rapporti costruttivi con le associazioni dei diabetici con cui la AMD regionale condivide iniziative per stimolare le istituzioni politiche a porre in atto sempre più misure a tutela dei diritti dei diabetici.
Il punto critico da sorvegliare è l’applicazione dei principi sanciti dal Piano Nazionale del Diabete e sviluppati nelle commissioni regionali da parte delle aziende sanitarie. Queste ultime hanno una serie di obbiettivi prioritari incentrati sul contenimento delle spese e sulla razionalizzazione delle risorse che rendono poco sostenibili progetti come il “chronic care model”.
Questo farà risparmiare in termini economici e guadagnare in termini di qualità della vita dei nostri pazienti, con riduzione dei ricoveri attraverso la gestione a domicilio delle cronicità, ma questo sistema ha bisogno di tempo per essere messo in pratica e quindi inciderà negativamente nel breve periodo sui bilanci delle aziende sanitarie. Quindi è la rete della diabetologia sul territorio e sugli ospedali che è ancora carente.

Chi metterà le risorse che servono?
Il rischio è che gli ospedali deleghino alle strutture territoriali la gestione del diabete e che queste la considerino già finanziata con la gestione integrata. Mentre il CCM è ben altra cosa, prevede ad ogni livello sorveglianza, medicina pro attiva e cura. Il paziente deve essere al centro del sistema sanitario ma deve esserci un Team che lo segua nei vari stadi della malattia. Esistono anche pazienti di tipo 1, i diabetici complicati con svariate comorbilità, i diabetici con microinfusore, i pancreasectomizzati, i trapiantati, le donne con diabete gestazionale e le diabetiche che vogliono avere un figlio. Per questi devono esserci strutture complesse con plurispecialisti con un know-how che non si improvvisa. Bisogna utilizzare i professionisti già formati e formare nuovo personale e non può passare la logica della turnazione e del “tutti devono sapere fare tutto”. I diabetologi hanno competenze specifiche e pluridisciplinari, sono un punto di riferimento per gli altri specialisti senza però il riconoscimento istituzionale di questo ruolo. Veniamo chiamati a livello delle commissioni regionali per stilare protocolli e PDTA mentre a livello aziendale veniamo spesso dimenticati, abbiamo la sensazione che non ci venga riconosciuto pienamente il nostro ruolo e il nostro lavoro. Questo non riguarda solo noi ma anche il personale infermieristico e le dietiste che operano nelle strutture diabetologiche che difficilmente riescono a vedere riconosciuta la loro specificità, rischiando di essere frequentemente spostate in altri ruoli ed in altri settori specialistici. Bisogna lavorare per rendere consapevoli le aziende sanitarie che va sviluppata la logica del team diabetologico con personale stabile che con la formazione continua garantisca il massimo di competenza ed efficienza verso il nostro paziente.

In questo quadro quali sono gli obiettivi del Direttivo nel biennio 2015-2017?
In sinergia con le indicazioni dell’AMD Nazionale, il primo obbiettivo è rendere evidente il ruolo centrale del diabetologo nella gestione del paziente con diabete, sia nel rapporto sempre più stretto con il medico di medicina generale, sia con gli altri Specialisti che operano all’interno delle strutture ospedaliere.
La diffusione delle informazioni di carattere politico sanitario è basilare e andrà attuata con tutti i mezzi utilizzabili attraverso un continuo aggiornamento del sito AMD regionale, email ai soci ma anche con incontri e tavole rotonde fatte a livello locale e/o provinciale per conoscere più da vicino le criticità e divulgare le decisioni prese, gli sviluppi dei tavoli tecnici regionali e parallelamente diffondere le iniziative dell’AMD nazionale.
La formazione nostra e del personale del team è un altro punto che vorremo spingere al massimo, promuovendo corsi della Scuola AMD. Abbiamo, per merito dei presidenti precedenti, numerosi formatori AMD che dovremmo utilizzare al meglio per promuovere, utilizzando le tecniche educative della Scuola AMD, la formazione del maggior numero possibile di operatori sanitari nella gestione a tutto campo della malattia diabetica in particolare nell’uso di farmaci sempre più innovativi e delle più moderne innovazioni tecnologiche nel monitoraggio della glicemia e nelle tecniche di infusione continua dell’insulina.


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Presidenza, Consiglio, Referenti

Presidente

Donatella Zavaroni – Piacenza
Email: donatella.zavaroni@gmail.com

Vice presidente

Massimo Michelini – Reggio Emilia
Email: michelinim@ausl.re.it

Segretario

Rosalia Sgorbati  – Piacenza
Email: lia.sgorbati@gmail.com

Consiglieri

Silvia Acquati  – Forlì
Email: acquatisilvia@libero.it

 

Giovanna Calzolari – Modena
Email: g.calzolari@ausl.mo.it

 

Michele Grimaldi  – Bologna
Email: micheles.grimaldi@aosp.bo.it

 

Elisa Manicardi – Reggio Emilia
Email: elisa.manicardi@ausl.re.it

 

Paolo Mazzuca – Rimini
Email: mazzucap@alice.it

Referente pagina web

Donatella Zavaroni – Piacenza
Email: donatella.zavaroni@gmail.com

Referente regionale degli Annali AMD

Gilberto Laffi
Email: gilberto.laffi@aosp.bo.it

Referente regionale per la Giornata Mondiale del Diabete

Gilberto Laffi
Email: gilberto.laffi@aosp.bo.it

Donatella Zavaroni – Piacenza
Email: donatella.zavaroni@gmail.com

Presidenza, Consiglio, Referenti

Presidente

Gilberto Laffi – Bologna
Email: gilberto.laffi@aosp.bo.it

Vice presidente

Donatella Zavaroni – Piacenza
Email: donatella.zavaroni@virgilio.it

Segretario

Michele Salvatore Grimaldi
Email: micheles.grimaldi@aosp.bo.it

Consiglieri

Giovanna Calzolari – Modena
Email: g.calzolari@ausl.mo.it

 

Elisa Manicardi – Reggio Emilia
Email: elisa.manicardi@ausl.re.it

 

Paolo Mazzuca – Rimini
Email: mazzucap@alice.it

 

Marcello Monesi – Ferrara
Email: m.monesi@ospfe.it

 

Cipriana Sardu – Ravenna
Email: cipriana.sardu@auslromagna.it

Referente sito

Gilberto Laffi
Email: gilberto.laffi@aosp.bo.it

Referente regionale degli Annali AMD

Gilberto Laffi
Email: gilberto.laffi@aosp.bo.it

Marcello Monesi
Email: m.monesi@ospfe.it

Referente regionale per la Giornata Mondiale del Diabete

Gilberto Laffi
Email: gilberto.laffi@aosp.bo.it