GIOVANNA GREGORI
Presidente 2021-2023
UOS Diabetologia, Osp. Massa Carrara,
Azienda USL Toscana Nord Ovest
Email: giovanna.gregori@uslnordovest.toscana.it
PAOLA ORSINI
Presidente 2019-2021
UOC Diabetologia Livorno
Azienda USL Toscana Nord Ovest
Email: paolaorsini31@gmail.com
ALBERTO DI CARLO
Presidente 2017-2019
UOS Diabetologia e malattie metaboliche Lucca
Azienda USL Toscana Nord Ovest
Email: alberto.dicarlo@uslnordovest.toscana.it
GRAZIANO DI CIANNI
Presidente 2015-2017
UOC Diabetologia e Malattie Metaboliche, PO ASL 6
Livorno
Email: g.dicianni@usl6.toscana.it
Contatti: info@infomedica.com
- Intervista al presidente 2021-2023
- Intervista al presidente 2019-2021
- Intervista al presidente 2017-2019
- Intervista al presidente 2015-2017
- Presidente, Consiglio, Referenti 2021-2023
- Presidente, Consiglio, Referenti 2019-2021
- Presidente, Consiglio, Referenti 2017-2019
- Presidente, Consiglio, Referenti 2015-2017
Giovanna Gregori – Costruiamo le competenze specifiche per i giovani diabetologi
Carrarese di nascita, Giovanna Gregori, la nuova presidente della sezione AMD Toscana, ha studiato all’Università di Pisa, dove si è laureata e ha conseguito la specializzazione in Diabetologia e malattie del ricambio. Membro di AMD di lunga data, ha vissuto l’attività della sezione regionale ma è stata ed è attiva anche in quella dell’associazione nazionale. L’abbiamo incontrata subito dopo il congresso regionale 2022 e le abbiamo chiesto del futuro della sua sezione.
Dottoressa Gregori, perché ha voluto diventare presidente della sezione Toscana?
Per proseguire l’ottimo lavoro che molti amici e colleghi avevano già avviato: a partire dai presidenti regionali che mi hanno preceduto per arrivare al presidente e al tesoriere nazionali in carica. Oserei dire che c’è una “scuola toscana” in AMD e io vorrei a proseguire un percorso che ho iniziato quando ero ancora universitaria, fatto di interessi e obiettivi condivisi. E che oggi ho l’onore, ma anche il piacere, di condurre.
Come si sente in questo ruolo?
Adesso bene. Sono reduce dall’organizzazione del nostro congresso regionale, realizzato in collaborazione con la SID, e adesso sto bene. Non solo perché il congresso ha raggiunto i suoi scopi, ma perché si è fatto gruppo. E io, al di là della carica di presidente, mi sento parte di questo gruppo, mi sento perfettamente a mio agio con i colleghi e gli amici. Agio datomi anche dalla sintonia che ho col Direttivo e con la presidenza nazionale, con cui condivido tutto e con cui sono nella giusta sintonia di intenti, scopi, programmi e progetti.
Allora, quale il ruolo oggi dell’AMD Toscana?
In questo momento è un ruolo che si lega certamente alle iniziative partite a livello centrale. Ma anche, peculiarità a cuoi tengo molto, un ruolo che intende costruire e supportare una nuova generazione di giovani diabetologi. Che favorisca il giusto, naturale ricambio. Che sia linfa per il nostro futuro. Che ci consenta un passaggio di consegne all’insegna della consapevolezza e delle capacità, della formazione e della professionalità. Sto e stiamo così lavorando per far sì che i nostri giovani possano crescere adeguatemene nella nostra AMD toscana.
Quale spazio e quali opportunità, dunque, per i giovani diabetologi della sua regione?
Direi che ci sono sia spazio sia opportunità. Per fare un esempio: nel nostro Direttivo ci sono due persone che fanno parte anche del gruppo AMD Giovani. Poi, il primo nostro progetto è stato un evento in collaborazione con altre regioni rivolto specificamente tanto ai giovani AMD quanto ai giovani della medicina generale: loro ne hanno definito i contenuti per condividere l’importanza delle giuste competenze.
A proposito di sintonia con AMD nazionale e competenze: si punta molto proprio sulla certificazione delle competenze…
Corretto: perché la certificazione delle competenze è oggi indispensabile. Essendo oggi la scuola di specializzazione non in diabetologia bensì in endocrinologia, per avere una competenza diabetologica specifica – e in Italia ce ne sono, non dimentichiamolo – è necessario approfondire. Quindi, certificare le competenze su cronicità, gestione glicemia, piede, gravidanza, CGM, aspetti cardiovascolari, l’importanza della cultura digitale, ecc., è necessario e fondamentale. Serve soprattutto per far crescere i nuovi diabetologi.
Questo è il percorso del “centro” verso la “periferia”. Ma che cosa può fare la “periferia” per il “centro”?
Come Consulta dei presidenti regionali abbiamo dato molti stimoli al “centro”. Un esempio è la Nota 100: stiamo lavorando per offrire alle regioni un pacchetto unico e omogeno di informazioni per i medici di medicina generale così che percorsi e obiettivi siano chiari e condivisi, parlando la stessa lingua, superando gli ostacoli che ogni sanità regionale inevitabilmente palesa.
In genere, i presidenti regionali evidenziano sempre l’importanza delle collaborazioni con le altre società scientifiche e con le associazioni dei pazienti…
Anche noi, certo. Come detto, il convegno 2022 è stato realizzato congiuntamente con SID. Visto che a livello locale si sta facendo sempre più stretta la collaborazione con cardiologi e nefrologi e anche internisti e medici di medicina generale, non nascondo che mi piacerebbe molto, e forse ci proveremo, a collaborare con le rispettive società. Le associazioni dei pazienti sono fondamentali, così come le altre società scientifiche. Oggi si deve fare squadra, non si può pensare di andare ognuno per conto proprio. E a livello regionale noi si va così: le collaborazioni ci sono e le potenziamo giorno dopo giorno.
Un sogno, un desiderio?
Più di uno, ma mi limito a due… Il primo sogno era che il congresso 2022 riuscisse bene: è questo si è realizzato, è stata un’organizzazione lunga e complessa, però ci siamo riusciti. Il secondo sogno, che poi è un desiderio, un auspicio: in questi anni ho visto l’AMD Toscana crescere e svilupparsi: spero dunque che si prosegua così e di poter passare il testimone a un collega che si adoperi per potere avanti ciò che stiamo facendo, che raggiunga i traguardi che ci siamo posti e che ne ponga di nuovi, per affrontare al meglio le sfide sanitarie che ci aspettano.
Paola Orsini: per una diabetologia aperta, competente, di valore
Paola Orsini è la nuova presidente della sezione Toscana: da anni membro dell’AMD, già consigliere regionale dal 2008 al 2011 durante le presidenze di Mariella Calabrese e Fabio Baccetti, tutor Annali AMD per la regione Toscana, dal 2003 è dirigente medico di I livello nella UOC Diabetologia Livorno, Azienda USL Toscana Nord Ovest. Ecco i punti del suo mandato.
Presidente, quali i punti chiave del suo mandato?
Anzitutto, rafforzare AMD Toscana e collaborare con le altre società scientifiche, in particolare la SID. Questo coinvolgendo sia i soci sia i giovani medici che non ci conoscono, sviluppando una rete informatica attraverso la quale si possano raccogliere i loro bisogni, scambiare aggiornamenti e idee. Inoltre, i convegni e gli incontri saranno organizzati per contenere specifici momenti dedicati ai soci. E poi, migliorare la raccolta dati in Toscana, anche in qualità di tutor Annali per la regione Toscana.
Lei è tutor degli Annali, di cui è sempre stata una forte sostenitrice…
Gli Annali rappresentano uno dei progetti AMD più preziosi e innovativi perché attraverso un meccanismo di raccolta dati di real life permettono un’attenta valutazione reale sia dell’assistenza su tutto il territorio nazionale sia dentro ogni nostra unità operativa. Ci permettono di identificare aree critiche di comportamento e, quindi, di autovalutarci e di migliorare il nostro operato. A tal fine, nominerò una persona all’interno di ogni diabetologia responsabile e dedicherò una comunicazione all’argomento nei futuri convegni regionali.
La formazione?
Continuando l’opera dei miei predecessori, darò spazio all’assistenza della persona con diabete attraverso corsi di formazione residenziali per personale medico e infermieristico, e lavorerò per potenziare i percorsi assistenziali ospedale territorio già operativi.
Come coniugare la formazione con le nuove tecnologie?
Ritengo utile sviluppare la conoscenza e la gestione delle nuove tecnologie, cercando e trovando anche nuove strategie educative al passo con l’evoluzione tecnologica. Rimanendo nella cornice dell’educazione terapeutica strutturata.
Quale valore avrà il diabetologo?
Cercherò di dare il massimo valore possibile al diabetologo come coordinatore del suo team e del team multidisciplinare ospedaliero: sia per migliorare il nostro operato, sia per garantire alle persone con diabete risposte sempre più adeguate. D’altra oparte ritengo sia importantissimo rafforzare la nostra specialità professionale, in linea con quanto AMD nazionale già propone con la certificazione delle competenze.
In ricordo di Sergio Tondini
Sergio Tondini, classe ’58, è scomparso prematuramente il 28 Febbraio, dopo un breve periodo di malattia insorta improvvisamente e della cui gravità tutti i suoi colleghi sono stati consapevoli, ma che non gli ha lasciato scampo: il suo cuore ha ceduto e la famiglia ha dato il consenso all’espianto degli organi: Sergio era un donatore.
Lascia la moglie Cristina, medico nel reparto di chirurgia dell’Ospedale di Grosseto e le figlie Albachiara e Aurora.
Laureato all’Università di Siena e specializzato all’università “La Sapienza” in Endocrinologia e Malattie del Ricambio a indirizzo diabetologico, era tornato nel suo paese di origine, Castel del Piano, entrando subito a lavorare come dirigente medico nel reparto di medicina.
Considerato un pilastro dello staff medico del piccolo ospedale, si era guadagnato la stima e l’affetto della popolazione: chiunque si rivolgesse a lui trovava ampia disponibilità e modi gentili, carattere sobrio e misurato, riservato ma pronto con una battuta incoraggiante al momento opportuno.
Nei confronti dei colleghi rispetto e professionalità, condivisione e anche momenti di goliardia per chi lo frequentava al di fuori delle mura ospedaliere.
Faceva parte del consiglio della Filarmonica Rossini di Castel del Piano, e anche la scuola di musica e il corpo bandistico perdono un amico e una persona di valore sia dal punto di vista umano che professionale.
Anche in campo scientifico si è dedicato allo studio di tematiche particolari e delicate, aprendo, con la sua cultura e gli aggiornamenti che competono ai veri professionisti, spazi di ampio respiro.
Per AMD ha collaborato alla stesura di un percorso assistenziale riguardante “Il paziente diabetico da sottoporre ad intervento chirurgico”, e successivamente è stato componente del gruppo nazionale a progetto “L’anziano diabetico”.
E’ stato consigliere regionale AMD Toscana, e, ancora, componente del gruppo di lavoro per la formazione del percorso del “Paziente diabetico in pronto soccorso”.
Relatore in molti convegni nazionali, ha pubblicato sia su riviste nazionali che internazionali.
Molto ha fatto per AMD, coinvolgendo peraltro anche altre figure professionali, quali il farmacista e l’infermiere, nella condivisione di percorsi che rendono ancor più gratificante e qualificante l’operato di un medico.
CIAO SERGIO!!!
AMD Toscana
Alberto di Carlo – La sfida al diabete: educare per prevenire
Alberto di Carlo dal 2009 è responsabile della Struttura Semplice di Diabetologia e malattie metaboliche di Lucca, integrata nella Rete clinica diabetologica dell’Azienda USL Toscana Nord Ovest. Dal maggio 2017 ricopre la carica di presidente della Sezione regionale Toscana di AMD.
Presidente, qual è la situazione?
“La sfida al diabete: educare per prevenire” è stato il titolo del congresso della diabetologia toscana che si è tenuto a Lucca il 2 dicembre scorso. Il perché di questo titolo lo si comprende leggendo i seguenti numeri, impressionanti: attualmente nel mondo vi sono 415 milioni di persone adulte affette da diabete, nel 2040 si stima diventeranno 642 milioni (10,4% prevalenza). In Europa, sono circa 60 milioni, nel 2040 la stima è di 71 milioni (prevalenza 10,7%). Sono 3,27 milioni (5,4% della popolazione) le persone che in Italia hanno dichiarato di avere il diabete, che ha causato direttamente o come comorbilità circa 75 mila decessi nel 2015. In Toscana 172.622 persone (4,6% della popolazione) si dichiarano diabetici. L’8% del budget sanitario italiano è investito nel diabete e più del 50% dei costi è dovuto alle ospedalizzazioni relative al trattamento delle complicanze croniche. La presenza di diabete è responsabile di un eccesso di 12.000 ricoveri ogni 100.000 persone nel corso di un anno. Inoltre, più di 50 milioni di euro ogni anno vengono spesi in Italia per ricoveri causati da una grave ipoglicemia.
Quali ritiene essere l’obiettivo del suo mandato biennale?
Sia le complicanze sia le ospedalizzazioni potrebbero essere prevenute o comunque ridotte attraverso un approccio terapeutico più efficace e una diagnosi precoce. Tuttavia, lo sviluppo di queste due importanti azioni deve essere sostenuto dall’attività di educazione rivolta al diabetico e ai suoi familiari. Questo è l’obiettivo: l’implementazione dell’attività di educazione alla persona affetta da diabete al fine di prevenire o ritardare le complicanze acute e croniche.
Come?
Innanzitutto, è necessario avere una mappatura delle diverse attività educative svolte dai team diabetologici toscani e dal territorio a opera dei medici di medicina generale e degli infermieri. Successivamente, sarebbe auspicabile sviluppare modelli educativi utilizzati da tutti, tenuto conto delle realtà locali. A tal proposito, è in fase di sviluppo un evento regionale che coinvolgerà tutte le figure professionali (diabetologi, podologi, infermieri, territorio) che lavorano nella prevenzione e cura del piede diabetico, dove la parte educativa è fondamentale nel combattere questa temibile complicanza.
Sul fronte istituzionale, quali gli impegni da portare avanti?
La Regione Toscana è storicamente sensibile alla patologia diabetica: sono la prova le numerose delibere, tra cui cito quella su “Indicazioni per l’automonitoraggio glicemico per le persone con diabete e l’utilizzo dei dispositivi per il monitoraggio in continuo del glucosio, dei sistemi di infusione continua dell’insulina e sistemi integrati”. AMD Toscana, insieme alle altre società del panorama diabete, è stata, è e sarà pronta a dare il proprio fattivo contributo.
Su che cosa può contare l’AMD Toscana?
Credo che la nostra forza sia la multiprofessionalità e multidisciplinarietà, cioè la particolare attenzione a percorsi diagnostico-terapeutici costruiti e condivisi con tutti i professionisti della sanità, coinvolti a vario titolo nella gestione del diabete.
Un augurio per il suo mandato biennale?
Mi auguro che AMD Toscana mantenga sempre vivi l’entusiasmo, l’abnegazione, la professionalità che l’hanno sempre contraddistinta e che continui a sostenere la centralità della persona affetta da diabete mellito.
Graziano Di Cianni – Disegnare in una nuova cornice
L’obiettivo del Direttivo per il biennio 2015-2017 è chiaro: “Dobbiamo inserirci bene nel sistema di cui la riforma ha tracciato solo la cornice e nemmeno i contorni”, come afferma il presidente Graziano Di Cianni. Una riforma condotta nella direzione giusta, ricca di opportunità ma piena di incognite e di potenziali pericoli per la diabetologia.
Per il Direttivo della Sezione regionale toscana di AMD, insediatosi a maggio 2015, la sfida è chiara: governare il cambiamento imposto dalla riforma dell’assistenza regionale che riduce le Asl da 15 a 3 e le affianca alle tre Aziende ospedaliere universitarie di Pisa, Siena e Firenze.
“Non possiamo certo definire questa riforma un attacco alla Diabetologia”, esordisce Graziano Di Cianni, responsabile della UOC di Diabetologia e Malattie metaboliche della ex Asl 6 di Livorno, ora parte della Azienda della Toscana nord-occidentale. “Anzi, per molti versi la riforma è coerente con un assunto condiviso in AMD: la Diabetologia si ‘fa’ sul territorio. In Toscana sono rimaste 4 UOC e molte SSD, si fanno dei concorsi per ruoli apicali. Ci sono state delle difficoltà, ma tutto sommato non si può parlare di un attacco alla diabetologia come avviene in altre Regioni. I rischi però esistono”, ammonisce Di Cianni, “perché la riforma disegna una cornice, ma non traccia né i contorni dei percorsi assistenziali che bisognerebbe seguire, né una procedura e dei principi per progettarli. Si parla di dipartimenti aziendali e interaziendali ma concretamente, per fare un esempio, chi seguirà il paziente complesso? Non si capisce. Con la riforma, la diabetologia entra interamente nel dipartimento delle specialità territoriali. Dovremo riprogettare quei percorsi di collaborazione con gli oculisti, i nefrologi, i cardiologi e via dicendo, che avevamo già impostato. Noi di AMD siamo in grado di farlo, abbiamo una cultura della collaborazione e della progettazione di servizi multi-disciplinari, anzi è un po’ la ‘specialità della casa’. Potremo rivendicare e mettere in atto questa cultura o subiremo delle invasioni di campo come è avvenuto in altre regioni? Spero di no ma non posso escluderlo”.
In un dipartimento con centinaia di professionisti sarà importante ma difficile mantenere l’identità della diabetologia come specialistica interdisciplinare. Non aiuta l’autonomia data alle tre aziende ospedaliere universitarie (nel progetto iniziale anche queste dovevano entrare nelle ‘grandi ASL’) che rende per qualche verso più difficile la creazione di percorsi interaziendali.
Nel rapporto con i medici di medicina generale, dopo qualche difficoltà, la collaborazione continua. Sulla carta la riforma della medicina primaria è perfetta ma è ben lungi dall’essere completa. Le ‘Case della salute’ sono sporadiche: a Livorno su 150 MMG solo 30 sono inquadrati in strutture di nuovo tipo e quasi tutti continuano fisicamente a lavorare nel loro studio. “La medicina di iniziativa è una realtà nei fatti ancora sporadica, il chronical care anche”, elenca Di Cianni che riconosce tuttavia alla Regione di avere identificato i problemi ed elaborato delle soluzioni appropriate. “Per esempio la Regione non solo ha recepito il Piano Nazionale Diabete ma ha anche stanziato quasi mezzo milione di euro per progetti tesi a creare una rete diabetologica regionale”.
“Insomma, occorrerà muoversi con attenzione perché il diavolo sta nei dettagli. E occorrerà anche dare ‘carne e ossa’ alla Diabetologia, assistendo i giovani endocrinologi interessati a ‘fare diabetologia’ con borse di studio e incarichi e promuovendo il rinnovo anche anagrafico della specialistica. “Sono anni che non si fanno concorsi per l’assunzione di diabetologi!” lamenta Graziano Di Cianni.
In questo biennio di messa a punto del sistema, AMD sa di potersi muovere di concerto con OSDI, ADI, SIMG e ovviamente con la federazione delle associazioni fra persone con diabete. L’autonomia concessa alle tre aziende universitarie potrebbe sottolineare le differenze di cultura fra una parte di SID e AMD ma si riuscirà sicuramente, confida Di Cianni, a mantenere una unità di intenti e di rappresentanza sfuggendo a derive che sono ormai un ricordo.
Presidenza, Consiglio, Referenti
Presidente
Giovanna Gregori
UOS Diabetologia, Osp. Massa Carrara,
Azienda USL Toscana Nord Ovest
Email: giovanna.gregori@uslnordovest.toscana.it
Vice presidente
Cristina Lencioni
UOS Diabetologia e malattie metaboliche Lucca,
ASL Toscana Nord Ovest
Segretario
Margherita Occhipinti
UOS Diabetologia, Osp. Versilia,
Azienda USL Toscana Nord Ovest
Email: margherita.occhipinti@uslnordovest.toscana.it
Consiglieri
Monica Lorenzetti
UOS di Diabetologia e malattie del metabolismo, Nuovo Osp. di Prato-Santo Stefano,
USL Toscana centro
Valentina Piccini
SOS Diabetologia San Giuseppe-Empoli,
USL Toscana centro
Ivana Ragusa
UOC Diabetologia, Osp. San Donato Arezzo,
USL Toscana Sud Est
Elisabetta Salutini
SOS Diabetologia, Osp. San Jacopo-Pistoia,
USL Toscana Centro
Giuseppe Viccica
Specialistica Ambulatoriale Diabetologia,
USL Toscana Nord Ovest
Referente sito
Margherita Occhipinti
UOS Diabetologia, Osp. Versilia,
Azienda USL Toscana Nord Ovest
Email: margherita.occhipinti@uslnordovest.toscana.it
Presidenza, Consiglio, Referenti
Presidente
Paola Orsini
UOC Diabetologia Livorno
Azienda USL Toscana Nord Ovest
Email: paolaorsini31@gmail.com
Vice presidente
Giovanna Gregori
UOS Diabetologia Osp. Massa Carrara, Azienda USL Toscana Nord Ovest
Email: giovanna.gregori@uslnordovest.toscana.it
Segretario
Margherita Occhipinti
UOS Diabetologia Osp. Versilia, Azienda USL Toscana Nord Ovest
Email: margherita.occhipinti@uslnordovest.toscana.it
Consiglieri
Sabrina Cosimi
UOS Diabetologia Osp. Versilia, Azienda USL Toscana Nord Ovest
Email: sabricosi1@gmail.com
Monica Lorenzetti
SOS Diabetologia Osp. Prato, Azienda USL Toscana Centro
Email: monica.lorenzetti@uslcentro.toscana.it
Francesco Manetti
UOS Diabetologia e malattie metaboliche Osp. Santa Maria Annunziata Firenze, USL Toscana Centro
Email: francesco.manetti@uslcentrotoscana.it
Elisabetta Salutini
SOS Diabetologia Osp. Pistoia, Azienda USL Toscana Centro
Email: elisabetta.salutini@uslcentro.toscana.it
Alessia Scatena
UOC Diabetologia Osp. San Donato Arezzo, Az. Toscana USL Sud est
Email: a.scatena@hotmail.it
Referente sito
Margherita Occhipinti
UOS Diabetologia Osp. Versilia, Azienda USL Toscana Nord Ovest
Email: margherita.occhipinti@uslnordovest.toscana.it
Presidenza, Consiglio, Referenti
Presidente
Alberto di Carlo
UOS Diabetologia e malattie metaboliche Lucca
Azienda USL Toscana Nord Ovest
Email: alberto.dicarlo@uslnordovest.toscana.it
Vice presidente
Paola Orsini
UOC Diabetologia Livorno
Azienda USL Toscana Nord Ovest
Email: paolaorsini31@gamil.com
Segretario
Cristina Lencioni
UOS Diabetologia e malattie metaboliche Lucca, Azienda USL Toscana Nord Ovest
Email: cristina.lencioni@uslnordovest.toscana.it
Consiglieri
Alice Cadirni
UOS Diabetologia Prato, Azienda USL Toscana Centro
Email: alicecadirni@yahoo.it
Sabrina Cosimi
UOS Diabetologia Osp. Versilia, Azienda USL Toscana Nord Ovest
Email: sabricosi1@gmail.com
Maria Laura De Feo
Direttore UOS Diabetologia S. Giusepppe, Empoli, Azienda USL Toscana Centro
Email: marialaura.defeo@usl11.toscana.it
Francesco Manetti
UOS Diabetologia e malattie metaboliche Osp. Santa Maria Annunziata Firenze, USL Toscana Centro
Email: francesco.manetti@uslcentrotoscana.it
Alessia Scatena
UOC Diabetologia Osp. San Donato Arezzo, Az. Toscana USL Sud est
Email: a.scatena@hotmail.it
Referente sito
Alice Cadirini
Email: alicecadirni@yahoo.it
Presidenza, Consiglio, Referenti
Presidente
Graziano Di Cianni
UOC Diabetologia e Malattie Metaboliche
Presidio Ospedaliero
ASL 6 – LIVORNO
Tel. 0586/223367 – 223664 Fax: 0586/223380
Email: g.dicianni@usl6.toscana.it
Vice presidente
Alberto Di Carlo – Lucca
Email: a.dicarlo@uslnordovest.toscana.it
Segretario
Daniela Cannistraro – Cecina
Email: dott.d.cannistraro@tiscali.it
Consiglieri
Alice Cadirni – Prato
Email: alicecadirni@yahoo.it
Maria Laura De Feo – Empoli
Email: marialaura.defeo@usl11.toscana.it
Anna Leopardi – Firenze
Email: anna.leopardi@asf.toscana.it
Andrea Marcocci – Montepulciano
Email: andreamarcocci@virgilio.it
Laura Sambuco – Grosseto
Email: l.sambuco@usl9.toscana.it
Referente sito
Alice Cadirini
Email: alicecadirni@yahoo.it