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Archivio Campania


STEFANO MASI
Presidente 2021-2023
ASL Salerno DS n. 60 di Nocera Inferiore, DS n. 62 di Sarno
e ASL Napoli3 Sud DS n. 52 di Palma Campania,
CAD di Ottaviano
Cell. 335.7524643
Email: masi.stefano@virgilio.it


STEFANO DE RIU
Presidente 2019-2021
ASL NA1 Centro DS 33 – Napoli
Email: essederiu@libero.it


GEREMIA ROMANO
Presidente 2017-2019
ASL Napoli 2 Nord –
Acerra (NA)
Email: geremia.romano@fastwebnet.it


ERNESTO ROSSI
Presidente 2015-2017
Endocrinologia
ASL Benevento
Email: rossiernesto@libero.it

 

Contatti: info@infomedica.com

In ricordo di Mariano Agrusta


Stefano Masi – Il diabetologo? Il case manager del percorso di cura del paziente diabetico

Nuovo presidente della sezione AMD Campania, Stefano Masi, è specialista territoriale presso l’ASL Salerno DS n. 60 di Nocera Inferiore e DS n. 62 di Sarno-Pagani e presso l’ASL Napoli3Sud DS n. 52 di Palma Campania, CAD di Ottaviano. Ha sempre partecipato alle attività societarie ricoprendo ruoli in diversi gruppi di studio nazionali. Attualmente è componente del gruppo di studio Diabete nell’anziano e componente del Forum del Corriere della Sera.


Presidente Masi, lei parla spesso di diabetologo case manager. Che cosa intende?
Che il diabetologo del terzo millennio deve essere considerato il coordinatore del processo di cura – il case manager appunto — al cui centro vi è sempre la persona con diabete, con la quale stipula un vero e proprio contratto di alleanza terapeutica.

Una figura e un ruolo ben definiti?
Deve essere innovatore e innovativo attraverso l’acquisizione di competenze specifiche – il core curriculum diabetologico –, di appropriatezza clinica e prescrittiva, tecnologiche e digitali e, soprattutto, di management sanitario e governance clinica, allo scopo di coordinare tutti gli specialisti che intervengono nel processo di cura: la persona con diabete necessita di un adeguato counseling multidisciplinare per ottimizzare lo stile di vita e l’aspetto psicologico dell’accettazione della malattia e della gestione di tutti i fattori di rischio ad essa correlati.

Non è proprio semplice…
La sfida impegnativa di questo millennio è cercare di ridurre al minimo le complicanze micro- e macrovascolari del diabete, grazie anche alla disponibilità di nuove classi di farmaci, che migliorano gli outcome cardiovascolari. La mission della moderna diabetologia, non è pertanto il treat to target ma il treat to benefit, è curare la persona a trecentosessanta gradi, avvalendosi di un team che si occupi del rischio cardiovascolare globale.

Come arrivarci?
Al centro di tale processo di cura le competenze comunicazionali ed educazionali che il diabetologo coordinatore deve possedere legittimano l’efficacia della relazione terapeutica. All’interno della quale la persona con diabete acquisisce sempre maggior consapevolezza e responsabilità, contribuendo a migliorare il percorso di cura che, così condiviso in un’ottica bidirezionale e attraverso un’ottimale compliance e aderenza, consentirà il raggiungimento degli obiettivi terapeutici condivisi.

Dunque, un biennio di gran lavoro…
Sì. Proprio per questo come Direttivo regionale vogliamo inoltre rafforzare il dialogo con le istituzioni centrali e periferiche, già avviato dai precedenti direttivi, in un rapporto continuo e autorevole, mettendo a disposizione le nostre competenze e portando il nostro contributo sui tavoli tecnici istituzionali. Per migliorare il nostro stesso operato, ma anche per rendere efficiente e sostenibile l’assistenza diabetologica, così da garantire alle persone con diabete risposte sempre più adeguate ai fabbisogni espressi.

Come collaborare con le associazioni dei pazienti?
In questo percorso biennale sarà fondamentale, come sempre, la collaborazione attiva con le associazioni dei pazienti. Che rappresentano, in una condivisione di intenti, iniziative e percorsi, un valido supporto alle nostre attività.

E con le altre società scientifiche?
Con loro cercheremo un coinvolgimento sempre più attivo di tutti i protagonisti del processo di cura del diabete, che consentirà alla diabetologia campana di produrre un’offerta formativa sempre più competente.

Il suo sogno nel cassetto?
Riunire tutte le diverse anime dell’AMD Campania in una sola grande realtà regionale, che possa rappresentare un modello da imitare e avere il suo “peso politico” anche a livello nazionale.

Come?
Grazie alla forza dei suoi soci. Sono loro e la loro attiva partecipazione che ne consentirà la possibile realizzazione.

Un messaggio finale?
Tutti i nostri obiettivi necessitano di collaborazione, condivisione, sostegno, suggerimenti e idee da parte di tutti i soci, giovani e meno giovani: che, mi auguro, partecipino numerosi con personali e preziosi contributi a tutte le attività che saranno poste in essere nel prossimo biennio. Ad maiora!


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Stefano De Riu: rimettere il diabetologo al centro

Stefano De Riu, nuovo Presidente AMD Campania, lavora a Napoli come specialista territoriale. Progettista della Scuola Formatori AMD ha sempre partecipato alle attività societarie collaborando in diversi gruppi di studio nazionali. È stato co-editor della rivista JAMD per diversi anni fino al 2017, curando in particolare gli aspetti metodologici della ricerca clinica. È docente esterno della Scuola Educatori AMD nel 2018. Ecco la sua lettera programmatica di intenti.


Negli ultimi AMD è stata capofila nella costruzione di un modello di assistenza che metteva la persona con diabete al centro del percorso di cura con il preciso intento di sviluppare le sue competenze e renderla autonoma nelle scelte di salute. Questa visione paziente-centrica è stata adottata, condivisa e diffusa; un percorso virtuoso nella consapevolezza che tale approccio sia il più appropriato per il singolo individuo piuttosto che per classe di pazienti. La cura del diabete è diventata, pertanto, esempio e modello della terapia definita “sartoriale”. Intorno al paziente ritroviamo, infatti, tutti i professionisti sanitari in un processo di cura governato dal diabetologo, con le sue competenze cliniche educative e manageriali.

Riteniamo come CDR che sia tuttavia arrivato il momento di riportare anche il diabetologo al centro del processo, a fianco del paziente; posizione che da una parte legittima la forza terapeutica della relazione efficace, e dall’altra, rimette la persona diabetologo in un’ottica della cura del sé, della propria crescita professionale e della qualità delle prestazioni rese. Rafforzare, quindi, la nostra specificità, le nostre peculiarità professionali In linea con quanto AMD nazionale propone con la certificazione delle competenze da una parte e con “diab-int” dall’altra.

Riteniamo, inoltre, prioritario costruire un dialogo continuo e autorevole con le istituzioni e portare il nostro contributo nei tavoli tecnici attinenti, sia per migliorare il nostro operato, sia per garantire alle persone con diabete risposte sempre più adeguate.

Centrale in tale percorso diventa, sicuramente, la rete tra le associazioni pazienti, individuata come valido strumento di dialogo a supporto del nostro lavoro, ma anche la condivisione con le altre società scientifiche. Siamo convinti, infatti, che il debito di salute non possa essere risolto soltanto aumentando l’offerta culturale ma, soprattutto, migliorando i percorsi di cura e le interazioni tra tutti gli attori coinvolti.

Quindi, non volendo in alcun modo tradire la propria mission formativa, AMD Campania lavorerà anche per potenziare i percorsi assistenziali già operativi e per verificare la possibilità di alternative di cura in linea con il nostro contesto regionale. Collaboreremo attivamente con tutti i Consigli direttivi delle altre regioni perché solo dalla condivisione delle idee può esserci crescita. E, infine, il grande sogno, che alcune regioni hanno già realizzato: la rete endocrino-metabolica.

Tutti gli obiettivi da perseguire hanno bisogno del sostegno, dei consigli, e delle idee di tutti i soci campani, che ci auguriamo numerosi partecipino alle attività societarie.

Stefano De Riu


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Geremia Romano – La prevenzione “al centro” e condivisa con le istituzioni

Geremia Romano, specialista diabetologo territoriale presso la Struttura Diabetologica Territoriale di Acerra dell’ASL Napoli 2 Nord, componente della Commissione regionale per la diabetologia e del gruppo di lavoro per la rimodulazione delle modalità di concessione dei presidi diagnostici e terapeutici ai pazienti diabetici, dal giugno 2017 è il presidente della sezione regionale Campania dell’AMD.


Presidente, qual è il quadro della situazione?
E’ presto dipinto: l’obesità colpisce quasi mezzo miliardo di persone nel mondo e rappresenta uno dei principali fattori di rischio per le cosiddette “malattie croniche non trasmissibili – diabete mellito, malattie cardiovascolari, malattie respiratorie, alcuni tumori, artrosi e osteoporosi –, responsabili dell’80% circa della mortalità precoce nel mondo. Ricordo che la prevalenza di diabete conosciuto in Italia, secondo i dati dell’osservatorio ARNO, è del 6,2% e varia da regione a regione. A questa percentuale, già di per sé importante, va aggiunto un altro 2% di persone con diabete non ancora diagnosticato o diagnosticato troppo tardi per poter evitare le invalidanti e costose complicanze croniche ad esso associate.

Secondo il rapporto Osserva Salute, negli ultimi vent’anni la mortalità per diabete e malattie cardiovascolari si è notevolmente ridotta su tutto il territorio nazionale, ma con un notevole divario nord-sud…
Purtroppo la Campania detiene il triste primato della più alta mortalità per malattie cardiovascolari e diabete nelle donne, mentre negli uomini è seconda solo alla Sicilia. Buona parte di tali sfavorevoli risultati sono spiegati dall’alta prevalenza di sovrappeso e obesità: gli studi di sorveglianza, Okkio e PASSI, hanno chiaramente dimostrato che un cittadino campano su due è affetto da sovrappeso o franca obesità indipendentemente dall’età.

Che cosa fare?
Per ridurre la mortalità e migliorare la salute delle persone con diabete è indispensabile migliorare il rispetto delle linee-guida diagnostico-terapeutiche, migliorare l’organizzazione delle cure territoriali ma soprattutto implementare campagne di prevenzione mirate alla promozione di stili di vita salutari attraverso azioni complessive. Azioni che intervengano sui fattori sociali, economici e ambientali.

Come?
A mio avviso sono auspicabile interventi il più possibile trasversali e intersettoriali. Con il coinvolgimento di molti altri soggetti istituzionali e della società civile: ministeri, comuni, regione, università, scuola fin dall’infanzia, associazioni professionali e di categoria, associazioni di consumatori, produttori di alimenti, pubblicitari, mass media, mondo dello sport…Così come peraltro da tempo raccomandato dall’Unione Europea e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

In concreto, per la Campania?
In Campania si punta all’ambizioso e meritevole obiettivo di una strategia globale. In cui i decisori istituzionali e gli operatori di sanità pubblica si facciano promotori di un’azione di advocacy in favore della salute in tutti i settori della società civile. Per la prevenzione del sovrappeso, dell’obesità e delle malattie metaboliche.

Quali dovrebbero essere gli obiettivi delle politiche intersettoriali per la prevenzione dell’obesità?
Anzitutto creare le condizioni per favorire scelte per una sana alimentazione e poi orientare le politiche a uno sviluppo dell’ambiente urbano che incoraggi l’attività fisica.

Nel prossimo biennio AMD Campania su che cosa punterà
Anzitutto su quanto appena elencato, proseguendo la politica già avviata e attuata dai mandati presidenziali precedenti. È mia intenzione mettere la prevenzione “al centro” e condividerla con le istituzioni.

Con quali azioni?
Primo: la continuazione del progetto AMD incontra la scuola: conoscere ed agire per prevenire le malattie metaboliche, elaborato e portato avanti nel corso dell’anno scolastico 2015-16. In questo anno scolastico promuoveremo non solo l’alfabetizzazione sanitaria, finalizzata a diffondere e promuovere la cultura degli stili di vita salutari in età scolare, ma indirizzandola anche ai docenti e alle famiglie.

Poi?
Secondo: la condivisione con i medici di medicina generale nella progettazione di percorsi informativi-formativi rivolti ai cittadini per la promozione del benessere e la cura della salute attraverso stili di vita corretti – sana alimentazione e adeguata attività fisica. Curando anche gli aspetti psicologici. Al fine di determinare maggiore consapevolezza e adesione a sani stili di vita da parte della popolazione tutta. In definitiva, utilizzare un approccio intersettoriale, trasversale, per promuovere scelte sane, attraenti e convenienti.

Nel suo messaggio di insediamento lei ha parlato anche di rapporto con le istituzioni…
E qui siamo al terzo punto: in condivisione con Regione e comuni, intendiamo incoraggiare sani stili di vita nelle città attraverso la progettazione urbana. Ovvero promuovendo la nascita e lo sviluppo della health city, cioè sviluppare opportunità per svolgere attività fisica nelle infrastrutture architettoniche e urbanistiche delle città, come per esempio lo sviluppo di percorsi ciclabili e la progettazione di aree all’aperto dove svolgere esercizio fisico e attività motoria. Utilizzare l’ambiente di lavoro come un’opportunità per promuovere programmi workplaces health promotion allo scopo di implementare l’attuazione di percorsi di tutela della salute dei lavoratori. A partire dall’adozione nelle mense aziendali di menù ispirati alla dieta mediterranea, passando dalla vendita di snack e bevande salutari tramite i distributori automatici, per finire all’organizzazione di spazi idonei allo svolgimento di attività fisica.

Presidente, un messaggio da portare a casa?
Mi ripeto: in un’epoca nella quale la disponibilità di nuovi farmaci, sia orali sia iniettivi, efficaci, sicuri e che offrono anche importanti azioni complementari di calo ponderale e del rischio cardiovascolare, il mio augurio, condiviso con il Direttivo e con tutti i soci campani, è quello di valorizzare sempre più e meglio e concretamente il concetto di prevenzione. La quale, con le modificazioni dello stile di vita, rimane sempre lo strumento più efficace e sicuro per fronteggiare in maniera vincente l’obesità, il diabete e le malattie ad esse correlate.


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Ernesto Rossi – Team al centro

Il ruolo del team diabetologico nel processo di cura è al centro del programma del Direttivo AMD Campania per il biennio 2015-2017 insieme a incontri con le scuole e alla preparazione per il XXI Congresso Nazionale che si terrà a Napoli. Ne parla il Presidente Ernesto Rossi.

Il ruolo del team diabetologico nel processo di cura è al centro del programma del Direttivo AMD Campania per il biennio 2015-2017. “La strategia non è diversa da quella suggerita a livello nazionale vale a dire la messa in rete delle risorse sul territorio: pubbliche e private, ospedaliere e ambulatoriali, di medicina generale e specialistica”, spiega Ernesto Rossi, diabetologo presso il Servizio di Diabetologia della ASL di Montesarchio-Sant’Agata dei Goti e presso il Servizio di Cerreto Sannita (BN) e da giugno 2015 presidente della Sezione Regionale Campania di AMD.

Il lavoro del team diabetologico prevede figure che devono costantemente interfacciarsi seppur con ruoli diversi, come i giocatori negli sport di squadra: ognuno con un compito specifico, ma tutti con un unico fine”, spiega Rossi. Una specificità della Diabetologia che non è stata interamente compresa dagli amministratori nelle sue potenzialità anche in termini di razionalizzazione dei costi.

Per il biennio 2015-17 il Consiglio Direttivo AMD Campania, consapevole delle criticità e difficoltà territoriali, intende promuovere corsi di formazione indirizzati al team: diabetologi, medici di medicina generale, ginecologi, podologi, operatori di scienze motorie, dietisti, nutrizionisti, psicologi e non da ultimi tutti gli specialisti dediti alla cura delle complicanze del diabete.

La Campania ha il record italiano poco invidiabile dell’obesità in età giovanile e adulta il che fa presagire a breve e medio termine una prevalenza ancora superiore del diabete”, si rammarica Rossi, “questi corsi potenziano le nostre possibilità di affrontare sul territorio gli aspetti politico-istituzionali della lotta all’obesità e ai rischi della sedentarietà al fine di individuare quali siano le strategie necessarie da implementare a livello locale nelle scuole, nei luoghi di ritrovo e ovunque sia possibile coltivare la cultura del benessere e della prevenzione, lavorando sulle fasce d’età più giovani attraverso l’educazione e l’appropriatezza delle scelte”.

La AMD Campana ha già identificato nella scuola un luogo di azione e ha dedicato notevoli risorse per coinvolgere le scuole nel corso di un ‘tour’ di incontri in occasione della scorsa Giornata Mondiale del Diabete. L’esperienza costituisce la base del progetto AMD incontra la Scuola.

A livello istituzionale l’obiettivo del Direttivo AMD campano è “dare valore alla specificità e alle competenze professionali di ognuno, salvaguardando le diversità legate ai diversi territori, nel riconoscimento e nella valorizzazione istituzionale dell’educazione terapeutica e della prevenzione, nell’obiettivo di garantire accesso omogeneo alle prestazioni ed alle cure a tutte le persone con diabete in Campania. Tanto è stato fatto dai precedenti direttivi, ma ancora tante sono le cose per cui lottare, continuando a perseguire gli obiettivi del Piano Nazionale del Diabete”, asserisce Rossi, che ha presieduto il gruppo Intersocietario AMD SID Diabete e Attività Fisica.

Coinvolgere tutti i soci AMD campani, ormai quasi 300 e in modo particolare i giovani, costituisce anch’esso uno degli obiettivi di questa presidenza, motivandoli a collaborare e non solo a partecipare agli eventi e alla vita dell’Associazione; proseguire l’ottimo lavoro iniziato dai precedenti direttivi, mediante la suddivisone dei soci in Gruppi di lavoro con obiettivi ben specifici”, continua Rossi che intende inoltre coltivare i rapporti, già ottimi, con la sezione regionale campana della SID e dell’OSDI e con “il ricco e attivo tessuto delle Associazioni di persone con diabete per costruire insieme un futuro condiviso”, ricorda.

Il lavoro di questo Direttivo terminerà ‘alla grande’ nel maggio 2017 ospitando a Napoli il XXI Congresso Nazionale AMD: “Sarà un orgoglio per la nostra regione. La scuola diabetologica napoletana vanta una antica e consolidata tradizione nell’ambito della ricerca scientifica e una organizzazione dell’assistenza diabetologica sul territorio campano ben radicata, diffusa e strutturata che passa attraverso l’impegno di un numero elevato di specialisti in gran parte iscritti all’AMD”, conclude Ernesto Rossi.


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Presidenza, Consiglio, Referenti

Presidente

Stefano Masi
ASL Salerno DS n. 60 di Nocera Inferiore, DS n. 62 di Sarno
e ASL Napoli3 Sud DS n. 52 di Palma Campania, CAD di Ottaviano
Cell. 335.7524643
Email: masi.stefano@virgilio.it

Presidente eletto

Vincenzo Guardasole
Dirigente medico, Medicina interna ad indirizzo metabolico e riabilitativo,
AOU Federico II, Napoli

Consiglieri

Sara Colarusso
Specialista ambulatoriale Endocrinologia, ASL BN, Benevento
Email: sara.colarusso@libero.it

Marisa Conte
Special ambulatoriale ASL NA2 NORD DS 38, Napoli
Email: marisa-conte@libero.it

Angelo Foglia
Diabetologo ASL NA1 centro DS31
PO dei Pellegrini

Emanuela Lapice
Medico diabetologo
Specialista ambulatoriale
ASL NA3 SUD e ASL SA

Annamelia Turco
Specialista ambulatorialeASL NA2  e ASL NA
Email: annaamelia1979@gmail.com

Segretaria

Emilia Iervolino
Diabetologa ASL Napoli 3 Sud DS 57,
Torre del Greco (NA)

Referente
pagina web

Sara Colarusso
Specialista ambulatoriale Endocrinologia ASL BN – Benevento
Email: sara.colarusso@libero.it

Presidenza, Consiglio, Referenti

Presidente

Stefano De Riu
ASL NA1 Centro DS 33 – Napoli
Email: essederiu@libero.it

Presidente eletto

Stefano Masi
ASL; specialista ambulatoriale ASL Salerno DS n. 60 di Nocera Inferiore e DS n. 62 di Sarno ed ASL Napoli3 Sud DS n. 52 di Palma Campania, CAD di Ottaviano
Cell. 335.7524643
Email: masi.stefano@virgilio.it

Consiglieri

Antonio Bova
Resp. poliambulatorio “C. Battisti”, resp. ambulatorio Diabetologia ASL Napoli 1 Centro DS 31 – Napoli
Email: antoniobova01@gmail.com

Sara Colarusso
Specialista ambulatoriale Endocrinologia ASL BN – Benevento
Email: sara.colarusso@libero.it

Maria Rosaria Improta
Centro AID – Torre Annunziata (NA)
Email: improtasaria@libero.it

Ada Maffettone
Unità Metabolica, UOC Medicina a Indirizzo Cardiovascolare e Dismetabolico, AORN Ospedali dei Colli – Napoli
Email: ada.maffettone@ospedalideicolli.it

Annamelia Turco
Specialista ambulatoriale ASL SA – Salerno
Email: annaamelia1979@gmail.com

Segretaria

Marisa Conte
Special ambulatoriale ASL NA1 Centro DS 28; ASL NA2 Nord DS 41  – Napoli
Email: marisa-conte@libero.it

Referente sito

Sara Colarusso
Specialista ambulatoriale Endocrinologia ASL BN – Benevento
Email: sara.colarusso@libero.it

Presidenza, Consiglio, Referenti

Presidente

Geremia Romano
ASL Napoli 2 Nord Pozzuoli
Email: geremia.romano@fastwenet.it

Presidente eletto

Stefano De Riu
Spec. convenzionato ASL NA1 Centro DS33, ASL SA – Nocera inferiore
Email: essederiu@libero.it

Consiglieri

Antonio Bova
Resp. poliambulatorio “C. Battisti”, resp. ambulatorio Diabetologia ASL Napoli 1 Centro DS 31 – Napoli
Email: antoniobova01@gmail.com

Diego Carleo
Polo Diabetologico di Casoria – Asl Napoli 2 Nord – Napoli
Email: diego.carleo@libero.it

Maria Rosaria Improta
Centro AID – Torre Annunziata (NA)
Email: improtasaria@libero.it

Ada Maffettone
Unità Metabolica, UOC Medicina a Indirizzo Cardiovascolare e Dismetabolico, AORN Ospedali dei Colli, Napoli
Email: ada.maffettone@ospedalideicolli.it

Giuseppe Memoli
Centro Antidiabete “San Luca” – Ariano Irpino (AV)
Email: memolig@libero.it

Segretaria

Annamelia Turco
Centro antidiabetico SPES srl – Napoli
Email: annaamelia1979@gmail.com

Referente sito

Sara Colarusso
Diabetologa Centro AID Gammacord – Benevento
Email: sara.colarusso@libero.it