II Convegno Nazionale Centro Studi e Ricerche AMD
Lucca, 15 ottobre 2004 (Congresso Medico) – Domenico Cucinotta ha presentato lo stato dell’arte sull’ECM in Italia e le prossime, probabili tappe della formazione in sanità. Ripercorrendo la storia dell’Educazione Continua in Medicina nel nostro paese, ha ricordato come il DL 229/1999 abbia concretizzato ciò che già alcuni anni prima era stato previsto (DL 502/1992): la necessità di una formazione continua per il personale sanitario.
Nell’arco di pochi anni, l’Italia non solamente ha colmato le lacune in questo settore nei confronti della maggior parte delle nazioni occidentali, ma ha realizzato un sistema (per certi versi all’avanguardia) che ne ha strutturato l’organizzazione, facendone in qualche modo il “fiore all’occhiello della sanità italiana”.
La fase attuale, che prevede per ogni soggetto, a misura dell’impegno del tempo dedicato all’aggiornamento, l’ottenimento di 150 crediti nel periodo 2002-2006, presenta alcune difficoltà gestionali. L’enorme mole di eventi per i quali è stata richiesta la concessione di crediti (oltre 10.000, fino ad oggi) ha spinto il Ministero a prevedere delle variazioni al sistema: in futuro verrà data fiducia ad enti organizzatori in grado di soddisfare specifici requisiti per la gestione diretta dell’organizzazione degli eventi e l’attribuzione dei crediti.
Tale sistema, attualmente in fase preliminare, prevede la necessità di accreditare i provider, attività che sarà di competenza di quelle società scientifiche dotate di:
- rilevanza nazionale;
- rappresentatività di almeno il 30% dei professionisti attivi nell’area;
- atto costitutivo e statuto con specifiche caratteristiche.
Potranno essere provider enti pubblici (università, aziende sanitarie, istituti scientifici del SSN, del CNR, società scientifiche, fondazioni scientifiche), ma anche privati (case editrici scientifiche, agenzie o società private agenti nel settore).
L’accreditamento dei provider prevedrà, verosimilmente, delle verifiche periodiche e un monitoraggio da parte del Ministero della Salute (e forse delle Regioni).
Per queste ragioni, nell’ottobre 2003 si è costituito il CIDEM (Consorzio Intersocietario dell’Area Endocrino-Metabolica, nel quale hanno chiesto di essere rappresentate AMD, SID, SIE, SIAM e SIO); l’ente avrà l’intento di coordinare e concordare l’attività didattica, di aggiornamento e di formazione in campo endocrino-metabolico, e di realizzare una “camera di compensazione” intersocietaria per evitare inutili sovrapposizioni di eventi.
Altro possibile futuro sviluppo dell’ECM in Italia, insieme all’attivazione definitiva della FAD (la formazione a distanza), potrebbe essere la realizzazione di una “banca dati” dei crediti conseguiti: la conservazione degli attestati, quale prova di ottenimento dei crediti, è al momento a carico dell’interessato.
Commentando l’intervento di Cucinotta, Giacomo Vespasiani ha puntualizzato come AMD voglia fortemente diventare provider, al fine di assicurare la formazione ai propri soci, e in questa direzione la Scuola AMD rappresenta un progetto di avanguardia assoluta.