AMD e diabete tipo 1: come valorizzare il percorso di cura
Fra i profili assistenziali in ambito diabetologico, l’assistenza a favore delle persone con Diabete di Tipo 1 è quella che probabilmente maggiormente caratterizza la specificità e ne esalta le competenze.
In questa direzione sempre più frequentemente, nella pratica clinica quotidiana, il diabetologo ha la possibilità di applicare le tecnologie emergent. La letteratura ha la possibilità di applicare le tecnologie emergenti. La letteratura offer, ogni mese, un quantitative crescent di studi e segnalazioni che valutano l’accuratezza e l’utilità di queste nuovo opportunità diagnostiche terapeutiche
La corsa verso la realizzazione di quello che sembrava una pura chimera, il pancreas artificiale, ha subito una brusca accelerazione ed ormai possiamo dire che la corsa sta per portarci nel “rettilineo finale”. Al contempo, questa corsa delle tecnologie non ha disarmato gli investimenti e gli sforzi per giungere verso una soluzione biologica definitiva, la cui direzione appare oggi sempre più definita.
In questo scenario anche le soluzioni terapeutiche “non tecnologiche” hanno negli ultimi anni espresso impressionanti accelerazioni, nuove insuline con performance che fino a pochi anni fa parevano inimmaginabili, nuove alternative di monitoraggio glicemico che si affiancano all’autocontrollo glicemico “convenzionale” il cui impiego ancora non può essere abbandonato, terapie non insuliniche orali ed iniettive anche a favore del Diabete di Tipo 1 ed, infine, l’educazione terapeutica il cui significato mantiene un ruolo centrale nel percorso di cura a favore del Diabete di Tipo 1.
Infine, proprio perché abbiamo piena consapevolezza di come la new technology “colonizzerà” sempre più diffusamente ogni ambito della pratica diabetologica, non si possono trascurare temi che si mantengono aperti e oggi appaiono sempre più cogenti: sostenibilità, appropriatezza e garanzia di pari opportunità di cura, condizioni che, se non poste al centro della nostra attenzione, potrebbero far sì che quanto oggi pare già disponibile si mantenga, invece, ancora un sogno.