Nessuno studio ha evidenziato un aumento significativo del rischio totale di incidenti automobilistici per i soggetti diabetici, sia di tipo 1 che di tipo 2, anzi, statisticamente i diabetici alla guida risultano essere molto meno pericolosi di altri
Il Ministero della Salute, d’intesa con il Ministero dei Trasporti e con le società scientifiche diabetologiche AMD e SID, ha emanato il 4 maggio scorso e trasmesso agli Assessorati regionali alla Salute e alle ASL delle linee-guida per l’accertamento e la valutazione della capacità di guida di soggetti affetti da diabete mellito per il conseguimento o la conferma delle patenti di categoria A, B, BE.
Tali linee-guida, elaborate da un gruppo tecnico costituito da rappresentanti dei ministeri e di AMD e SID, riunitisi nel periodo febbraio-marzo 2006 presso la Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute, nascono dall’esigenza di:
- ridurre i disagi per i pazienti diabetici,
- diminuire l’invio alle Commissioni provinciali patenti,
- evitare che al diabetologo venga richiesto di diventare medico legale,
- ridurre sul territorio nazionale la disomogeneità di modalità di concessione/rinnovo patenti.
Dopo attento esame degli articoli di legge:
– acclarato che per quanto riguarda le patenti di guida C, D, CE, DE e sottocategorie c’è la Commissione Provinciale integrata da un medico specialista diabetologo,
– riscontrata la mancanza di valenza autonoma nel rilascio del certificato di idoneità alla guida, per quanto riguarda le patenti A, B, BE, da parte dei medici specialisti diabetologi monocratici, operanti presso strutture pubbliche o private convenzionate nell’area della diabetologia e malattie del ricambio, |
la nuova normativa prevede che il diabetologo, consulente obbligato per il collega (monocratico) dell’Ufficio dell’Unità Sanitaria Locale territorialmente competente, cui sono attribuite funzioni in materia medico- legale, stabilisca, in sua scienza e coscienza, se il soggetto costituisce o no un pericolo mentre guida, indicando la scadenza entro cui effettuare il successivo rinnovo:
- non ci sarà alcuna limitazione nella durata di validità della patente per un rischio alla guida giudicato basso,
- l’eventuale prescrizione di scadenza anticipata sarà basata sulla valutazione dell’entità del rischio alla guida posseduta dal soggetto al momento della visita.
Il cittadino affetto da diabete, avuto il certificato diabetologico, lo presenterà all’Ufficio dell’Unità Sanitaria Locale territorialmente competente, cui sono attribuite funzioni in materia medico-legale”, per l’espressione definitiva del giudizio di idoneità alla guida.
Con la nuova normativa, già operativa in alcune Regioni/ASL, si semplifica l’iter di concessione/rinnovo patente ai cittadini diabetici, evitando i disservizi (lunghi tempi d’attesa delle Commissioni) e i malumori della gente, con denunce e minacce: fino ad ora, se sul certificato arrivato al Ministero Trasporti non risultava indicato che era stato fatto secondo il comma 2 bis dell’art. 119 del CdS, il Ministero bloccava la pratica non concedendo il rinnovo.
– In Commissione andranno quindi solo i soggetti con complicanze evolutive tali da rendere a rischio la guida, per cui il diabetologo non indicherà la durata del rinnovo, (l’invio alla Commissione verrà fatto dal medico monocratico con funzioni medico-legali che riceverà il certificato);
- Verrà salvaguardato un corretto rapporto di fiducia/sincerità tra paziente e diabetologo;
- Si eviteranno atteggiamenti “punitivi” da parte delle Commissioni o dei Medici con funzioni medico-legali (medici militari, delle ferrovie, igienisti..) nei confronti dei cittadini diabetici che non verranno penalizzati;
- Miglioreranno, in sintesi, le modalità di concessione/rinnovo patente per i soggetti diabetici, con una maggiore uniformità sul territorio nazionale.
Ultima nota: purtroppo non è stato affrontato, in sede di Commissione interministeriale, un problema sicuramente non di interesse generale, ma di discriminazione sicura dei diabetici, che è quello della patente nautica senza limiti di miglia.
Rossella Iannarelli