Il Direttivo è insediato da maggio e la sua ‘prova del fuoco’ sarà il Congresso regionale congiunto AMD-SID che tocca ad AMD realizzare, come spiega il Presidente Giacomo Guaita.
“Entusiasmo, grande serenità e spirito di collaborazione”, così Giacomo Guaita responsabile del Servizio di Diabetologia della ASL di Iglesias e Presidente della Sezione Regionale Sardegna di AMD descrive il clima nel direttivo regionale insediatosi a maggio: 4 donne su 6 componenti, età media fra le più basse e molta voglia di lavorare.
Quali elementi caratterizzeranno questo biennio di presidenza?
Questo biennio sarà caratterizzato dalla apertura ai giovani medici che fanno diabetologia sul territorio magari senza un inquadramento stabile. È importante che trovino in AMD un porto sicuro sia per il loro aggiornamento professionale sia per comprendere meglio i meccanismi dell’Assistenza diabetologica a livello regionale e nazionale.
Il primo appuntamento quale sarà?
Il Congresso regionale congiunto AMD-SID che si terrà a fine ottobre sarà organizzato da AMD. Il tema ‘Il governo clinico in Diabetologia’ ci permetterà di parlare della certificazione e dell’accreditamento dei Centri di Diabetologia, della attuazione del Piano Nazionale Diabete e presenteremo il progetto Diabetes Intelligence di AMD. Sarà presente al convegno il Direttore Generale della Asl 7 di Carbonia-Iglesias che già aveva partecipato al Congresso AMD di Genova.
Quali sono le criticità?
Come sempre le criticità stanno nella implementazione del Piano. Ma noi non ci limitiamo a sorvegliare e accompagnare questo processo. Il nostro sogno nel cassetto è realizzare compiutamente il Piano costituendo una Rete Diabetologica Regionale. Questo significa andare oltre il censimento dei Centri e realizzare una armonizzazione dell’assistenza secondo il Chronical Care Model realizzando così anche una ottimizzazione dei costi. Porteremo avanti questa attività sia di sorveglianza della attuazione sia di proposta sia all’interno del Coordinamento Interaziendale per la Diabetologia che è composto da un rappresentante per ogni Asl e nella Consulta Regionale diabete che vede la presenza delle Associazioni e delle Società Scientifiche.
E i punti di forza?
La criticità del problema diabete in Sardegna, la necessità di garantire livelli diversi di assistenza in un territorio difficile. E il progetto Diabetes Intelligence che ci permette di misurare e valorizzare il ruolo della Diabetologia a livello regionale e nazionale. E poi la piccola AMD sarda ha per la prima volta credo due rappresentanti al Consiglio Direttivo Nazionale: il past president regionale Alfonso Gigante e il sottoscritto in quanto presidente della Consulta.
I rapporti con le altre Società scientifiche e con le Associazioni come sono?
I rapporti con SID e SIEDP sono ottimi, ora stiamo cercando un percorso comune con l’Associazione Medici Endocrinologi. La collaborazione con le Associazioni è importantissima. Insieme possiamo e dobbiamo approfondire interventi a carattere sociale e sul territorio. La partecipazione di un rappresentante delle Associazioni al nostro Congresso sottolinea questa scelta. Ci sono aspetti che ci dividono, ma dobbiamo puntare su ciò che ci unisce.