IN RICORDO DI CLAUDIO NOACCO – PAST PRESIDENT AMD
Un gentiluomo di altri tempi: questa era l’impressione immediata che suscitava Claudio Noacco in chi lo vedeva per la prima volta, impressione poi confermata se si aveva la fortuna di farne una più approfondita conoscenza.
Non solo il tratto ma anche il carattere, cioè il modo di essere e di rapportarsi con gli altri erano quelli di un vero signore, cosa che veniva confermata anche da una passione politica che non molti conoscono: Claudio era un liberale illuminato, per intenderci della scuola di Malagodi, che aveva dedicato parte del suo tempo alla politica della sua città, Udine. L’altra grande passione di Claudio era il calcio: per molti anni è stato, oltre che tifoso, medico nutrizionista della sua Udinese.
Ma Claudio era soprattutto un diabetologo clinico di grande valore: allievo del prof. Andrea Benedetti, fondatore della diabetologia regionale, divenne ben presto primario di diabetologia all’ospedale S. Maria della Misericordia di Udine che, con la valida collaborazione di Claudio Taboga, Laura Tonutti, Antonella Pellegrini e molti altri, costituì per molti anni un punto di riferimento per la sanità di tutta la Regione. Lo ricordiamo come professionista e persona di profonda cultura clinica, scientifica e umanistica, maestro ispiratore dei valori dell’assistenza diabetologica. Ha formato generazioni di diabetologi a livello regionale e nazionale: ha dato impulso, già in tempi lontani, all’importanza del team, dell’educazione terapeutica e dei campi scuola (tuttora fiore all’occhiello della diabetologia friuliana). Grazie anche alla sua lungimiranza nacquero le prime sperimentazioni dei processi di qualità e di accreditamento in ambito sanitario nazionale.
Nel 2015 gli era stato anche assegnato il premio “Dott. Vittorio Rotolo” che rappresenta un riconoscimento a chi si è particolarmente distinto nell’assistenza diabetologica in regione Friuli Venezia Giulia.
AMD deve moltissimo a Claudio Noacco, che ne è stato Presidente dal 1993 al 1997 e che ne ha guidato la trasformazione verso la realtà attuale di un’associazione moderna, efficiente e punto di riferimento nazionale ed internazionale per la diabetologia. Si deve a Claudio la scelta di chiudere con un passato talora burrascoso e di collocare stabilmente la sede a Roma (la storica prima sede di Via Carlo Felice 77), soprattutto creando una struttura amministrativa indipendente dal presidente pro-tempore e direttamente collegata all’associazione, di cui fu prima responsabile la dott.ssa Fiorella Masciotta. Questo rese molto più agevole il lavoro di riorganizzazione e ristrutturazione societaria che io poi ebbi l’onore/onere di portare a termine nel mandato presidenziale successivo.
Ma il ricordo più bello che mi lega a Claudio è quello di una piovosa tarda serata al bar del nostro albergo a Grado durante il VI Congresso nazionale di AMD, che lui aveva organizzato nell’aprile del 1987, quando mi disse: anche se veniamo io dal profondo nord e tu dal profondo sud, tutti e due abbiamo le stesse passioni e tutti e due dobbiamo fare qualcosa per AMD.
A nome di tutta AMD esprimo il mio più sentito cordoglio alla moglie Alessandra ed a tutta la famiglia.
Domenico Cucinotta
per conto del presidente e della sezione regionale AMD Friuli Venezia Giulia, della presidenza e del consiglio nazionale AMD, della presidenza e del consiglio di Fondazione AMD e di tutti i colleghi soci della nostra Associazione