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La presidenza AMD: farmaci innovativi e MMG

AMD: diabete mellito tipo 2, opportuna un’apertura alla prescrizione dei farmaci innovativi da parte dei medici di medicina generale

Il Presidente AMD, Domenico Mannino: “Condividiamo argomentazioni dell’on. Gelli nell’interrogazione parlamentare sulla prescrivibilità dei DPP4-I da parte della Medicina generale”


Domenico Mannino, Presidente AMD

Roma, 16 giugno 2017 – “I pochi farmaci che i medici di medicina generale (MMG) possono prescrivere per la cura del diabete, come secondo step terapeutico dopo la metformina, non possiedono lo stesso profilo di efficacia e di sicurezza che caratterizza i farmaci innovativi. In tal senso, il limite imposto dalla normativa alle possibilità prescrittive dei MMG rappresenta non solo un ostacolo alla realizzazione del setting integrato delineato nel Piano Nazionale sulla Malattia Diabetica, ma anche un vulnus al generale diritto dei pazienti di avere accesso alle cure più appropriate. Per questo l’Associazione Medici Diabetologi condivide le argomentazioni espresse dall’on. Federico Gelli nella sua interrogazione rivolta al Ministro della Salute riguardo, in particolare, l’opportunità di prevedere che la Medicina generale possa prescrivere la classe di farmaci DPP4-inibitori per il diabete mellito di tipo 2, come del resto avviene in tutti gli altri Paesi europei”. Così Domenico Mannino, Presidente dell’AMD.

“È importante sottolineare – prosegue Mannino – che molti farmaci considerati innovativi, come appunto i DPP4-inibitori, sono in realtà molecole presenti da numerosi anni sul mercato, con un consolidato profilo di efficacia e di sicurezza. Lo stesso potrebbe dirsi anche di altri farmaci innovativi, quali gli SGLT2 inibitori e i GLP-1, agonisti recettoriali che condividono gli stessi profili e che più recentemente hanno dimostrato di essere in grado non solo di ridurre in maniera significativa gli eventi cardiovascolari e renali, ma anche la mortalità cardiovascolare e per tutte le cause. Ebbene, tali caratteristiche di efficacia e di sicurezza non sono sicuramente proprie di altre molecole utilizzate nella cura del diabete come le sulfaniluree o le glinidi, e che sono tra i pochi farmaci che il MMG può attualmente prescrivere come secondo step dopo la metformina”.

“Per queste ragioni – conclude Mannino –, come dalla nostra Associazione già segnalato da diversi mesi ad Aifa, al Ministero della Salute e all’Istituto Superiore di Sanità, AMD ritiene che possa essere utile l’apertura della prescrizione anche dei farmaci innovativi al MMG. Ciò anzitutto per una ragione etica, ma anche per la piena realizzazione di un setting di assistenza realmente integrata, tale da consentire una presa in carico condivisa del paziente, pienamente funzionale al raggiungimento di obiettivi clinici e di cura in linea con gli indirizzi di sanità pubblica”.