Prevenire il diabete si può. Parlane con il tuo medico
Una campagna del ministero della Salute, alla quale partecipa AMD, per far comprendere che il diabete si può e si deve anzitutto prevenire. E poi, a cura di AMD, l’attività antidiabete promossa via Twitter…
a cura di Miryam Ciotola, per il gruppo AMDcomunicAzione
Sconfiggere il diabete, implementando le strategie di prevenzione e aumentando la sorveglianza, ma soprattutto facendo comprendere che l’insorgenza del diabete mellito tipo 2 è prevedibile.
Questo l’obiettivo prioritario della campagna di comunicazione per la prevenzione del diabete lanciata recentemente dal ministero della Salute. Sappiamo essere circa 350 milioni le persone che soffrono di diabete nel mondo, un numero destinato a raddoppiare nei prossimi 20 anni. Il rapido aumento dei casi di malattia e la sua comparsa in età sempre più precoce, sta acquisendo le dimensioni di una vera e propria emergenza epidemiologica e sociale di portata mondiale, anche in ragione delle pesanti ripercussioni che la malattia ha sia sulla dimensione individuale, sia su quella collettiva: un grosso peso sia sociale che economico. La spesa sanitaria per la malattia diabetica minaccia di non essere sostenibile già nell’immediato futuro. Solo in Italia, il diabete di tipo 2 colpisce più di 3 milioni di persone, assorbendo il 10% dei costi a carico del nostro servizio sanitario.
Sana alimentazione e regolare attività fisica sono le due leve fondamentali per la prevenzione del diabete tipo 2: può sembrare banale, eppure ancora oggi vale la pena ribadirlo. È evidente che l’attuazione dei programmi di prevenzione primaria del diabete tipo 2 nella popolazione non può prescindere dal coinvolgimento di una molteplicità di attori, primi fra tutti le istituzioni. I messaggi della campagna del ministero della Salute saranno diffusi attraverso stampa e spot televisivi e radiofonici della durata di 30 secondi. Testimonial della campagna è il noto personaggio televisivo Amadeus. Il suo messaggio è semplice, diretto, comprensibile per tutti: il diabete di tipo 2 è prevenibile con uno stile di vita sano. Il messaggio è arricchito dall’invito ad approfondire le informazioni sul sito del ministero e a parlare direttamente con il medico di fiducia.
Nello scenario di lotta al diabete su tutti i fronti, le società scientifiche hanno l’importante funzione di divulgare la cultura della prevenzione operando in sinergia con le Istituzioni per l’attuazione di politiche sociali e sanitarie di promozione e diffusione di stili di vita salutari. Per questo l’Associazione Medici Diabetologi AMD non solo è cofirmataria della campagna ministeriale insieme ad altre associazioni, ma proprio con l’obiettivo di dare seguito ai messaggi della campagna stessa, pubblicherà sul suo profilo Twitter una serie di consigli pratici per contrastare la patologia. Su @Aemmedi, durante tutta la campagna sarà possibile infatti consultare tip antidiabete stilati da AMD. L’appuntamento con la prevenzione proseguirà con frequenza settimanale.
“I soggetti con il maggior rischio di diventare diabetici hanno più di 45 anni, presentano familiarità con la malattia perché figli o fratelli di persone con diabete, sono in sovrappeso, sedentari, soffrono di ipertensione o alterazioni del metabolismo dei grassi” evidenzia Domenico Mannino, Presidente AMD. “La letteratura scientifica ha già ampiamente dimostrato come una dieta equilibrata, volta ad ottenere una riduzione del peso corporeo di almeno il 5-7% (4-5,5 kg per una persona di 80 kg), unita a un esercizio fisico moderato, come una passeggiata di buon passo di almeno 20-30 minuti al giorno, sia in grado di ridurre di oltre la metà la probabilità di diventare diabetici per le persone che hanno diversi fattori che predispongono alla malattia”.
“È quindi molto importante – prosegue Mannino – concentrare gli sforzi sul fronte della prevenzione. AMD è tra le società scientifiche che hanno aderito alla campagna promossa dal ministero della Salute. Con semplici pillole antidiabete, che verranno pubblicate con frequenza inizialmente quotidiana e poi settimanale sul nostro profilo Twitter, ci auguriamo di contribuire a una diffusione quanto più capillare possibile dei messaggi della campagna.”