Skip to content

Benefici osservati sull’HbA1c e sul calo ponderale con la terapia combinata exenatide-glargine: nessun aumento del rischio di ipoglicemia

Highlights EASD 2017

A cura di Enrico Pergolizzi

25 settembre 2017 (Gruppo ComunicAzione) – All’EASD 2017 sono stati riportati i dati di un’analisi post-hoc dello studio DURATION-7 secondo cui la terapia combinata di insulina glargine titolata ed exenatide somministrata una volta alla settimana ha aiutato i pazienti a raggiungere l’obiettivo sia del calo ponderale sia del miglioramento dell’HbA1c.

Nello specifico, nell’analisi post-hoc un numero maggiore di pazienti affetti da diabete tipo 2 ha ottenuto una riduzione significativa dell’HbA1c dopo 28 settimane di terapia con l’agonista recettoriale del GLP1 (GLP1-RA) (165 su 204, 81%) rispetto ai pazienti in terapia combinata insulina titolata più placebo (123 su 206, 60%). Ancora: i pazienti del gruppo insulina-placebo hanno avuto una percentuale maggiore di aumento di HbA1c dal valore basale (83 su 206, 40%), rispetto a quelli in trattamento combinato con GLP1-RA (39 su 204, 19%).

Presentando i risultati, il coautore dello studio, Juan Frias, MD (National Research Institute di Los Angeles, California; USA) ha anche riportato una maggiore prevalenza del calo ponderale (in qualsiasi grado) tra i pazienti in terapia con exenatide (62 vs. 40%). Inoltre, una minore percentuale di tali pazienti mostrava un aumento del peso corporeo durante lo studio (38 vs. 60%).

Complessivamente, quasi il doppio del numero di pazienti del gruppo insulina-GLP1-RA ha riportato un miglioramento dell’HbA1c e una riduzione ponderale rispetto al gruppo insulina-placebo (51 vs. 23%), senza un aumento degli eventi ipoglicemici.

Il DURATION-7 è solo l’ultimo studio che mostra i benefici dell’aggiunta di GLP1-RA alla terapia con insulina basale, ha spiegato Frias. “Ci sono evidenti miglioramenti, o almeno riduzioni simili dell’HbA1c, rispetto all’intensificazione della terapia insulinica, ma con i benefici di un minor rischio di ipoglicemia e, generalmente, di un calo ponderale rispetto all’incremento che si verifica con la terapia insulinica intensiva” ha detto, aggiungendo che “la possibilità di evitare le iniezioni quotidiane migliora la qualità di vita del paziente”.

Lo studio DURATION-7 includeva un totale di 511 pazienti affetti da diabete tipo 2 non ben controllato dalla terapia con insulina basale con o senza un dosaggio stabile di metformina. Al basale, i pazienti avevano un’HbA1c di 7,5-12,0% e somministravano un dosaggio minimo di 20 UI/die di insulina glargine, con o senza aggiunta di metformina e sulfonilurea. Prima della randomizzazione a exenatide una volta alla settimana in aggiunta a insulina glargine con o senza metformina (n = 233) o a placebo più insulina glargine con o senza metformina (n = 231), è stata interrotta la terapia con le sulfoniluree.

Mentre di solito viene seguito un algoritmo generale per la titolazione dell’insulina glargine, Frias ha osservato che nello studio le variazioni del dosaggio venivano eseguite a discrezione dello sperimentatore secondo tale schema:

  • glicemia a digiuno: <72 mg/dl = -2 unità di insulina rispetto al dosaggio previsto
  • 72-99 mg/dl = 0 unità
  • 100-153 mg/dl = +2 unità
  • >153 mg/dl = +4 unità.

Gli eventi avversi sono stati generalmente simili nei due gruppi, a parte l’aumento “atteso” degli eventi gastrointestinali, tra cui nausea, diarrea e vomito, e quelli legati al sito di iniezione nel gruppo con exenatide. In entrambi i gruppi non è stato segnalato alcun evento ipoglicemico grave.

Al termine della presentazione, Melanie J. Davies (University of Leicester, UK), chairwoman della sessione, ha chiesto informazioni sui possibili indicatori che permettano una giusta selezione dei pazienti responder a questo trattamento. Frias ha risposto che “negli studi futuri bisognerà valutare bene le differenze tra coloro che hanno ottenuto un miglioramento dell’HbA1c e del peso corporeo rispetto a coloro che non hanno ottenuto alcun miglioramento”.


Note
Lo studio è stato supportato da AstraZeneca.

Fonte
Hardy E, et al. Individual HbA1c and weight responses to exenatide QW or placebo added to titrated insulin glargine in type 2 diabetes uncontrolled after insulin optimisation in the DURATION-7 study. EASD 2017; OP 1, abs 3


AMD segnala articoli della letteratura internazionale la cui rilevanza e significato clinico restano aperti alla discussione scientifica e al giudizio critico individuale. Opinioni, riflessioni e commenti da parte degli autori degli articoli proposti non riflettono quindi posizioni ufficiali dell’Associazione Medici Diabetologi.