News & Highlights

Luglio 23, 2024 GM

Partecipare ai Giochi Olimpici Speciali può contribuire a ridurre la probabilità di sviluppare diabete mellito nelle persone con disabilità intellettive

A cura di Sara Colarusso
23 luglio 2024 (Gruppo ComunicAzione) – Negli adulti con disabilità intellettive si osserva una maggiore prevalenza di sovrappeso/obesità e diabete, nonché minori livelli di attività fisica. Secondo un recente studio di coorte retrospettivo canadese, che ha indagato il rischio di sviluppare diabete in persone con disabilità intellettive partecipanti ai Giochi Olimpici Speciali rispetto a quelle non partecipanti, per un periodo osservazionale di 20 anni, si è osservata una riduzione del 15% del rischio di sviluppare diabete nel gruppo dei partecipanti. Interventi educazionali strutturati di promozione della salute e di prevenzione così come attuati nei Giochi Olimpici Speciali possono dunque rappresentare un’efficace strategia, relativamente a basso costo rispetto ai costi del diabete, e facilmente adattabile ai particolari contesti sociali delle persone con disabilità intellettive.

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Luglio 16, 2024 GM

Tirzepatide nel trattamento dell’OSA… E dormi sereno!

A cura di Francesco Fasulo
16 luglio 2024 (Gruppo ComunicAzione) – Tirzepatide, indicato per il trattamento del diabete tipo 2 e da qualche mese approvato per il controllo del peso corporeo, ha mostrato dati promettenti anche come primo potenziale trattamento per le apnee notturne, con risultati significativi nel ridurre il numero di interruzioni respiratorie durante il sonno, un indicatore chiave per misurare la gravità della condizione. In due diversi studi clinici di intervento, di fase 3, confluenti nel progetto SURMONT-OSA, che hanno coinvolto adulti con OSA notturna moderata-grave e obesità, i partecipanti che hanno ricevuto tirzepatide (10 o 15 mg) per 52 settimane hanno mostrato una netta riduzione delle OSA, passando in media da 50 interruzioni del respiro all’ora a circa 29 eventi all’ora, con una riduzione significativa anche nei casi più gravi che erano in trattamento con CPAP.

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Luglio 9, 2024 GM

Dormire della grossa… non ingrossa la taglia, sia per gli uomini, sia per le donne

A cura di Raffaele D’Arco
9 luglio 2024 (Gruppo ComunicAzione) – Una recente metanalisi conferma l’aumento del rischio di obesità negli adulti con una breve durata del sonno, mentre non è stata rilevata una differenza significativa fra i due sessi. Una durata del sonno adeguata dovrebbe essere quindi ugualmente raccomandata a uomini e donne per ridurre il rischio di sviluppare l’obesità.

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Luglio 2, 2024 GM

L’emoglobina glicata all’inizio della gravidanza quale primo test di screening per il diabete gestazionale nei paesi a basso-medio reddito

A cura di Giuseppe Frazzetto
2 luglio 2024 (Gruppo ComunicAzione) – Oltre il 90% dei casi di diabete gestazionale si verifica nei paesi a basso e medio reddito. La maggior parte delle attuali linee-guida raccomandano un OGTT tra la 24a e la 28a settimana di gestazione. L’OGTT rappresenta tuttavia una procedura onerosa in quei paesi e fa sì che un’elevata percentuale di donne non venga sottoposta allo screening. STRiDE, studio prospettico di coorte che ha incluso donne incinte di età compresa tra 18 e 50 anni e con meno di 16 settimane di gestazione (<20 settimane in Kenya), ha valutato l’efficacia della glicata all’inizio della gravidanza, da sola o come parte di uno score di rischio composito insieme a età, BMI e storia familiare di diabete, nel predire il diabete gestazionale a 24-28 settimane di gravidanza, raffrontandolo poi con una popolazione multietnica del Regno Unito (studio PRiDE). Si stima che tale approccio potrebbe consentire di ridurre la necessità di OGTT dal 50 al 64% dei casi per le gestanti di diverse popolazioni. I risultati delle coorti STRiDE e PRiDE hanno identificato quindi una strategia di esclusione potenzialmente utile per ridurre la necessità dell’OGTT. Tale strategia potrebbe quindi rivelarsi più accettabile per le donne e aiutare ad aumentare l’adozione dello screening per il diabete gestazionale nei paesi a basso e medio reddito

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Giugno 25, 2024 GM

Dati amari per lo xilitolo: il suo consumo si associa ad un aumento del rischio cardiovascolare e potrebbe avere effetto protrombotico

A cura di Gisella Boselli
25 giugno 2024 (Gruppo ComunicAzione) – Un recente studio ha riscontrato un’associazione tra i livelli basali di xilitolo e il rischio cardiovascolare, associazione supportata da evidenze in vitro e in vivo secondo cui il dolcificante sarebbe in grado di determinare un’attivazione dell’aggregazione piastrinica con effetto protrombotico.

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Giugno 17, 2024 GM

Nuove linee-guida dell’American College of Physicians: DPP-4i non è più tempo d’eroi

A cura di Maria Elena Valera Mora
17 giugno 2024 (Gruppo ComunicAzione) – Le nuove linee-guida dell’ACP suggeriscono che, nei pazienti con DT2 di lunga durata in compenso non ottimale in terapia con metformina, la scelta di aggiungere i nuovi farmaci deve privilegiare SGLT2i o GLP-1 RA, con l’obiettivo di ridurre la mortalità per tutte le cause, oltre ad ottenere un trattamento sempre più individualizzato che preveda anche la collaborazione tra più figure professionali e che tenga in considerazione anche l’estrazione sociale, l’etnia e le preferenze dei pazienti così come i costi dei farmaci e l’accesso ai servizi di cura. L’utilizzo di altri farmaci (quali DPP-4i, sulfoniluree e insuline a lunga durata d’azione), sebbene possa ancora ricoprire un ruolo nel controllo glicemico, è invece fortemente ridimensionato.

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Giugno 10, 2024 GM

L’osso duro delle gliflozine: le fratture vertebrali

A cura di Olimpia Iacono
10 giugno 2024 (Gruppo ComunicAzione) – Un recente studio osservazionale coreano ha analizzato gli effetti degli SGLT2i sul rischio di fratture ossee in donne con diabete tipo 2 ≥65 anni, osservando un incremento di incidenza di fratture vertebrali rispetto ad altri farmaci antidiabetici. Sebbene siano necessari ulteriori studi e approfondimenti sul tema, i risultati invitano a una maggior cautela nell’utilizzo di SGLT2i in tale popolazione, considerando anche il rischio fratturativo.

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Maggio 31, 2024 GM

Antagonista recettoriale del glucagone in add on all’insulina: una nuova chance all’uso degli SGLT2i nel diabete tipo 1?

A cura di Roberta Poli
31 maggio 2024 (Gruppo ComunicAzione) – Uno studio randomizzato, crossover ha documentato, in persone con DT1 1 in trattamento con sistema ibrido ad ansa chiusa, la sicurezza e l’efficacia della associazione di un SGLT2i e volagidemab settimanale, un GRA, in aggiunta all’insulina. Tale trattamento di combinazione ha dimostrato di migliorare il compenso glicemico, aumentando significativamente il TIR a fronte di un parallelo calo della quantità media insulinica quotidiana senza aumento contestuale di ipoglicemie. In particolare, è stato osservato un effetto mitigante sulla chetogenesi da parte della terapia di associazione SGLT2i + GRA. Tale strumento terapeutico potrebbe rappresentare, quindi, una prospettiva per l’impiego sicuro dei glicosurici nel DT1.

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Maggio 27, 2024 GM

Lo studio GLAM: nuovi dati verso un possibile impiego del CGM per la diagnosi di diabete gestazionale in fase precoce di gravidanza

A cura di Elisabetta Salutini
27 maggio 2024 (Gruppo ComunicAzione) — Un recente studio prospettico osservazionale ha arruolato donne non diabetiche in gravidanza sottoposte a monitoraggio in continuo del glucosio interstiziale in cieco. Le pazienti sono poi state sottoposte a OGTT e i dati di monitoraggio sono stati analizzati confrontando il gruppo con diabete gestazionale e il gruppo con normale tolleranza glucidica. L’analisi dei dati glucometrici raccolti nelle settimane a monte del test di screening per diabete gestazionale ha evidenziato che le pazienti che avrebbero successivamente ricevuto la diagnosi di diabete gestazionale mostravano, rispetto alle altre donne, valori medi di glucosio più elevati e differenze significative dei dati glucometrici analizzati. Le metriche ottenute mediante CGM sono risultate predittive di futuro diabete gestazionale, lasciando ipotizzare un possibile impiego del CGM in aggiunta o in alternativa all’OGTT per la diagnosi di diabete gestazionale in fasi precoci di gravidanza, sebbene ulteriori studi in questo settore siano necessari prima di arrivare all’impiego di questo strumento come mezzo diagnostico.

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Maggio 20, 2024 GM

Emulsionanti alimentari e rischio di diabete tipo 2… I promessi sposi!

A cura di Giuseppe Frazzetto
20 maggio 2024 (Gruppo ComunicAzione) – Gli additivi sono ampiamente utilizzati dall’industria alimentare per vari scopi, come migliorare e preservare la consistenza, il colore, il gusto e l’aspetto dei prodotti. Tali additivi sono generalmente indicatori di alimenti ultraprocessati, che costituiscono una percentuale sostanziale dell’apporto calorico giornaliero e sono stati associati a un aumento del rischio di condizioni croniche in più di 75 studi prospettici in tutto il mondo. Lo studio NutriNet-Santé, lanciato nel maggio 2009 in Francia, con l’obiettivo principale di indagare le relazioni tra alimentazione e salute, ha valutato l’associazione tra il consumo di alimenti ultra-processati, additivati e un elevato rischio di diabete tipo 2. Associazioni simili sono state trovate in altri studi di coorte condotti nei Paesi Bassi, in Spagna e nel Regno Unito. Lo studio ha evidenziato l’esistenza di associazioni positive fra vari emulsionanti additivi alimentari e un aumento del rischio di diabete tipo 2 in un’ampia coorte di adulti francesi. I risultati forniscono la prima visione epidemiologica sul potenziale coinvolgimento nello sviluppo del diabete tipo 2 degli additivi emulsionanti che sono onnipresenti nelle diete occidentali e consumati quotidianamente da milioni di bambini e adulti in tutto il mondo.

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