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GISED – Archivio

Il mandato e progetti del coordinamento GISED 2013-2015

Il 7 febbraio 2013 è stato pubblicato l’Accordo Stato Regioni sul Piano nazionale del Diabete.

Il filo conduttore della pianificazione progettuale del coordinamento GISED 2013-2015 è e sarà l’adesione agli obiettivi e alle linee di indirizzo prioritario del Piano nazionale, documento strategico che riconosce all’Educazione Terapeutica un ruolo centrale nella “… sfida di una cura moderna, basata sulla gestione di un percorso integrato che preveda: la centralità della persona con diabete, il lavoro interdisciplinare, la comunicazione, la raccolta dei dati e la loro continua elaborazione, il miglioramento continuo, il monitoraggio dei costi”.

 

La pianificazione dei progetti è stata quindi effettuata sulla base dei seguenti obiettivi:

  • Rispondere al mandato del Piano nazionale Diabete, che richiede di monitorare la reale applicazione dell’Educazione Terapeutica Strutturata e di promuovere la formazione del personale e il miglioramento, soprattutto da parte delle strutture, della capacità di praticare un’educazione terapeutica efficace.
  • Favorire la cooperatività tra operatori sanitari e non sanitari attivi nel campo dell’Educazione Terapeutica, con una particolare apertura ai giovani che abbiano in comune con il GISED, interessi di ricerca e clinica nel campo dell’Educazione Terapeutica in ambito diabetologico.
  • Garantire la tracciabilità dei percorsi di Educazione Terapeutica e conoscere le modalità di realizzazione nelle diverse realtà diabetologiche per favorire la crescita e stimolare il confronto.
  • Collaborare con gli altri gruppi societari in percorsi formativi che identificano nell’Educazione Terapeutica un momento strategico.

 

PROGETTI PIANIFICATI

  • NUOVA INDAGINE CONOSCITIVA GISED 2014-15
  • MODULO EDUCATIVO DELLA CARTELLA DIABETOLOGICA INFORMATIZZATA
  • “EDUCARE AD UNA MATERNITÀ CONSAPEVOLE” – Appropriatezza di un percorso educativo per la donna con diabete
  • “OPEN DIALOG” – Diabete e relazioni transculturali
  • SPAZIO WEB GISED
  • “CORRIREGIONE”

 

L’INDAGINE CONOSCITIVA

Il Piano nazionale del Diabete propone l’Educazione Terapeutica come strumento per ottenere miglior controllo del diabete e dei fattori di rischio, la pone tra le aree ritenute prioritarie per il miglioramento dell’assistenza diabetologica perseguibile attraverso la diagnosi precoce, la corretta terapia basata sull’educazione, la responsabilizzazione della persona con diabete e la prevenzione delle complicanze.

Importante per la realizzazione di tale obiettivo è la formazione di personale esperto di modalità e tecniche di Educazione Terapeutica efficace, con competenze non solo di tipo scientifico, ma anche comunicativo, nonché capace di utilizzare specifiche metodologie e verificare i risultati ottenuti.

Per potere progettare una formazione adeguata è preliminare monitorare la reale applicazione dell’Educazione Terapeutica Strutturata in Italia, identificare e caratterizzare i Centri che svolgono educazione terapeutica, conoscere gli standard con cui viene erogata questa attività.

Il GISED ha pianificato una nuova “indagine conoscitiva”, successiva alle due precedenti promosse nel 1986 dal gruppo di coordinamento GISED guidato dal Prof. Aldo Maldonato e nel 2004 dal Dott. Andrea Corsi.

In entrambi i casi emersero grosse difficoltà di applicazione dell’Educazione Terapeutica nella realtà clinica, e questo concorda con quanto sottolineato dal Piano nazionale del Diabete, che tra le aree di miglioramento dell’assistenza diabetologica segnala l’educazione terapeutica (riquadro 15, punto d).

Nello specifico, la precedente indagine conoscitiva del 2004 ha fatto emergere che solo un terzo delle strutture censite ha affermato di dedicarsi a specifici programmi educativi; il tempo dedicato all’attività educativa copriva una parte minima dell’orario lavorativo settimanale; l’educazione veniva svolta spesso in maniera non strutturata, con difficoltà di reperire spazi e tempi dedicati, spesso senza provvedere alla valutazione e registrazione dei risultati. Da tutti veniva segnalata carenza di formazione degli operatori sanitari.

Cosa è cambiato in 10 anni? Sicuramente la strutturazione delle diabetologie: realtà ambulatoriali territoriali molto più frequenti di un tempo rispetto ai Servizi diabetologici degli ospedali, la sensibilità alle tematiche dell’Educazione Terapeutica e la modalità di esecuzione della stessa.

Il GISED intende, durante il mandato 2013-2015, realizzare un nuovo censimento dell’Educazione Terapeutica, mediante questionario inviato ai centri dedicati alla cura del diabete di tutta Italia per registrare i cambiamenti avvenuti nella realtà educazionale e pianificare eventuali strategie di intervento. I risultati di questa indagine costituiranno inoltre anche un importante strumento di dialogo con i decisori istituzionali.

Documenti scaricabili:

 

IL MODULO EDUCATIVO DELLA CARTELLA DIABETOLOGICA INFORMATIZZATA

Dal 2011, il gruppo GISED, insieme con il gruppo Psicologia e Diabete e la Scuola Permanente di Formazione Continua AMD, nell’ambito del Master di II Livello in Psico-Diabetologia “Il counseling nella relazione con il paziente diabetico”, ha lavorato alla realizzazione di un modulo educativo all’interno della cartella diabetologica informatizzata, con la consapevolezza che per porre al centro la persona con diabete è necessario conoscere il paziente nella sua complessità clinica, psicologica e sociale.

Il GISED, nel mandato 2013-2015, ha aperto la collaborazione a OSDI (Operatori Sanitari di Diabetologia Italiani), per il completamento del modulo progettato, con l’obiettivo di essere aderente alla vision del Piano nazionale del Diabete che sottolinea la necessità di realizzare modelli basati sulla interdisciplinarietà, differenziando le varie componenti della realtà assistenziale.

Nel modulo educativo è previsto infatti che ogni figura professionale del team lasci traccia del suo intervento attraverso la compilazione della sezione che è di propria pertinenza e sono definite 3 sezioni, in accordo al modello sistemico di D’Ivernois:

  1. “La diagnosi educativa” valuta i bisogni del paziente, pone al centro l’illness, definisce le potenzialità e richieste della persona con diabete rispetto ad un programma di educazione personalizzato.
  2. “Il contratto educativo”, seconda tappa del percorso, definisce gli obiettivi pedagogici da raggiungere al termine del percorso educativo condiviso con il paziente, che verranno sottoposti a verifica periodica.
  3. “La valutazione delle competenze acquisite” è un’azione di calibrazione fondamentale che utilizza strumenti di misura specifici, in relazione al campo in cui si sono sviluppati gli obiettivi pedagogici.

Nella cartella educativa è previsto il follow-up del paziente nel tempo, indispensabile affinché l’educazione sia un ciclo continuo e dinamico.

E’ previsto un percorso formativo all’utilizzazione del modulo attraverso formazione per FAD, residenziale e formazione sul campo.

 

EDUCARE AD UNA MATERNITÀ CONSAPEVOLE – Appropriatezza di un percorso educativo per la donna con diabete

La gravidanza, nelle donne con diabete, si associa ad un maggior rischio di complicanze materne e fetali. Tale rischio può essere ridotto al minimo, se al momento del concepimento e durante la gravidanza, viene mantenuto un buon controllo glicometabolico.

Nell’obiettivo 5 del Piano nazionale del Diabete, dedicato a diabete e gravidanza, ampio spazio viene dato alla programmazione della gravidanza nel diabete pre-gestazionale, individuando:

  • tra gli obiettivi specifici: quello di aumentare la conoscenza dei rischi associati alla gravidanza per la donna con diabete;
  • tra gli indirizzi strategici: la promozione del counseling pre-gravidanza e ottimizzazione del controllo del diabete per tutte le donne con diabete prima, durante e dopo la gravidanza;
  • nelle linee di indirizzo prioritario: assicurare che la donna diabetica in giovane età abbia accesso al counseling prima della gravidanza e ottimizzare il controllo del diabete prima e durante la gravidanza; promuovere la programmazione della gravidanza nelle donne diabetiche.

Già il precedente gruppo di coordinamento GISED aveva iniziato a pianificare una progettualità formativa in questo ambito. L’attuale coordinamento insieme con il gruppo Diabete e Gravidanza ha completato la pianificazione della progettualità coinvolgendo nuovamente il gruppo Psicologia e Diabete e la Scuola Permanente di Formazione Continua AMD.

Documenti scaricabili:

 

“OPEN DIALOG”– Diabete e relazioni transculturali

Nell’ambito delle progettualità condivise con altri gruppi di studio rientra il progetto “Open Dialog” condiviso tra ADI-AMD-SID.

Un tema rilevante, autentica sfida educativa globale, che il GISED affronterà in questo e nei futuri mandati sarà quello relativo all’Educazione Terapeutica in ottica interculturale.

Già da diversi anni, il DESG (Diabetes Education Study Group dell’EASD) richiama l’attenzione sul ruolo delle differenze religiose/culturali nella gestione del diabete, con il caso emblematico del Ramadan che riunisce milioni di fedeli in tutto il mondo con un rituale importante (il digiuno) che rappresenta un’importante banco di prova in termini terapeutici per gli operatori sanitari.

In Italia la multietnia è una realtà in continua crescita, e il 33% dei cittadini non comunitari è di fede islamica, numero raddoppiato negli ultimi 10 anni e in costante aumento. Si calcola che gli immigrati musulmani siano 700.000 con un aumento di 104.000 l’anno. La religione musulmana non obbliga i pazienti diabetici a rispettare norme fortemente vincolanti, quali il digiuno, molti – però – lo scelgono spontaneamente esponendosi agli squilibri metabolici correlati alla prolungata astensione dal cibo e dall’assunzione di liquidi.

Il Piano nazionale del Diabete, nell’obiettivo 4, rivolto alle disuguaglianze sociali, fragilità e/o vulnerabilità, pone come obiettivo specifico la promozione dell’empowerment del paziente nel proprio contesto sociale; attraverso impiego appropriato dei mediatori culturali al fine di superare le barriere culturali e linguistiche; con formazione specifica rivolta ai team diabetologici che siano in grado di realizzare percorsi di educazione terapeutica pertinente rivolta ai pazienti e alle loro famiglie.

Il GISED ha pianificato un percorso formativo di Educazione Terapeutica in ottica interculturale in collaborazione con il gruppo Diabete e Nutrizione, autore delle Raccomandazioni Nutrizionali del 2013-14 per la terapia del diabete mellito, in cui una particolare attenzione è riservata alle problematiche relative al Ramadan.

In questa direzione lo sforzo del GISED sarà quello di fornire agli operatori sanitari (dai diabetologi ai MMG, ai nutrizionisti e dietisti) degli strumenti conoscitivi relativi alle culture “altre” presenti in Italia, nonché metodologie operative di supporto al fine di garantire una corretta educazione interculturale.

Scarica le brochure delle 5 capillarizzazioni del progetto:

 

SPAZIO WEB

Il GISED, nel suo mandato 2013-2015, ha individuato tra le sue priorità la creazione di uno spazio web che possa fungere da strumento di consultazione e incontro per i soci AMD e SID, e di cooperatività tra operatori sanitari e non sanitari attivi nel campo dell’Educazione Terapeutica, aperto a tutti coloro che abbiano in comune con il GISED, interessi di ricerca e clinica nel campo dell’Educazione Terapeutica in ambito diabetologico.

Questo spazio web dedicato al GISED ha l’obbiettivo di assicurare a interlocutori provenienti da differenti percorsi come medici, infermieri, dietisti, operatori di fitness metabolico, podologi e altri professionisti un luogo in grado di adattarsi alle necessità di confronto per condividere problemi, soluzioni e bisogni in continuo cambiamento e intrinseci alla complessità dell’Educazione Terapeutica.

A questo spazio viene delegato il compito di presentare il percorso ideato da questo e dai futuri comitati di coordinamento del GISED e gli obiettivi che esso propone e che vorrebbe condividere con tutti coloro che operano in ambito diabetologico, sperando di poterli raggiungere anche grazie a spunti, contributi, strategie e risorse individuate da tutti i professionisti che sceglieranno di interloquire tra loro.

 

ATTIVITA’ DI CONSULENZA PER ALTRI GRUPPI SOCIETARI

  • CORRIREGIONE

Dalla collaborazione tra il GAF (gruppo di studio AMD-SID sull’Attività fisica) e il GISED nasce il progetto Corriregione 2014-2015. Le linee guida di tutte le società scientifiche sono concordi nel sottolineare l’importanza del miglioramento dello stile di vita, inteso come corretta alimentazione e attività fisica, in qualità di strumento sia di prevenzione che di cura del diabete mellito.

Nella terapia del diabete, svariati studi hanno dimostrato che l’attività fisica regolare ha effetti benefici sul quadro metabolico e sull’evoluzione delle complicanze micro e macrovascolari, sia che venga utilizzata come unico approccio terapeutico o che sia associata ad una terapia farmacologica. Inoltre in tal senso alcuni studi osservazionali e d’intervento sono stati svolti sul ruolo dei percorsi strutturati e condivisi di counseling nell’implementazione dell’attività fisica in persone con diabete. A tale scopo le competenze comunicative e le strategie motivazionali rappresentano un punto cruciale nel setting relazionale medico-paziente, al fine di ottenere una migliore adesione del paziente al messaggio di cura propostogli.

Nonostante ciò, i dati in merito alla prescrizione dell’attività fisica fra le strategie terapeutiche, all’aderenza dei pazienti diabetici ad un programma strutturato di attività fisica, sono chiari: poche prescrizioni, poche adesioni. Per indagare le criticità di questa realtà, riguardanti da una parte l’attività del diabetologo e dall’altra la dimensione individuale del paziente, nasce il progetto Corriregione snodandosi in ben 14 diverse tappe distribuite nelle diverse regioni d’Italia.

Documenti scaricabili:


Pubblicazioni

  • Diabete e Ramadan: una realtà da gestire
    Articolo di aggiornamento
    G. Fatati, S. Casucci, L. Cipolloni, M. Ciotola, A. Lai, G. Careddu, M. Parillo, G. Pipicelli, N. Visalli, L. Fontana, M. Altomare, S. Abbruzzese, S. Carletti, S. Leotta

Scarica il poster presentato dal gruppo al VII congresso della FondAMD (Baveno, 23-25 ottobre 2014): clicca qui.