Utilizzo di aghi da 4 mm per la somministrazione della terapia insulinica in diabetici obesi: dati di sicurezza ed efficacia
A cura del Gruppo AMD-OSDI: Terapia Iniettiva
26 giugno 2015 (Congresso Medico) – Uno studio recentemente pubblicato sulla rivista Mayo Clinic Proceedings ha confrontato il controllo glicemico ottenuto con l’uso di un ago 4 mm x 32G con quello ottenuto con l’uso di due aghi più lunghi (8 mm x 31G e 12,7 mm x 29G) in soggetti obesi insulino-trattati. Lo studio è stato condotto nel periodo ottobre 2010-maggio 2012; 293 soggetti sono stati arruolati e osservati per 3 settimane nell’utilizzo di ogni lunghezza di ago per settimana. Successivamente sono stati randomizzati in due sottogruppi: il gruppo 4 mm vs 8 mm (n = 127) e 4 mm vs 12,7 mm (n = 147).
Outcome primario era la valutazione delle modifiche di HbA1c (limiti di equivalenza ± 0,4%), mentre outcome secondari erano: la valutazione del dolore (misurato da una scala VAS), la preferenza del paziente, la facilità d’uso, il sollievo nell’inserzione dell’ago, l’ansia dell’iniezione, la perdita di insulina dalla pelle, la sicurezza d’utilizzo.
Dei 274 pazienti randomizzati, il 52% era composto da maschi, il 75% da caucasici, il 18% da neri, il 92% aveva un diabete tipo 2. La media dell’età era 56,7 ± 11 anni, BMI di 37 ± 6,1 kg/m2 (range 29,1-59,9); la durata del trattamento insulinico era 6,9 ± 7,7 anni; la dose totale giornaliera di 78,4 ± 52,9 unità; HbA1c di 7,5 ± 0,9%; solo 226 pazienti hanno contribuito alla raccolta dei dati sul controllo glicemico.
Il valore di HbA1c in pazienti che utilizzavano ago da 4 mm è stato di 0,08% più basso (IC 95% 0,21, 0,06) paragonato all’8 mm, e 0,10% più basso (-0,19, 0,00) vs 12,7 mm; entrambi all’interno del margine di equivalenza stabilito (± 0,4%). La media dei cambiamenti della dose iniettata sono stati da -2 a +5 unità durante lo studio. Differenze nel dolore relativo percepito (evidenziate con una scala 150 mm VAS) sono state di 12,4 mm (8,3%) e 30,1 mm (20,1%) più basse per il 4 mm confrontate con l’8 mm e il 12,7 mm rispettivamente (entrambi p <0,05). I pazienti hanno preferito il 4 mm rispetto il 12,7mm (p <0,05), ma la preferenza non è stata significativa se comparato all’8 mm. Il 4 mm è stato valutato migliore per la facilità di utilizzo, il confort nell’iniezione e l’ansia rispetto adentrambi gli aghi più lunghi (p <0,05). Delle 131.000 iniezioni effettuate durante lo studio, i pazienti hanno riportato perdite di insulina dal sito nel 4,2, 4,1 e 4,3% dei casi, rispettivamente con il 4, 8 e 12,7 mm (il dato non è quindi significativo). Iperglicemie (>400 mg/dl) e ipoglicemie (<50 mg/dl) non differivano tra le lunghezze di ago.
In conclusione, questo studio dimostra che nei pazienti obesi insulino trattati l’utilizzo dell’ago 4 mm x 32G è sicuro ed efficace; fornisce un equivalente controllo glicemico rispetto agli aghi più lunghi; risulta meno doloroso, meglio tollerato e non comporta alcun incremento di perdita di insulina dal sito di iniezione. Tali risultati suggeriscono che è possibile raccomandare l’uso di aghi più corti a tutti i pazienti, anche a quelli obesi.
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