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Rischio di cancro tra persone con diabete tipo 1 e 2: vere associazioni, diagnosi non obiettive e causalità inverse

A cura del Gruppo AMD: Donna

27 marzo 2015 (Congresso Medico) – Le evidenze cliniche indicano un aumento del rischio di tumori nelle persone affette da diabete mellito tipo 2, particolarmente per il cancro al fegato e al pancreas, seguiti da quello endometriale, al seno postmenopausale, al colon-retto, alla vescica, linfoma non Hodgkin e tumore al rene. Le prove esistenti per tipologie di tumori più rari e nel diabete tipo 1 sono limitate. Uno studio australiano recentemente pubblicato su Diabetes Care (1) ha voluto esplorare il rischio assoluto di incidenza di tipi di cancro sito-specifici e la mortalità tra le persone con diabete tipo 1 e 2, confrontate alla popolazione generale australiana.

Gli iscritti al Registro nazionale diabete (953.382) tra il 1997 e il 2008 sono stati linkati ai registri nazionali dei deceduti e a quelli del registro tumori, ed è stata analizzata sia l’incidenza standardizzata sia il tasso standardizzato di mortalità. Va detto che questa è la prima analisi che esclude la presenza di cancro antecedente alla segnalazione nel registro diabete.

Per il diabete tipo 1, sono state osservate incidenze standardizzate significativamente elevate per il pancreas, il fegato, l’esofago, il colon-retto (casi relativi alla sola popolazione femminile indicati con [F]): stomaco (F), tiroide (F), cervello (F), polmoni (F), endometrio e ovaie, melanoma e prostata (rischio inferiore). Tassi standardizzati di mortalità significativamente aumentati sono stati osservati per il pancreas, il fegato e i reni (solo per quanto riguarda la popolazione maschile), il linfoma non Hodgkin, il cervello (F) e l’endometrio. Per il diabete tipo 2, incidenze standardizzate significative sono state osservate per quasi tutti i tumori sito-specifici, con incidenze standardizzate massime per fegato, pancreas e rene (come in studi precedenti anche in questo studio è stato riscontrato un eccesso di rischio per il cancro di rene, stomaco, colecisti, linfoma di Hodgkin e non Hodgkin) e rischi minori per prostata e melanoma.

Tassi standardizzati di mortalità significativi sono stati osservati per fegato, pancreas, reni,

linfoma di Hodgkin, colecisti (F), stomaco (F) e linfoma non Hodgkin (F).

Il rischio di cancro è stato significativamente elevato per tutto il periodo di follow-up, ma molto più elevato nei primi 3 mesi successivi all’iscrizione nel Registro, suggerendo la presenza di diagnosi non obiettive e/o di causalità inversa.

Da questo studio emerge che il diabete tipo 1 e 2 sono entrambi associati a un aumento del rischio di incidenza e di mortalità per tutti i tipi di cancro, compreso un certo numero di tumori sito-specifici; considerando le diverse eziologie di tali malattie gli autori ritengono che il collegamento tra diabete e cancro sia l’iperglicemia (“hyperglicemia hypothesis”) e non l’insulino-resistenza, come finora supposto.

I risultati del lavoro – rilevante per la numerosità della popolazione – suggeriscono di rafforzare l’attenzione a uno screening dei tumori nei pazienti affetti da diabete già dalla diagnosi e soprattutto la necessità di mantenere un controllo metabolico attento per limitare i danni dell’iperglicemia, e che esistono differenze genere specifiche che possono guidarci in indagini differenziate uomo-donna.

 

1) Diabetes Care 2015;38:264-70

PubMed


AMD segnala articoli della letteratura internazionale la cui rilevanza e significato clinico restano aperti alla discussione scientifica e al giudizio critico individuale. Opinioni, riflessioni e commenti da parte degli autori degli articoli proposti non riflettono quindi posizioni ufficiali dell’Associazione Medici Diabetologi.