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Diabete tipo 1 e obesità: un binomio sempre più frequente

Punti chiave

Domanda: La sempre più frequente associazione fra diabete tipo 1 e il sovrappeso/obesità necessita di un approccio clinico diverso e delle linee-guida con suggerimenti specifici?

Risultati: Obiettivo di questo piccolo studio pubblicato sugli Annals of Internal Medicine era evidenziare la prevalenza e la gestione del sovrappeso e dell’obesità fra gli adulti nella popolazione generale statunitense. Sono state valutate 733 persone con diabete tipo 1, 12.397 con diabete di tipo 2 e 115.441 senza diabete. Le percentuali con sovrappeso (BMI, da 25 a <30 kg/m2) od obesità (≥30 kg/m2) erano del 62% fra le persone con diabete tipo 1, dell’86% in quelle con diabete tipo 2 e del 64% in quelle senza diabete.

Significato: È fondamentale focalizzarsi su una condizione che sempre più frequente osserviamo nei nostri ambulatori, e che forse richiederebbe un’attenzione e un approccio clinico diverso da quanto normalmente facciamo. Inoltre, la concomitanza con la celebrazione della Giornata mondiale dell’Obesità (dello scorso 4 marzo) rende l’argomento ancora più attuale.


A cura di Michele Riccio

20 marzo 2023 (Gruppo ComunicAzione) – Questo piccolo studio pubblicato sugli Annals of Internal Medicine da Michael Fang et al., ricercatori presso la John Hopkins Bloomberg School of Public Health di Baltimora (Maryland; USA), ha valutato la prevalenza e la gestione del sovrappeso e dell’obesità fra gli adulti nella popolazione generale statunitense. Sono stati analizzati i dati NHIS per gli anni 2016, 2017, 2019, 2020 e 2021, quando erano disponibili i dati sui sottotipi di diabete, per un totale di 128.571 adulti. I dati relativi al tipo di diabete e all’altezza/peso sono stati autoriportati. Nei sondaggi condotti 2016, 2017 e 2020, ai partecipanti è stato chiesto inoltre se i loro medici avessero raccomandato di aumentare l’attività fisica e/o ridurre il consumo di calorie o grassi, e se si stessero impegnando in tali attività.

Nello specifico, la popolazione dello studio comprendeva 733 persone con diabete tipo 1, 12.397 con diabete di tipo 2 e 115.441 senza diabete. Le percentuali di persone con sovrappeso (BMI, da 25 a <30 kg/m2) o obesità (≥30 kg/m2) erano del 62% fra quelle con diabete tipo 1 rispetto all’86% di con quelle con diabete di tipo 2, e del 64% nelle persone senza diabete.

Fra le persone con sovrappeso o obesità, le percentuali di quelle che hanno riferito di aver ricevuto consigli sullo stile di vita erano maggiori fra quelle con diabete tipo 2 (circa il 63,5%) e minori fra quelle senza diabete (circa il 42%); erano intorno al 50% in quelle con diabete tipo 1.

Dopo l’aggiustamento per età, sesso e razza/etnia, la prevalenza aggiustata di ricevere una raccomandazione dal proprio medico per aumentare l’attività fisica era del 60% per le persone con diabete tipo 2, del 54% per quelle con diabete tipo 1 e del 44% per quelle senza diabete. Le proporzioni per ricevere raccomandazioni per ridurre l’apporto di grassi/calorie erano simili, rispettivamente al 60, 51 e 41%.

Le percentuali delle persone che hanno riferito di impegnarsi concretamente in attività legate allo stile di vita per la gestione del peso sono state più basse fra quelle con diabete tipo 1, con il 52% che ha riferito di aver aumentato la propria attività fisica e il 56% che ha ridotto rispettivamente grassi/calorie, rispetto a percentuali che vanno dal 56 al 63% per le persone senza diabete o con diabete tipo 2.

Lo studio condotto daFang et al. ha evidenziato come nella popolazione statunitense adulta le persone con diabete tipo 1 abbiano ormai un tasso di incidenza del sovrappeso/obesità quasi uguale alle persone senza diabete. Tali risultati capovolgono l’attuale percezione secondo la quale le persone con diabete tipo 1 non sarebbero in sovrappeso/obese, percezione che noi diabetologi italiani, ripensando ai nostri pazienti, abbiamo invece sempre più concreta.

Lo studio ha inoltre evidenziato come gli interventi sullo stile di vita (alimentazione e attività motoria) indicati dal personale sanitario fosse solo leggermente superiore, in termini di BMI per la stessa tipologia di persone, alla popolazione non diabetica, e decisamente inferiore rispetto agli stessi interventi nella popolazione con diabete tipo 2. Fang e coll. hanno suggerito quali possibili interpretazioni al ridotto intervento rispetto alle persone con diabete tipo 2, la maggiore complessità e difficoltà dell’intervento, che deve anche andare a modificare i pattern terapeutici insulinici, limitando comunque i rischi di ipoglicemia. Anche l’ipotesi da sempre sviluppata nelle persone con diabete tipo 1, secondo cui prima fra tutte va gestita la glicemia e la terapia insulinica e poi a seguire la gestione delle complicanze, li rende meno resilienti nel perseguire i consigli in tal senso. Ovviamente, la mancata gestione del sovrappeso/obesità espone le persone con diabete tipo 1 a una serie di complicanze macrovascolari che si aggiungono a quelle microvascolari, senza contare gli effetti sulla terapia insulinica indotti dall’insulino-resistenza legata all’aumento ponderale.

I ricercatori concludono le loro riflessioni affermando che il loro studio “sfata il mito secondo cui le persone con diabete tipo 1 non sono colpite dall’epidemia globale di obesità”, e che i loro “risultati sono un campanello d’allarme e devono spingerci a essere più aggressivi nell’affrontare l’epidemia di obesità nelle persone con diabete tipo 1 rendendo forse necessarie strategie linee-guida ad hoc”.


Ann Intern Med. 2023 Feb 14. Online ahead of print

PubMed


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