Sospendere o non sospendere? Controversie sull’uso dei GLP-1 RA prima di esami endoscopici o chirurgia elettiva
Punti chiave
Domanda: È opportuna la sospensione della terapia con GLP-1 RA nei pazienti che si devono sottoporre a un intervento chirurgico in elezione o a una procedura endoscopica in sedazione?
Risultati: una recente consensus della American Society of Anesthesiologists indirizza verso la sospensione dei GLP-1 RA giornalieri e settimanali per la prevenzione della polmonite ab ingestis; tuttavia la presa di posizione di diverse società gastroenterologiche richiama alla cautela, data la scarsità di dati in letteratura e alle possibili conseguenze negative della sospensione sul metabolismo glucidico.
Significato: in attesa che ulteriori dati dirimano la controversia, appare plausibile considerare un’attenta valutazione caso per caso, privilegiando di volta in volta l’attenzione sulla safety o sul compenso glicemico. In questo scenario appare centrale il ruolo del Diabetologo.
A cura di Marcello Monesi
26 settembre 2023 (Gruppo ComunicAzione) – Recentemente un task force dell’American Society of Anesthesiologists (ASA) ha pubblicato una consensus-based guidance riguardante i pazienti in terapia con GLP-1 RA che necessitano di essere sottoposti a chirurgia elettiva o a endoscopia in sedazione. Il gruppo di lavoro ha analizzato i dati della letteratura riguardanti il ben noto effetto di rallentamento dello svuotamento gastrico associato alla terapia con questa classe di farmaci, con lo scopo di valutare il rischio di polmonite ab ingestis nei pazienti sedati che devono essere sottoposti a tali procedure. Nonostante lo stesso gruppo di lavoro riconosca che le evidenze in questo specifico campo siano limitate a un’esigua quantità di case report, nel documento finale si raccomanda che il giorno o la settimana dell’intervento o della procedura si sospenda l’assunzione di GLP-1 RA, rispettivamente nel caso di farmaci a iniezione giornaliera o settimanale; nel caso in cui siano presenti sintomi gastrointestinali correlabili all’assunzione di tali farmaci, come nausea, vomito o dolore addominale, si consiglia di posticipare l’intervento chirurgico e di discutere con il chirurgo il rischio di aspirazione del contenuto gastrico.
A seguito di tali indicazioni, si segnala che ben cinque società gastroenterologiche americane (American College of Gastroenterology, American Gastroenterological Association, American Association for the Study of Liver Disease, American Society for Gastrintestinal Endoscopy, North American Society for Pediatric Gastroenterology, Hepatology and Nutrition) hanno rilasciato uno statement richiamando alla cautela, in quanto non esisterebbero dati di letteratura con un peso tale da consigliare la sospensione dei GLP-1 RA prima di un intervento chirurgico o una procedura endoscopica. La posizione di queste società scientifiche invita i propri membri a esercitare le best practices in corso di endoscopia nei pazienti in trattamento incretinico; inoltre, incoraggiano gli anestesisti, gli endocrinologi e le aziende farmaceutiche a lavorare in modo collaborativo per produrre le evidenze necessarie per un approccio sicuro alle procedure endoscopiche. In particolare, viene posto l’accento sul fatto che una sospensione prolungata di questi farmaci, notoriamente molto efficaci sulla riduzione della glicemia, possa impattare negativamente sul compenso glicemico, che a sua volta potrebbe determinare un aumento del rischio di eventi avversi.
In attesa di disporre di dati di letteratura più solidi, come auspicato sia dagli anestesisti sia dai gastroenterologi, appare sensato agire con prudenza, valutando caso per caso la tollerabilità dei farmaci e l’impatto di una loro eventuale sospensione; il diabetologo coinvolto nel processo decisionale potrebbe di fatto apportare un valore aggiunto, nell’impostazione di una eventuale terapia sostitutiva temporanea in caso di prolungate sospensioni e nel valutare il grado di attuale tollerabilità di una terapia incretinica in uno specifico paziente.
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