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Diabete No Grazie

Dolce attesa o dolce rischio? Mamma, attenta ai cibi ultraprocessati!

In gravidanza il consumo di cibi ultraprocessati (alimenti prodotti a livello industriale e modificati chimicamente per essere resi appetibili e pronti all’uso, come ad esempio snack, prodotti surgelati, bevande gassate) sembra essere associato a un aumentato rischio di sviluppare diabete gestazionale e preeclampsia. È pertanto opportuno sviluppare strategie di prevenzione che mirino alla diffusione di conoscenze nutrizionali che consentano alle future mamme di intraprendere processi decisionali attenti alla propria salute e a quella del bambino.

A cura di Olimpia Iacono

5 giugno 2024 (Gruppo Comunicazione) – Un recente studio (1) ha dimostrato un incremento di eventi avversi in gravidanza, come preeclampsia e diabete gestazionale, in correlazione con l’aumentato consumo di cibi ultraprocessati.

Cosa sono i cibi ultraprocessati?
Una classificazione universalmente riconosciuta, chiamata NOVA (2), suddivide gli alimenti in 4 categorie in base al modo in cui essi vengono lavorati prima di diventare prodotto finito, pronto al consumo.

Si parte così dalla classe 1, a cui appartengono cibi non trasformati o minimamente processati (ad esempio frutta, verdura, legumi, uova…) fino ad arrivare alla classe 4, a cui appartengono i cibi ultraprocessati, prodotti a livello industriale e modificati chimicamente per essere resi appetibili e pronti all’uso mediante aromi, coloranti, emulsionanti e altri additivi. Le classi intermedie riguardano invece l’aggiunta di comuni ingredienti per la cucina domestica (classe 2) o la lavorazione semplice della classe 3 (pane, pasta, conserve).

Esempi di cibi ultraprocessati sono: bevande gassate e zuccherate, snack, pasti surgelati pronti all’uso, creme spalmabili, ecc.

Quali sono i rischi?
Il consumo di cibi ultraprocessati è associato, nella popolazione generale, ad un maggior rischio di sviluppare obesità, tumori e malattie croniche.

In gravidanza, l’assunzione di tali alimenti è correlata ad un aumentato rischio di sviluppare diabete gestazionale e preeclampsia (condizione clinica caratterizzata dall’insorgenza o dal peggioramento di ipertensione arteriosa accompagnata dall’eliminazione di un eccesso di proteine nelle urine che si sviluppa dopo la 20esima settimana di gravidanza e che può complicarsi con l’eclampsia, caratterizzata da crisi convulsive generalizzate), soprattutto nei casi in cui la madre ha un indice di massa corporea >25 kg/m2 e se ha più di 30 anni.

Alcuni studi hanno quantificato tale rischio: il consumo di 100 g al giorno di cibi ultraprocessati aumenta del 27% il rischio di sviluppare diabete gestazionale.

Perché i cibi ultraprocessati sono dannosi, particolarmente in gravidanza?
Esistono diversi meccanismi attraverso cui tali alimenti provocano danni alla salute:

  • Contengono agenti proinfiammatori che peggiorano lo stress ossidativo e l’infiammazione sistemica.
  • Alterano la flora batterica intestinale materna portando alla produzione, da parte dei batteri intestinali, di sostanze con attività proinfiammatoria.
  • L’elevato contenuto di zuccheri di questi alimenti provoca insulino-resistenza.
  • Contengono sostanze con attività simil-ormonali che alterano il sistema endocrino materno.

Conclusioni
La correlazione fra il consumo di cibi ultraprocessati e rischio di sviluppare diabete gestazionale e/o preeclampsia in gravidanza emersa da studi recenti sottolinea l’importanza di sviluppare nuove strategie preventive incentrate sulla nutrizione delle future mamme e la necessità di promuovere processi decisionali più attenti alla salute.


Bibliografia di riferimento

  1. BMC Pregnancy Childbirth, 2024
  2. World Nutrition, 2016