Nuovi dati: insulina basale settimanale efsitora versus insulina degludec in pazienti con diabete mellito 2-naïve
Punti chiave
Domanda: La nuova insulina basale settimanale efsitora è realmente non inferiore all’insulina giornaliera degludec per efficacia e sicurezza?
Risultati: Uno studio clinico randomizzato di fase 3 ha incluso 928 partecipanti adulti con diabete tipo 2, insulino-naïve, randomizzati a insulina efsitora o degludec. Sono stati valutati la non inferiorità di efsitora vs degludec (endpoint primario) ed endpoint secondari di efficacia e sicurezza (ad esempio, variazioni di HbA1cper sottogruppi, TIR 70-180 mg/dl, ipoglicemie), per un periodo di 52 settimane. L’insulina efsitora ha riportato risultati non inferiori a degludec sia in termini di riduzione di emoglobina glicata sia di sicurezza.
Significato: Dopo gli studi clinici di fase 1 e 2 su efsitora in persone con diabete tipo 1 e 2, uno studio clinico randomizzato di fase 3 dimostra la non inferiorità di efsitora vs degludec in soggetti con diabete tipo 2, insulino-naïve, indipendentemente dalle altre terapie antidiabetiche, con risultati sovrapponibili in termini di efficacia e sicurezza.
A cura di Sara Colarusso
1° ottobre 2024 (Gruppo ComunicAzione) – L’insulina efsitora è una nuova insulina basale settimanale, i cui dati di studi clinici di fase 1 e 2 in persone con diabete sia di tipo 1 sia di tipo 2 hanno riportato buoni risultati nel confronto con l’insulina basale giornaliera degludec.
Il programma QWINT include 5 studi clinici randomizzati di fase 3 che valutano l’efficacia e la sicurezza di efsitora vs degludec glargine U100. In particolare, sono stati recentemente pubblicati i risultati del QWINT-2 in cui il gruppo di ricerca ha valutato efficacia e sicurezza di efsitora vs degludec anche in associazione con altri farmaci per il diabete non insulinici, in adulti con diabete tipo 2, insulino-naïve. Lo studio, condotto da Carol Wysham (MultiCare Rockwood Center for Diabetes and Endocrinology, Spokane, WA; USA) e colleghi e recentemente pubblicato sul New Englad Journal of Medicine, secondo un disegno parallelo, aperto, treat-to target, ha esaminato 928 partecipanti randomizzati alla terapia con efsitora o degludec (1:1), per un periodo di 52 settimane. L’endpoint primario è stato individuato nella variazione di HbA1c, con ipotesi statistica di non inferiorità rispetto a efsitora.
Endpoint secondari sono stati: la variazione di HbA1c nei sottogruppi di partecipanti in terapia e non con agonisti recettoriali delGLP-1 (GLP-1 RA); la superiorità statistica di efsitora vs degludec nella variazione di HbA1c; la percentuale di tempo con livelli di glucosio fra 70 e 80 mg/dl (TIR, time in range) dalla settimana 48 alla 52, analizzata con il monitoraggio della glicemia in continuo; gli episodi ipoglicemici.
Le caratteristiche demografiche e cliniche dei partecipanti erano simili in entrambi i gruppi (età media 57,4 anni, durata del diabete 11,6 anni, BMI 30.6 kg/m2). Tra i farmaci più comunemente utilizzati erano presenti la metformina (83,9%) e i GLP-1 RA (50%).
L’HbA1c si è ridotta da 8,21 a 6,97% nel gruppo efsitora e da 8,24 a 7,05% nel gruppo degludec (differenza stimata dei trattamenti = 0,09%, IC 95% da -0,22 a 0,04), dimostrando la non inferiorità di efsitora (margine di non inferiorità stabilito a 0,3%). Entrambi i gruppi hanno raggiunto (in percentuali sovrapponibili, 61% del gruppo efsitora e 59% del gruppo degludec) un valore di HbA1c medio <7% alla settimana 16, mantenendo tale risultato sino alla fine dell’osservazione.
La dose settimanale di insulina è stata solo lievemente inferiore con efsitora (19,7 U/settimanali e 2,8 U giornaliere in meno rispetto a degludec), a parità di incremento ponderale (3,5 kg).
Il benessere dei partecipanti è stato valutato con lo score TRIM-D (Treatment Related Impact Measure-Diabetes), con un punteggio totale superiore nel gruppo efsitora vs degludec (8,82 vs 6,81, differenza stimata = 2%, IC 95% da 0,57 a 3,4).
Infine, efsitora si è rivelata non inferiore a degludec negli utilizzatori o meno di GLP-1 RA; il TIR è stato del 64,3% con efsitora vs il 61,2% con degludec (differenza stimata = 3,1%, IC 95% da 0,1 a 6,1%). Nessuna ipoglicemia severa è stata riportata con efsitora e gli eventi avversi sono stati simili nei due gruppi.
In conclusione, in adulti con diabete tipo 2 insulino-naïve, efsitora non è inferiore all’insulina degludec in termini di efficacia e dimostra un buon grado di sicurezza e maneggevolezza, anche in associazione ad altre terapie antidiabetiche innovative.
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