Le fette biscottate sono più leggere del pane?
A cura di A cura di Alfonso Gigante, Maria Ausilia Giusti, Paola Pisanu; per il gruppo Cibo e salute
1° ottobre 2024 – Mangiare le fette biscottate a colazione è una abitudine frequente. Spesso le fette sono prescritte nelle diete e sono presenti nei menu del vitto ospedaliero. Ed è opinione comune che siano un cibo sano, “più leggero” del pane e nell’immaginario collettivo sono un cibo dietetico, consigliato nel diabete e nell’obesità.
In realtà le fette biscottate non sono “più leggere” del pane, e a parità di peso contengono meno acqua, più zuccheri semplici e grassi (talvolta grassi idrogenati) e più calorie. Sono sottili fette di pane che vengono tostate fino a diventare croccanti, prodotte industrialmente a partire da farine raffinate e appartengono dunque alla categoria degli alimenti ultraprocessati. Durante la cottura sono sottoposte al calore per un tempo più elevato rispetto al pane e pertanto la liberazione dello zucchero dall’amido è più veloce. Il monitoraggio continuo con i sensori ha permesso di osservare che il picco del glucosio dopo pasto, in persone con ridotta tolleranza glucidica e diabete, quando a colazione mangiano le fette biscottate, è spesso elevato e precoce, rendendo difficile il raggiungimento degli obiettivi glicemici.
Per chi non vuole privarsi delle fette biscottate potrebbe essere utile:
- Controllare la tabella nutrizionale e scegliere quelle con minore percentuale di zuccheri aggiunti.
- Abbinarle con proteine e grassi.
- Limitare la frequenza del consumo e la porzione.
Bibliografia di riferimento
- Bonilauri E, Fornengo R, Comoglio M. Consumo di cibi ultraprocessati e malattie non trasmissibili. JAMD 2024;27 (2):125-35.
- Scazzina F, Dall’Asta M, Casiraghi MC. Glycemic index and glycemic load of commercial Italian foods. Nutr Metab Cardiovasc Dis. 2016 May;26(5):419-29.