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Diabete No Grazie

Taurisolo: il vino in pillola che aiuta i diabetici a camminare meglio

Un recente studio italiano pubblicato sul Journal of Cardiovascular Development and Disease ha valutato l’effetto del taurisolo, una miscela di polifenoli estratta dalle vinacce dell’uva di Aglianico, in persone con diabete e arteriopatia obliterante periferica, una patologia cardiovascolare caratterizzata dalla formazione di placche che vanno a ostacolare il corretto passaggio di sangue negli arti inferiori rendendo dolorosa la deambulazione.

A cura di Gisella Boselli

4 novembre 2024 – Che le persone con diabete siano maggiormente a rischio di malattie cardiovascolari come infarto, ictus e arteriopatia obliterante degli arti inferiori è ormai noto, così come è noto l’effetto protettivo che alcune sostanze contenute nel vino hanno sullo sviluppo di questo tipo di patologie. C’è tuttavia un però: perché tale effetto protettivo si realizzi si dovrebbero bere 1,5 litri di vino al giorno, una dose che avrebbe importanti quanto ovvie controindicazioni su altri fronti.

I dettagli della ricerca
Problema risolto da un gruppo di ricercatori che ha racchiuso le sostanze benefiche presenti in un’intera bottiglia di vino in una sola pillola: il taurisolo. Gli studiosi sono poi andati a valutare gli effetti del taurisolo sulla salute cardiovascolare, in particolare sull’arteriopatia obliterante periferica: per farlo hanno somministrato il taurisolo per 6 mesi a 26 persone con diabete come supplemento al trattamento standard con aspirina e cilostazolo: nelle persone trattate con taurisolo è stato registrato un significativo miglioramento dei sintomi associati alla complicanza; infatti, esse riuscivano a camminare più a lungo, sviluppavano dolore dopo aver percorso una distanza maggiore e mostravano un miglioramento generale della qualità di vita. Tali miglioramenti comparivano rapidamente dopo l’inizio dell’assunzione del taurisolo, raggiungevano il loro massimo al sesto mese di terapia e si mantenevano anche a distanza di 3 mesi dalla sospensione. Come si spiega l’effetto? Uno dei meccanismi, come emerso dalle analisi condotte, potrebbe essere la capacità del taurisolo di ridurre la T-MAO (trimetilamina-N-ossido), una molecola infiammatoria prodotta da specifici batteri intestinali in seguito all’assunzione di alcune tipologie di alimenti, la quale è in grado di favorire la formazione delle placche vascolari alla base della complicanza.

Implicazioni per il futuro
Questo studio apre nuove e promettenti prospettive per il trattamento dell’arteriopatia periferica, una delle complicanze croniche del diabete più importanti, sia per l’elevata frequenza sia per il forte impatto sulla qualità di vita dei pazienti e per i costi sui sistemi sanitari.

Prossimi passi
Studi più ampi e di durata prolungata saranno necessari per dirimere al meglio i meccanismi alla base dell’effetto benefico documentato, nonché per approfondire un altro interessante aspetto: il taurisolo può avere un ruolo, oltre che nel trattamento delle complicanze cardiovascolari, anche nella loro prevenzione?


Benefits of Taurisolo in Diabetic Patients with Peripheral Artery Disease
Cardiovasc. Dev. DIs 2024;11(6):174