Bevande senza zucchero, giornali senza mordente
I medici sono concordi nel considerare le bevande ad alto tenore di zucchero come una grave minaccia alla salute, forse la singola più grave dopo il fumo. Eppure il loro consumo non scende apprezzabilmente. Perché? Uno studio dell’università di Liverpool ha analizzato gli articoli apparsi sulla stampa. Non su quella scientifica ma su ‘normali’ quotidiani e periodici inglesi nel corso del 2014. Hanno trattato il tema 374 articoli e l’81% di essi ha suggerito chiaramente che il consumo di bevande zuccherate è deleterio per la salute.
Quindi la coscienza del problema esiste almeno fra chi scrive e chi legge giornali e riviste (e le relative edizioni on line). Cosa manca? Lo studio ha rilevato che pochissimi di questi articoli proponevano delle soluzioni pratiche: per esempio delle alternative altrettanto gustose e rinfrescanti e solo un quarto chiedeva scelte politiche precise in questo campo (tra gli esperti inglesi di Medicina e Salute pubblica è ampio il consenso verso una tassazione punitiva degli alimenti insalubri).
Quindi, visto che solo una minoranza delle persone legge i giornali (e magari si tratta di quelle fasce socio-economicamente avanzate che si sono dimostrate meno a rischio di sviluppare certe condizioni croniche) occorre andare oltre l’informazione e insistere perché la politica faccia le sue scelte. I dirigenti politici sì che li leggono i giornali!
Sugar-sweetened beverages coverage in the British media: an analysis of public health advocacy versus pro-industry messaging. BMJ Open 2016;6:e011295