Skip to content

Associazione di Berberina aristata e Sylibum marianum nel trattamento del diabete tipo1

A cura di Francesco Romeo

8 febbraio 2016 (Gruppo ComunicAzione) – Il diabete mellito è una malattia caratterizzata da iperglicemia cronica. Al fine di prevenire le complicanze legate alla malattia è fondamentale mantenere i livelli di glucosio entro determinati livelli. La ricerca del target glicemico prevede un intervento sullo stile di vita e quando questo risulta insufficiente è necessario un trattamento farmacologico. In particolare nei pazienti con diabete tipo 1 l’insulina è necessaria per la sopravvivenza. L’insulina è il più potente ed efficace trattamento per il controllo dell’iperglicemia; purtroppo questi benefici dell’insulina non sono esenti da effetti collaterali, primo fra tutti l’ipoglicemia ma anche l’aumento di peso.

Varie strategie sono state proposte per ridurre al minimo i dosaggi di insulina e ridurre quindi i rischi di eventi avversi. Fra queste l’uso di nutraceutici con l’obiettivo di ridurre la sensibilità insulinica e migliorare il compenso glicemico. A questo riguardo la Berberina aristata ha dimostrato effetti positivi sul controllo della glicemia, una significativa riduzione della HbA1c, del dosaggio di insulina basale e dell’insulino-resistenza (metodo HOMA) nei pazienti con diabete tipo 2 (1).

Poco è stato tuttavia pubblicato circa le azioni della Berberina aristata nei pazienti con diabete tipo 1. L’obiettivo di uno studio italiano pubblicato sulla rivista Clinical Nutrition (2) è stato quello di valutare se l’aggiunta di Berberina aristata e Sylibum marianum alla terapia insulinica nei pazienti con diabete tipo 1 fosse in grado di ridurre il fabbisogno insulinico e migliorare il compenso glicemico. Endpoint secondario era valutare anche la variazione del profilo lipidico.

Si è trattato di uno studio in doppio-cieco, placebo-controllo, della durata di 6 mesi condotto presso il Policlinico San Matteo di Pavia. Sono stati arruolati 85 pazienti con diabete tipo 1: 44 a placebo e 41 a Berberina aristata.

I livelli di HbA1c medi erano 8%, e i valori medi di LDL erano 135 mg/dl, i pazienti erano normopeso (BMI 22).

Dopo 6 mesi di trattamento, il gruppo a Berberina aristata e Sylibum marianum ha presentato una sensibile riduzione del fabbisogno insulinico totale: da 2884 a 2460 unità (15% in meno con p <0,05 vs. placebo); miglioramento della media di HbA1c (da 7,9 ± 0,8 a 7,6 ± 0,6 con p <0,05 vs. basale) e del colesterolo LDL (da 135,9 ± 20,7 a 100,9 ± 13,4 con p <0,05 vs. placebo).

I risultati di questo studio dimostrano che Berberina aristata e Sylibum marianum,in associazione alla terapia insulinica, aiutano a ridurre i dosaggi di insulina e a migliorare il compenso glicemico in pazienti con diabete tipo1. Tali effetti positivi sono in parte dovuti alla Berberina come già dimostrato nel tipo 2 ma anche alla di Sylibum marianum che in studi precedenti ha dimostrato l’incremento della neogenesi della beta-cellula in vitro. Inoltre, il dato della riduzione del fabbisogno insulinico acquista maggiore rilevanza in quanto ottenuto su soggetti normopeso.

 

1) Diabetes Metab Syndr Obes 2012;5:213-17

PebMed

2) Clin Nutr2015 Sep 2. pii: S0261-5614(15)00225-3

PebMed


AMD segnala articoli della letteratura internazionale la cui rilevanza e significato clinico restano aperti alla discussione scientifica e al giudizio critico individuale. Opinioni, riflessioni e commenti da parte degli autori degli articoli proposti non riflettono quindi posizioni ufficiali dell’Associazione Medici Diabetologi.