Chirurgia bariatrica e metabolismo glucidico in pazienti con diabete tipo 2: è tutta questione di peso?
Punti chiave
Domanda: Gli effetti sul metabolismo glucidico prodotti dal bypass gastrico nelle persone con obesità e diabete tipo 2 sono indipendenti dal calo ponderale?
Risultati: In uno studio prospettico di coorte sono stati confrontati 11 pazienti con obesità e diabete di tipo 2 che hanno ricevuto solo una dieta ipocalorica con 11 sottoposti a chirurgia bariatrica mediante bypass gastrico. I due gruppi sono stati appaiati in base al peso iniziale e ad una perdita di peso finale del 18%. Non sono state rilevate differenza nell’outcome primario, la variazione della sensibilità all’insulina epatica mediante clamp, né in altri indici di sensibilità all’insulina del tessuto muscolare e adiposo, e funzione delle cellule beta.
Significato: Gli effetti metabolici positivi del bypass gastrico in persone con obesità e diabete tipo 2 sembrano esclusivamente legati al calo ponderale e non a meccanismi specifici indotti dall’intervento bariatrico.
A cura di Lucia Briatore
21 settembre 2020 (Gruppo ComunicAzione) – La chirurgia bariatrica è da alcuni anni uno dei trattamenti indicati nei pazienti con obesità e diabete tipo 2. Recenti dati mostrato la remissione completa del diabete nel 50-80% dei pazienti dopo bypass gastrico, in particolar modo in quelli più giovani e in quelli con più breve durata di malattia.
Alcuni studi hanno suggerito che il bypass gastrico ha effetti sul metabolismo glucidico indipendenti dal calo ponderale. Per confermare tale ipotesi un gruppo di ricercatori americani, coordinato da Mihoko Yoshino, della Washington University di St. Louis (USA), ha condotto uno studio prospettico di coorte in cui sono state misurate con tecnica three-stage hyperinsulinemic euglycemic clamp varie funzioni metaboliche, prima e dopo un marcato calo ponderale (dal 16 al 24%) indotta da bypass gastrico (gruppo chirurgico) o da terapia dietetica ipocalorica (gruppo dieta).
Nello studio sono stati arruolati 33 soggetti con obesità e diabete tipo2 e 22 hanno concluso lo studio, 11 nel gruppo chirurgico e 11 nel gruppo dieta. L’outcome primario era la variazione della sensibilità insulinica epatica. Gli outcome secondari erano i cambiamenti nella sensibilità all’insulina nei tessuti muscolari e adiposi; funzione delle cellule beta; risposta metabolica all’ingestione di pasti misti; concentrazione nelle 24 ore del glucosio e acidi grassi liberi, profili di insulina e composizione corporea. I due gruppi di studio hanno presentato entrambi un miglioramento di tutti i parametri metabolici misurati, senza differenza tra i soggetti sottoposti a intervento di bypass gastrico e quelli in sola terapia dietetica. La riduzione della terapia ipoglicemizzante è stata sovrapponibile tra i due gruppi così come la composizione corporea dopo il dimagrimento.
Gli autori mettono in evidenza alcuni limiti dello studio, legati alla mancanza di randomizzazione e al piccolo campione in studio. Inoltre, non sono stati effettuati aggiustamenti per variabili multiple né valutati altri meccanismi, diversi dal metabolismo glicolipidico, che possono influenzare gli outcome clinici. Tuttavia, questo studio conferma la natura patogena dell’obesità nel guidare la resistenza all’insulina e, in ultima analisi, il diabete tipo 2; inoltre, fornisce un messaggio semplice e importante sia per i medici che per i pazienti: la riduzione del volume del tessuto adiposo, indipendentemente dal modo con cui avviene, migliora il metabolismo glucidico.
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