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Confronto in termini di efficacia e sicurezza di semaglutide orale 25 e 50 mg rispetto a semaglutide orale 14 mg in persone con diabete tipo 2: risultati del PIONEER PLUS, studio multicentrico randomizzato controllato di fase 3b

Punti chiave

Domanda: Per il controllo metabolico e del peso corporeo nelle persone con diabete tipo 2 la terapia con analogo del GLP-1 semaglutide orale è ormai consolidata ed evidence based: ma l’utilizzo di un dosaggio più elevato potrebbe portare a un maggiore beneficio metabolico in soggetti con diabete tipo 2 non adeguatamente controllato?

Risultati: Lo studio PIONEER PLUS, di recente pubblicato su Lancet, ha comparato semaglutide orale 14 mg con l’efficacia e la sicurezza di semaglutide orale ai dosaggi di 25 e 50 mg, dimostrando come questi “alti dosaggi” siano superiori in termini di efficacia sulla riduzione dell’HbA1c e del peso corporeo e siano altrettanto sicuri.

Significato: Questo studio dimostra per semaglutide orale, come già per altri analoghi del GLP-1, la maggiore efficacia degli alti dosaggi di questa classe di farmaci in termini di controllo metabolico e del peso corporeo.


A cura di Alessandra Clerico

17 luglio 2023 (Gruppo ComunicAzione) – Il PIONEER PLUS è uno studio multicentrico randomizzato, controllato in doppio cieco, di fase 3b della durata di 68 settimane il cui endpoint primario è stato la variazione di HbA1c fra il baseline e la settimana 52, che ha coinvolto 177 centri in 14 paesi del mondo.

L’arruolamento è avvenuto fra gennaio e settembre 2021 e ha compreso 1606 persone con diabete tipo 2 in terapia con ipoglicemizzanti orali da una a tre tipologie di compresse al giorno (metformina, sulfaniluree, SGLT2i, DPP-4i); 936 erano maschi, pari al 58,3%, e 670 femmine, pari al 41,7%, con età media di 58,2 anni. I partecipanti sono stati randomizzati in maniera anonima a ricevere per os semaglutide 14 o 25 o 50 mg per un periodo di tempo di 68 settimane. 536 persone hanno ricevuto semaglutide orale 14 mg, 535 semaglutide orale 25 mg e 535 semaglutide orale 50 mg. Sia i ricercatori, sia il personale che gestiva il sito di raccolta dati, sia i partecipanti che lo staff sponsor della sperimentazione sono rimasti all’oscuro del dosaggio assegnato ai singoli soggetti arruolati per tutta la durata dello studio.

Al baseline il valore medio di HbA1c era di 9,0%-71 mmol/l (valori fra 8% [64 mmol/l] e 10,5% [91 mmol/)] e il peso corporeo medio era di 96,4 kg con BMI in tutti i soggetti arruolati ≥25.

A 52 settimane la variazione media in termini di HbA1c è stata di -1,5% per semaglutide orale 14 mg e -1,8% per semaglutide orale 25 mg (differenza stimata di trattamento [ETD] -0,27, IC 95% da -0,42 a -0,12; p = 0,0006) e -2,0% per semaglutide orale 50 mg (ETD -0,53, IC 95% da -0,63 a -0,38; p <0,0001).

La variazione ponderale è risultata maggiore nei gruppi in terapia con semaglutide 25 e 50 mg rispetto a quello in terapia con semaglutide 14 mg (ETD -2,32 kg [IC 95% da -3,11 a -1,53; p <0,0001] per semaglutide 25 mg ed ETD -3,63 kg [IC 95% da -4,42 a -2,84; p <0,0001] per semaglutide 50 mg).

Gli eventi avversi sono stati riportati in 404 soggetti (76%) del gruppo in terapia con semaglutide 14 mg, in 422 soggetti (79%) del gruppo in terapia con semaglutide 25 mg e in 428 soggetti (80%) del gruppo in terapia con semaglutide 50 mg. I disturbi gastroenterici (nausea, vomito e diarrea) sono stati per lo più lievi o moderati e sono stati più frequenti nei gruppi in trattamento con semaglutide 25 mg (53%) o semaglutide 50 mg (54%) rispetto al gruppo in trattamento con semaglutide 14 mg (42%), ma non c’è stata differenza percentuale fra i tre gruppi per quanto riguarda la necessità di sospendere la terapia per eventi avversi. Durante lo studio si sono registrati 10 decessi, nessuno dei quali ritenuto correlabile al trattamento con semaglutide.

Gli autori dello studio hanno pertanto concluso che semaglutide orale al dosaggio di 25 e 50 mg è risultata altrettanto sicura ma significativamente più efficace di semaglutide orale 14 mg in termini di riduzione dell’HbA1c e del peso corporeo in adulti con diabete tipo 2 in scarso compenso metabolico.


Lancet. 2023 Jun 23;S0140-6736(23)01127-3. Online ahead of print 

PubMed


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