Dolce dormire… ma non solo ad aprile!
A cura di Raffaele D’Arco
23 maggio 2025 – Una scarsa salute del sonno è associata a malattie cardiometaboliche e ai fattori di rischio correlati, fra cui malattie cardiache, ictus, elevata pressione sanguigna, aumento dei grassi nel sangue, infiammazione cronica, intolleranza allo zucchero, obesità, inattività fisica, dieta scadente, uso di sostanze nocive, scarsa salute mentale e aumento della mortalità sia specificamente cardiovascolare sia per tutte le altre cause, ed è associata a vari determinanti sociali e a disparità sanitarie. Pertanto, e già da tempo, la durata del sonno è stata riconosciuta dall’American Heart Association come uno degli 8 elementi essenziali della vita.
I dettagli della ricerca
Superando l’unico parametro finora considerato (la semplice durata del sonno), una nuova, recente dichiarazione scientifica dell’American Heart Association delinea il concetto di salute del sonno come multidimensionale (durata del sonno, continuità, tempistica, regolarità, funzionamento diurno correlato al sonno, architettura e assenza di disturbi del sonno) e come esso si applichi alla salute cardiometabolica. La dichiarazione viene altresì a spiegare le considerazioni su come tali dimensioni siano correlate allo stato sociodemografico: disparità su posizione socioeconomica, reddito, istruzione, posizione lavorativa e beni finanziari sono notoriamente associati al rischio di malattie croniche, ma oggi c’è un consenso crescente sul dato che uno stato socioeconomico più elevato sia correlato a migliori opportunità per una salute del sonno multidimensionale ottimale.
Implicazioni per il futuro
La dichiarazione dell’American Heart Association suggerisce una visione a 360 gradi sulla qualità del sonno, evidenziando anche la necessità di comprendere meglio i fattori sociali e ambientali multilivello (ad es. caratteristiche della casa e del quartiere, inquinamento luminoso, acustico e dell’aria, svantaggio economico, discriminazione razziale, coesione sociale, sicurezza, cambiamenti sociali nell’uso della tecnologia legata alla globalizzazione), che tutti insieme contribuiscono alle disparità nella salute del sonno multidimensionale.
Pertanto, diventa necessario cercare di ridurre questo ulteriore fattore di rischio per la salute globale dell’individuo. E per i clinici, chiedere al paziente: “Come dorme?” dovrebbe essere quesito che rientra nella normalità dell’investigazione clinica!
Prossimi passi
La concezione multidimensionale del sonno è molto promettente, ma nella dichiarazione dell’American Heart Association vengono altresì evidenziate talune lacune di conoscenza, soprattutto per vari sottogruppi di persone. Sono pertanto necessari ulteriori dati per comprendere meglio come le varie e diverse dimensioni del sonno debbano essere valutate e come interventi mirati alla salute del sonno in contesti clinici e comunitari possano essere sfruttati per migliorare la salute.
Multidimensional Sleep Health: Definitions and Implications for Cardiometabolic Health: A Scientific Statement From the American Heart Association
Circ Cardiovasc Qual Outcomes. 2025 May;18(5):e000139