Gli zuccheri aggiunti fanno male al cuore di bambini e ragazzi
Mangereste uno dopo l’altro 19 cucchiaini di zucchero? Probabilmente no. Eppure questo è il consumo medio giornaliero di bambini e ragazzi americani. Anzi tra i 12 e i 19 anni si arriva mediamente a 95 grammi (22 cucchiaini). Parliamo di zuccheri aggiunti, non di quelli naturalmente presenti negli alimenti. In particolare, nelle bibite gasate (17 grammi al giorno) nelle bibite non gasate alla frutta e sport drink (13 grammi) e nei dolci (20 grammi).
Inutile ricordare che gli eventi cardiovascolari (ischemie, infarti e ictus) sono, insieme ai tumori, la principale causa di morte prematura e tra le principali cause di invalidità nei Paesi avanzati.
In agosto, la American Heart Association – che riunisce i cardiologi e tutte le persone e istituzioni interessate alla cardiologia – ha pubblicato i risultati di una analisi, effettuata su tutti gli studi più autorevoli, degli effetti del consumo di zuccheri aggiunti da parte di bambini e ragazzi. Emerge che il consumo di zuccheri aggiunti – non solo ai livelli medi americani ma anche a livelli inferiori – è associato all’aumento dei fattori di rischio cardiovascolare già nei bambini e nei ragazzi, aumenta l’adiposità e rovina l’equilibrio dei grassi nel sangue, predisponendo, sul lungo termine, all’insorgere precoce di malattie cardiovascolari. Pur non esistendo studi precisi al riguardo, l’Associazione scientifica americana ritiene che non si debbano superare i 25 grammi di zuccheri aggiunti al giorno e debbano essere assolutamente evitati nei bambini di età inferiore ai 2 anni.
Added Sugars and Cardiovascular Disease Risk in Children. A Scientific Statement From the American Heart Association American Heart Association, Inc.