Il rumore del traffico non ci rende più grassi (ma è meglio evitarlo)
Non ce ne accorgiamo nemmeno più, se non forse quando, in estate, capita di tornare in città dopo qualche giorno in montagna. Eppure il rumore di fondo, soprattutto causato dai mezzi di trasporto, è un sottofondo costante delle nostre vite. Il nostro organismo si è sviluppato per millenni associando il rumore all’allarme. È noto che il rumore aumenta i livelli di cortisolo nel sangue. Il cortisolo è l’ormone che ci risveglia la mattina, che ci permette di reagire a un allarme, che ci ‘ghiaccia il sangue’ quando vediamo un film dell’orrore o ci fa risvegliare da un incubo. Aumenta la pressione e la glicemia. Potrebbe anche causare l’obesità sia direttamente sia rendendo difficile il sonno?
Uno studio epidemiologico svolto in Norvegia ha preso in considerazione la storia del peso di 15 mila persone residenti a Oslo una città di media grandezza. All’abitazione di ogni persona è stato associato un livello di rumorosità. Lo studio ha seguito sia il peso e la circonferenza addominale sia gli eventuali disturbi del sonno di queste persone per anni.
Dall’analisi dei dati sembra di capire che alcune persone siano sensibili al rumore e fra queste persone, soprattutto fra le donne, è possibile trovare un’associazione fra traffico e obesità. La relazione è meno chiara nei maschi e nelle persone meno sensibili al rumore. Conviene tuttavia, potendo, dormire nella stanza della casa che non è affacciata sulla strada.
Bente Oftedala, et al. Road traffic noise and markers of obesity – A population-based study
Environmental Research. Volume 138, April 2015, pages 144–153