L’inquinamento dell’aria aumenta il rischio di generare bambini con DM1
Non si sa molto sulle cause del diabete di tipo 1. Il modello condiviso prevede una predisposizione genetica e uno o più fattori ambientali che, nelle persone predisposte, scatenano una reazione autoimmune la quale distrugge, più o meno velocemente, le betacellule che producono insulina.
Il fatto che l’incidenza (vale la percentuale di nuove diagnosi sulla popolazione) sia in aumento fa pensare a delle cause ‘ambientali’ in senso stretto.
Uno studio svolto in Scania, la regione più a sud della Svezia, ha valutato il rapporto fra le diagnosi di diabete di tipo 1 (in Svezia esiste da tempo un registro completo del DM1) e l’esposizione delle madri durante la gestazione all’inquinamento dell’aria e precisamente all’ozono e ai NOx. In Svezia la concentrazione di queste sostanze è monitorata giorno per giorno in centinaia di punti sul territorio.
Lo studio è stato effettuato cercando per ciascuno dei 324 bambini nati nel 1999-2005 e che avevano sviluppato il diabete prima del 2013 tre ‘gemelli’ con lo stesso genotipo HLA e nati nello stesso anno e valutando l’esposizione all’inquinamento del ‘caso’ e dei tre ‘controlli’ sulla base del luogo di residenza delle madri nei tre trimestri di gravidanza.
È emerso che sia l’esposizione all’ozono sia ai NOx (le particelle rilasciate fra gli altri dai motori delle auto) è associata a una aumentata probabilità di avere un figlio che svilupperà il DM1 (circa il 60% in più). In particolare il rapporto è significativo per l’ozono nel secondo trimestre e per i NOx nel terzo.
Ebba Malmqvista et al. Maternal exposure to air pollution and type 1 diabetes – Accounting for genetic factors. Environmental Research. Volume 140, July 2015, Pages 268–274