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Diabete No Grazie

Omega-3 e cuore: utili o no?

Le persone ad alto rischio di malattie cardiovascolari che assumono statine, così da ridurre i loro livelli di colesterolo nel sangue, devono assumere anche acidi grassi omega-3, i cosiddetti olii di pesce? Se sì, quali gli ulteriori vantaggi? Un recentissimo studio dice che…

A cura di Alessandra Clerico

Le persone ad alto rischio di ammalarsi di malattie cardiovascolari devono assumere farmaci chiamati statine, così da ridurre i loro livelli di colesterolo nel sangue. Non è però chiaro se assumere anche acidi grassi omega-3, i cosiddetti olii di pesce, apporti loro ulteriori vantaggi.

Ha provato a dipanare il dubbio una recente ricerca, che ha studiato poco più di 13.000 persone di 22 paesi di Nord- e Sudamerica, Europa, Asia, Australia, Nuova Zelanda e Sudafrica. Le persone seguite erano tutte a rischio cardiovascolare elevato, avevano elevati livelli di trigliceridi nel sangue, bassi livelli di HDL colesterolo (colesterolo buono) e tutte assumevano farmaci per ridurre i loro livelli di colesterolo totale nel sangue.

I 13.000 partecipanti sono stati divisi in due gruppi: a quelli del primo gruppo è stata aggiunta una terapia a base di acidi grassi omega-3 nella quantità di 4 grammi al giorno mentre a quelle del secondo gruppo è stato aggiunto olio di mais come placebo, cioè un comparatore inerte dal punto di vista terapeutico. L’obiettivo dello studio è stato valutare se tra i due gruppi si evidenziassero differenze in termini di mortalità cardiovascolare, infarto, angina, rivascolarizzazioni coronariche o ictus.

Su circa 12.600 persone che hanno completato lo studio, il 12% delle persone trattate con acidi grassi omega-3 ha avuto un evento cardio- o cerebrovascolare contro un’analoga percentuale del 12,2% dei soggetti trattati con olio di mais. Inoltre, le persone trattate con acidi grassi omega-3, rispetto ai soggetti trattati con olio di mais, hanno avuto molti più effetti collaterali gastroenterici: il 24,7% dei casi contro il 14,7%.

Gli autori dello studio hanno quindi concluso che tra le persone ad elevato rischio cardiovascolare già in trattamento con statine aggiungere sistematicamente acidi grassi omega-3 alla terapia non apporterebbe alcun ulteriore beneficio in termini di riduzione del rischio di eventi cardiovascolari, quali infarto, angina, rivascolarizzazione miocardica, ictus o morte cardiovascolare. Escludendo pertanto l’ipotesi di un beneficio aggiuntivo dell’uso sistematico degli oli di pesce in pazienti ad elevato rischio cardiovascolare.


Effect of High-Dose Omega-3 Fatty Acids vs Corn Oil on Major Adverse Cardiovascular Events in Patients at High Cardiovascular Risk: The STRENGTH Randomized Clinical Trial
JAMA. Published online November 15, 2020. doi:10.1001/jama.2020.22258