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Diabete No Grazie

Pensa a ciò che mangi

Perché un alimento faccia effetto sul senso di sazietà occorre concentrarsi su di esso. Mangiare distrattamente non ‘sazia’. Lo ha dimostrato con un semplice e intelligente esperimento uno studio effettuato su 60 donne, a dieta e non a dieta, alle quali è stato proposto di consumare uno snack, una barretta di cereali, in tre differenti […]

Perché un alimento faccia effetto sul senso di sazietà occorre concentrarsi su di esso. Mangiare distrattamente non ‘sazia’. Lo ha dimostrato con un semplice e intelligente esperimento uno studio effettuato su 60 donne, a dieta e non a dieta, alle quali è stato proposto di consumare uno snack, una barretta di cereali, in tre differenti condizioni: guardando una sitcom, camminando, e sedute a parlare con un’amica. Dopodiché, con la scusa di svolgere un test di degustazione, le persone sono state lasciate da sole davanti a piatti contenenti quattro tipi di snack: patatine, cioccolato, uva e bastoncini di carote il cui peso è stato valutato prima e dopo per determinare il consumo.

È emerso che – tra le donne a dieta – quelle che avevano sgranocchiato la barretta di cereali camminando avevano mangiato più snack e in particolare 5 volte più cioccolato delle altre. Probabilmente il senso di sazietà non era scattato in mancanza di una specifica attenzione al cibo mangiato. Ogni forma di distrazione (guardare la TV o leggere mentre si mangia, mangiare camminando) ha quindi maggiore probabilità di determinare un consumo addizionale di cibo nei minuti o nelle ore seguenti.

Ogden J. Distraction, restrained eating and disinhibition: An experimental study of food intake and the impact of ‘eating on the go’. Journal of Health Psychology, August 2015