Sovrappeso e danni cardiovascolari: l’esempio della Cina
I paesi che sperimentano rapidi miglioramenti del tenore di vita spesso mostrano altrettanto rapidi cambiamenti nella quantità e qualità dell’alimentazione e negli stili di vita. Da questo punto di vista, la Cina è un ‘laboratorio naturale’ estremamente interessante. Uno studio epidemiologico cinese ha seguito circa 1.700 soggetti per un periodo di 18 anni (1976-1994) e ha valutato l’associazione statistica tra indice di massa corporea), mortalità per tutte le cause e mortalità per cause cardiovascolari.
Le persone con un peso eccessivo (sovrappeso e obese) sono aumentate del 300% passando dal 9,2% del 1976 al 27,8% del 1994. Nel 1976, il peso eccessivo risultava essere
un fattore ‘protettivo’, con una riduzione del rischio di morire per qualsiasi causa del 22% e una riduzione del rischio per cause cardiovascolari del 9%, per ogni unità di incremento di IMC/BMI. Al contrario, nel 1994 ogni unità di aumento nell’indice di massa corporea risulta associato a un amento di rischio (+14% per tutte le cause e +5% per le cause cardiovascolari).
Il confronto tra i dati del 1976 e quelli del 1994 mostra che ogni unità in più nell’indice di massa corporea aumenta il rischio di morire per qualsiasi causa del 9%, e quello per cause cardiovascolari del 35%. Per coloro che avevano un peso normale nel 1976 ma erano in sovrappeso nel 1994, il rischio di morire per qualsiasi causa aumenta del 42%. Per quelli e quelle che erano già in sovrappeso/obese nel 1976, lo stesso rischio risulta aumentato dell’80%.
Yao He, et al. Changes in BMI Before and During Economic Development and Subsequent Risk of Cardiovascular Disease and Total Mortality: A 35-Year Follow-up Study in China
Diabetes Care. 2014 Sep;37(9):2540-7