Costi associati alle cure d’emergenza e all’ospedalizzazione per l’ipoglicemia severa
A cura di Sara Colarusso
30 maggio 2016 (Gruppo ComunicAzione) – L’ipoglicemia rappresenta uno dei fattori limitanti la gestione del controllo glicemico nei pazienti diabetici; in forma lieve può essere frequente impattando sulla qualità di vita e in forma severa può associarsi a complicanze maggiori quali ospedalizzazione e mortalità. Alcuni studi hanno valutato l’entità del fenomeno ipoglicemia nei pazienti diabetici tipo 1 e 2, ma pochi lo hanno analizzato dal punto di vista farmacoeconomico.
In un recentissimo lavoro pubblicato su Nutrition, Metabolism&CardiovascularDiseases, G. Veronese (Università di Bologna) e coll. (per conto della Società Italiana di Medicina di Emergenza e Urgenza, SIMEU) hanno rivisto i dati raccolti nello studio italiano HYPOTHESIS (HYPOglicemia Treatment in the Hospital Emergency System), con l’obiettivo di determinare i costi economici diretti della gestione dell’ipoglicemia grave tra le persone con diabete in Italia.
I dati dello studio includono casi con diagnosi di ingresso per ipoglicemia raccolti in 46 Dipartimenti di emergenza (DE) tra gennaio 2011 e giugno 2012. I costi di assistenza di emergenza sono stati calcolati stimando il costo medio per il servizio di ambulanza, per visita ED e per il periodo di osservazione a breve termine (<24 ore). Le spese di ricovero in ospedale sono state stimate utilizzando il costo medio rimborsato dal sistema sanitario italiano per il ricovero in ospedale per paziente con diabete in uno specifico reparto ospedaliero.
L’osservazione statistico-economica degli autori è stata condotta su 3516 episodi di ipoglicemia che si sono verificati in soggetti affetti da diabete. La metà dei casi (51,8%) ha richiesto l’accesso al DE per mezzo dei servizi di ambulanza di emergenza. Di questi, 1751 casi (49,8%) sono stati dimessi dopo la visita presso l’ED; 604 casi (17,2%) sono stati trattenuti per un periodo di osservazione a breve termine; altri 1161 casi (33,1%) sono stati ricoverati in ospedale. I costi unitari per la gestione delle cure di emergenza sono stati stimati a in 205 euro per il servizio di ambulanza, 23 euro per una visita DE, e 220 euro per l’osservazione a breve termine. Il costo medio di ospedalizzazione è stato stimato in 5317 euro; il costo medio per ogni evento ipoglicemico grave è risultato pari a 1911 euro. Pertanto, sull’ipotesi di un caso base il costo diretto totale di ipoglicemia grave nei pazienti con diabete in Italia è stato stimato approssimativamente essere 23 milioni di euro annui, con particolare riferimento ai soggetti fragili, individuando nell’ipoglicemia grave un onere economico notevole per il sistema sanitario nazionale. L’analisi dei costi economici dell’ipoglicemia risulta di per sé complesso soprattutto per le differenze associate alla definizione stessa di ipoglicemia e alle procedure operative delle strutture sanitarie.
Questo studio riconosce i suoi limiti nella propria natura retrospettiva, nella mancata considerazione di alcuni aspetti (casi di accesso per traumi o incidenti stradali associati a ipoglicemia, costo di specifiche procedure mediche diagnostiche o interventistiche in pazienti non ospedalizzati) con conseguente sottostima dei costi e nella mancata valutazione dei costi indiretti associati all’ipoglicemia grave (gestione dell’ipoglicemia dopo la dimissione, produttività); d’altronde, uno dei punti di forza è dato proprio dal coinvolgimento di DE facenti parte del gruppo di studio SIMEU, operativo nel partecipare a diversi studi clinici con raccolta di dati retrospettivi, secondo procedure valide e di garanzia, abbattendo il numero di bias diagnostici e di selezione.
Confermando le evidenze scientifiche provenienti da diversi trial clinici di peso internazionale, gli autori concludono sulla necessità di adottare idonee misure per prevenire l’ipoglicemia nei programmi di gestione del diabete in considerazione dell’impatto dell’ipoglicemia grave sui pazienti e sulla spesa sanitaria. In tale ambito un passo giusto per iniziare è l’individuazione di fattori di rischio quali l’età, l’insufficienza renale, l’inconsapevolezza dell’ipoglicemia, al fine di identificare in modo ottimale quei pazienti con rischio di ipoglicemia maggiore e che potrebbero beneficiare di un appropriato piano di cura personalizzato.
Ulteriori studi farmacoeconomici su costi diretti ed indiretti saranno utili per determinare il reale rapporto costo-efficacia dell’utilizzo soprattutto delle innovative terapie farmacologiche con basso rischio di ipoglicemia (DPP4-I, GLP1-AR, SGLT2-I), particolarmente nei pazienti più anziani e/o fragili, così da definire ancor più il ruolo dell’ipoglicemia come elemento rilevante nel percorso decisionale di cura del diabete mellito.
AMD segnala articoli della letteratura internazionale la cui rilevanza e significato clinico restano aperti alla discussione scientifica e al giudizio critico individuale. Opinioni, riflessioni e commenti da parte degli autori degli articoli proposti non riflettono quindi posizioni ufficiali dell’Associazione Medici Diabetologi.