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Differenze specifiche di genere nella prevenzione del diabete: una revisione sistematica e metanalisi

A cura del Gruppo AMD: Donna

27 febbraio 2015 (Congresso Medico) – Il trattamento delle persone con prediabete, attraverso le modifiche stile di vita e la terapia ipoglicemizzante, permette di prevenire o rallentare la progressione a diabete di tipo 2. E’ noto che esistono differenze di genere nella prevalenza del diabete tipo 2 in relazione all’età (più alta negli uomini rispetto alle donne di mezza età e più alta nelle donne rispetto agli uomini di età avanzata) e che gli uomini e le donne con prediabete differiscono in termini di insulino-resistenza a sfavore dei primi, anche se sembra essere maggiore la prevalenza di ridotta tolleranza al glucosio nelle donne rispetto agli uomini.

In uno studio recentemente pubblicato dalla Dott.ssa A. Glechner (Krems, Austria) e coll. sulla rivista Diabetologia (1), è stato valutato se il trattamento delle persone con prediabete abbia diversa efficacia tra gli uomini e le donne nel prevenire il diabete tipo 2. Sono state analizzate eventuali differenze di genere in risposta al trattamento sull’incidenza del diabete tipo 2, sulla riduzione della glicemia a digiuno e a 2 ore postcarico di glucosio, sul calo ponderale, sulle comorbilità associate al diabete e sulla mortalità.

Si tratta di una revisione sistematica sui dati di oltre 5500 uomini e 7400 donne di 12 studi randomizzati controllati. La popolazione di interesse comprendeva persone con prediabete (come definito da ADA od OMS) in età compresa tra i 45 e i 60 anni ed etnicamente diversificate. Gli interventi sullo stile di vita comprendevano informazioni sul diabete, su una corretta alimentazione ed esercizio fisico e la consulenza di una dietista. Un gruppo di 122 soggetti, tra 1000 con prediabete, non ha mostrato progressione al diabete tipo 2 con il solo intervento sullo stile di vita rispetto al trattamento con ipoglicemizzanti orali. Non è stata rilevata alcuna differenza statisticamente significativa tra uomini e donne. La differenza ponderale ha mostrato tra i due sessi differenze trascurabili a 1 anno, più marcate a 3 anni. Uomini e donne hanno ottenuto riduzioni sovrapponibili della glicemia a digiuno e a 2 ore dal carico di glucosio, sia a 1 sia a 3 anni.

I risultati dello studio confermano l’importanza delle modifiche dello stile di vita nella prevenzione del diabete tipo 2, senza differenze di genere nelle persone con prediabete, e rafforzano la necessità di un impegno professionale ampio che parta dalla cure primarie e coinvolga specialisti e istituzioni, per ottenere una riduzione di nuovi casi di diabete.

 

1) Diabetologia 2015;58(2):242-54

PubMed


AMD segnala articoli della letteratura internazionale la cui rilevanza e significato clinico restano aperti alla discussione scientifica e al giudizio critico individuale. Opinioni, riflessioni e commenti da parte degli autori degli articoli proposti non riflettono quindi posizioni ufficiali dell’Associazione Medici Diabetologi.