Effetti a lungo termine della terapia cognitiva basata sulla mindfulness e della terapia cognitiva comportamentale sui sintomi depressivi in pazienti con diabete: un trial randomizzato
A cura di Silvia Bonfadini per il Gruppo AMD: Psicologia e Diabete
14 dicembre 2015 (Gruppo ComunicAzione) – I sintomi depressivi sono molto comuni nelle persone con diabete. La terapia cognitiva basata sulla mindfulness (mindfulness based cognitive therapy,MBCT) è un potenziale intervento psicologico efficace per il trattamento dei sintomi depressivi e per la prevenzione delle ricadute.
Un recente trial randomizzato, ha comparato in pazienti con diabete, gli effetti diretti sui sintomi depressivi della MBCT e della terapia cognitiva comportale (cognitive behavioral therapy, CBT), approccio più frequentemente utilizzato per il trattamento della depressione. La popolazione in studio era costituita da 91 pazienti adulti con diabete tipo 1 e 2 con associati sindromi depressivi (BDI-II score ≥14); sono stati randomizzati a interventi cognitivi individuali (45 con MBCT e 46 con CBT) articolati in 8 incontri settimanali di circa 60 minuti. Entrambe le terapie cognitive sono risultate efficaci nella riduzione della severità dei sintomi depressivi, dell’ansietà (Questionnaire GAD-7) e del distress correlato al diabete (Questionnaire PAID) con un miglioramento del grado di benessere (WHO-5 Well-Being Index).
Gli stessi autori, K. Annika Tovote (Tiel, Olanda) e coll. hanno recentemente valutato gli effetti a lungo termine di questi trattamenti, ipotizzando una persistenza dei risultati ottenuti a 9 mesi di follow-up sia sull’outcome psicologico primario (sintomi della depressione misurati mediante BDI-II) che su quelli secondari (grado di benessere, ansietà, distress correlato al diabete). I risultati sono stati recentemente pubblicati sulla rivista Psychotherapy and Psychosomatics.
Le valutazioni sono state effettuate prima del trattamento e a tempo 0, 3 e 9 mesi dalla fine dello stesso. Alcuni partecipanti non hanno completato le misurazioni o i questionari richiesti al follow-up, senza differenza significativa nei dati mancanti nei due gruppi di trattamento. L’outcome primario è risultato ridotto in entrambi gruppi con una significativo miglioramento dei sintomi depressivi pre/post-trattamento (p <0,001); non si è registrata una variazione alla valutazione a 3 e 9 mesi dalla fine del trattamento. Per gli outcome psicologici secondari sono emersi significativi effetti positivi sia della terapia MBCI che CBI, con un miglioramento pre/post-trattamento (p <0,001 per benessere ed ansietà; p <0,008/<0,002 rispettivamente per le due forme di trattamento per il parametro distress legato a diabete) che si è mantenuto per l’intero follow-up.
Questo è il primo studio che valuta gli effetti a lungo termine di MCBT e CBT nel trattamento dei sintomi della depressione in pazienti con diabete. Pur con i limiti dello studio, entrambe le terapie hanno mostrato avere importanti e durevoli effetti positivi sulla depressione e sulla sintomatologia ad essa correlata.
Psychother Psychosom 2015;84:186-7
AMD segnala articoli della letteratura internazionale la cui rilevanza e significato clinico restano aperti alla discussione scientifica e al giudizio critico individuale. Opinioni, riflessioni e commenti da parte degli autori degli articoli proposti non riflettono quindi posizioni ufficiali dell’Associazione Medici Diabetologi.