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Fattori predisponenti al fallimento della beta-cellula nel diabete tipo 2: risultati dello studio BETADECLINE

A cura di Francesco Romeo

15 luglio 2016 (Gruppo ComunicAzione) – E’ noto che insulino-resistenza e disfunzione beta-cellulare concorrono alla patogenesi e alla progressione del diabete tipo 2. La disfunzione beta-cellulare è un evento precoce nel diabete tipo 2 che può essere presente già alla diagnosi; nella storia naturale della malattia poi si verifica un progressivo deterioramento della funzione beta-cellulare con perdita del controllo glicemico e conseguente aumento di morbilità e mortalità a causa delle complicanze micro- e macrovascolari. I fattori predittivi del declino della beta-cellula non sono peraltro del tutto noti.

In uno studio condotto dal Dott.Carlo B. Giorda (Torino) e coll., i cui risultati sono stati recentemente pubblicati sulla rivista Acta Diabetologica, è stata eseguita una valutazione prospettica dei possibili fattori predittivi della disfunzione della beta-cellula e dell’inizio della terapia insulinica in una coorte di pazienti ambulatoriali con diabete tipo 2 trattati con ipoglicemizzanti orali o dieta seguiti per un periodo di follow-up di 4 anni.

Dei 507 pazienti arruolati, 56 (10,8%) hanno iniziato una terapia insulinica (endpoint primario). La possibilità di iniziare la terapia insulinica durante lo studio aumentava con l’aumentare della durata di malattia e con valori di partenza più elevati di HbA1c, glicemia a digiuno, trigliceridi, proinsulina, interleukina-6, HOMA IR e bassi valori di HOMA B. La probabilità di iniziare terapia insulinica aumentava del 46% per ogni punto percentuale in più di HbA1c al basale e del 6% per ogni ng/l di IL-6. Il rischio è risultato 4 volte maggiore in chi aveva un quartile minore di HOMA-B. Il trattamento con metformina più secretagogo aumentava il rischio di andare incontro a terapia insulinica di 4 volte rispetto a chi assumeva metformina in monoterapia (HR 5,47; IC 95% 2,66-11,23, p<0,0001).

Tali risultati dimostrano che alcuni parametri comunemente misurati nei diabetici possono predire il fallimento terapeutico e suggeriscono di cercare di evitare il trattamento precoce con metformina più secretagogo nei pazienti con diabete mellito tipo 2.

 

Acta Diabetol 2016. First online: 18 May 2016

PubMed


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